Categoria: ‘General’
“HO UN PROBLEMA: PIACCIO AL POTERE” (Valeria Solesin)
Grazie, Valeria, piccola innocente vittima non del terrorismo ma del terrorizzante mondo attuale del Capitale (che non è Parigi).
Grazie per aver detto a un’amica, tempo fa, quale era il tuo problema.
Non chissà quali orwelliane geopolitiche.
Non i rapporti tra le culture, o i Dii.
Ma il rapporto TUO, Unico stirneriano, col Sistema.
Piacere al Potere: QUESTO E’ IL PROBLEMA.
Grazie Valeria.
Un abbraccio.
Come per Carlo.
Fuor dal tempospazio.
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(c) apolide sedentario 2015
DOWN DOW FOREVER
Perché non avremo un fortino, e nemmeno un palazzo.
Beh, avremo una villa, sì, ed un’altra al mare, certo, e un piccolo feudo in zona tropicale: ma niente di istituzionale.
Non avremo una sede fisica, un’area congressuale: queste son tutte esche per tipacci, per terroristi, stragisti, bombaroli.
E non avremo un simbolo a regnare sulle nostre bandiere, se non dei disegnini, tipo un tot di quadrati, stelle , pois, diciamo un motivo decò, ma non qualcosa che porti d’acchito ad associarlo a un qualche significato.
E non apparterremo ad una scuola di un qualunque pensiero, né avremo cultura comune o stessi gusti o stessa curva allo stadio, né un uguale background né un’opinione comune su groundzero, e né lo stesso backup sopra il pc (seppur essendo lì, sopra la macchina, per liberare espressione).
Saremo tantissimi e puntiformi. Cinque milioni di piccole star del nuovo cielo sereno artificiale dalla finestra di windows.
E sotto o sopra a questo empireo nuovo, avremo menti di forma superiore che avranno compreso i bisogni di ogni punto, e avranno adeguato il programma ai suoi bisogni, o esso al programma, ché tanto il risultato sarà comunque il sentirsi ben agiato.
Ma queste menti saranno fuor del luogo in cui ci raduneremo, poiché il motore immobile che muove questa costellazione non ha stessa natura dei suoi astri, e sia esso astruso o astronzo non importa, poiché l’importante è appunto il movimento delle palle ciascuna attorno all’altra.
Saremo inattaccabili. Inidentificabili. Non ci potranno vedere nel mirino, potranno solo ammirare il nostro effetto, il nostro prenderci tutto dopo il volere tutto di quei pazzi drogati dei fricchettoni.
Avremo il cento per cento. Che poi è una ditta del porno nella Rete. E il cerchio virtuale si chiude. In culo a chi diceva vaffanculo e a chi ci veniva mandato, prima del nostro mandato.
(c) apolide sedentario 2013
Noi estinti maxblackiani (o semplicemente vitali e furbi e inasservibili) proclamammo da tempo immemore il nonlavoro.
La borgheserrima rivista Gioia mi segnala che è nato un piccolo ribellemamma di talento, figlio di una mamma che è restata senza lavoro e che ora ha tempo e modo di vivere con lui, liberamente fuor dai popolli delle libbbertà, il qual bebiribelle dichiara:
“Mamma, se torni a lavorare io ti faccio la cacca addosso”.
Lavoro di merda, lavoratori fogne. Il re è sempre nudo agli occhi dei pargoli.
(c) apolide sedentario 2013
DOWN DOW FOREVER
chi non legge IL NUOVO MALE di FRIGIDAIRE è sciemo
Io dico che torna, se no nun lascerei la porta aperta
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(c) apolide sedentario 2013
ora è davvero solo noia
L’anno prossimo avrà il suo motorino, e beccierà la sua prima sitina.
Siamo (e qui si spenda danaro pubblico, pardon, si spenda una parola per chi lo creò e gestì da quel 2000) uno dei siti più antichi della Rete itagliana.
Mai inseguiti i clic per far di conto, mai accettati i mipiace e i link ai network, mai avuto un banner pubblicitario.
Bannati nel 2006, banditi, e poscia ricomparsi in nuova veste discinta.
Uno dei siti più antichi. Senza mai apologie di quel non-spazio chiamato cyberspazio perché ormai parole, concetti e oggetti non han nessi, da quando le neolingue han neoslinguato le menti dei popoli tutti.
Invece il “sistema”, che alla Rete inneggia e finirà per esserne guidato (vedasi neodannunzismi alla grillina), ci mise ancora anni, dalla nostra apertura, per rendersi visibile ai pc dei navigatori-senza-la-salsedine. Poi piano iniziarono a creare ciascuno il suo sito ufficiale, i ministeri, i comuni, gli assessori. E quindi imposero l’uso della Rete come “rimedio” alla burocrazia, chiudendo uffici pubblici per dirottare l’utente a compilare esclusivamente via internet qualsiasi modulo di iscrizione, tassazione, autodichiarazione, ducoioni.
E allora, almeno, alle prossime elezioni ci evitino i loro faccioni su ettari quadrati di pareti di manifesti cartacei. Manifesti virtuali per popolli virtuali che vadano al voto virtuale.
Non è che non mi piace, o non mi piaccio. E’ che mi fa proprio schifo, o me lo faccio.
(c) apolide sedentario 2013
DOWN DOW FOREVER
chi non legge FRIGIDAIRE e IL nuovo MALE è sciemo
Uno dei grandi accusatori di Tortora era il camorrista Melluso, sbeffeggiato come “mediocre” da René Vallanzasca al processo.
Finisce la fiction.
“Questo programma vi è stato offerto da: CALZATURE MELLUSO”.
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(c) apolide sedentario 2012
DOWN DOW FOREVER
chi non legge IL NUOVO MALE di FRIGIDAIRE è sciemo (infatti non c’è rimasto)
Il lavoro uccide perché secondo il principio Maya “ruba il tempo”. Ogni ora trascorsa dal servo sul lavoro è un’ora ceduta al Padrone. Una trasmigrazione di tempo-vita da un individuo all’altro. L’animaccia al diavolo.
Il lavoro uccide poi, per effetti collaterali della produzione, anche chi non lavora.
Il lavoro uccide. L’attività nobilita.
A Taranto gli operai difendono il lavoro. Gli operai mangiano i bambini (gli innocenti non-lavoratori che vengono sbranati interiormente dal virus della produzione occidentale). La classe operaia vada all’inferno al posto dei bambini che se no andrebbero in paradiso.
postilla: alcune considerazioni dalla stampa ufficiale
1) il governo che taglia le garze alle sale operatorie “per gravissima crisi” concede 336 milioni a quella merda pestilenziale di Riva “per bonificare le aree”
2) il procuratore Franco Sebastio, incriminatore di Riva, mi commuove come un attore di un film di Petri quando dichiara: “Mi levo da tutto. Ma vi rendete conto? Sembra che la colpa di questo disastro sia della Procura. Io non ci dormo la notte, pensando agli operai, da mesi. Ma penso anche ai bambini che respirano polveri micidiali.”
3) l’ex ultimo dirigente dell’Italsider dell'”acciaio di Stato” Sergio Magliola ricorda su “Il Secolo XIX”: “L’Italsider costruì una collina e la coprì di alberi, per schermare le polveri portate dal vento”.
Paese mio che stai sulla collina, se stavi dietro la collina ora non eri un paese fantasma.
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(c) apolide sedentario 2012
DOWN DOW FOREVER
chi non legge IL NUOVO MALE di FRIGIDAIRE è sciemo e ha il seder urgico inquinato