TA RANTOLO – l’Ilva & l’eticazzinculo del lavoro

Il lavoro uccide perché secondo il principio Maya “ruba il tempo”. Ogni ora trascorsa dal servo sul lavoro è un’ora ceduta al Padrone. Una trasmigrazione di tempo-vita da un individuo all’altro. L’animaccia al diavolo.
Il lavoro uccide poi, per effetti collaterali della produzione, anche chi non lavora.
Il lavoro uccide. L’attività nobilita.
A Taranto gli operai difendono il lavoro. Gli operai mangiano i bambini (gli innocenti non-lavoratori che vengono sbranati interiormente dal virus della produzione occidentale). La classe operaia vada all’inferno al posto dei bambini che se no andrebbero in paradiso.

postilla: alcune considerazioni dalla stampa ufficiale
1) il governo che taglia le garze alle sale operatorie “per gravissima crisi” concede 336 milioni a quella merda pestilenziale di Riva “per bonificare le aree”
2) il procuratore Franco Sebastio, incriminatore di Riva, mi commuove come un attore di un film di Petri quando dichiara: “Mi levo da tutto. Ma vi rendete conto? Sembra che la colpa di questo disastro sia della Procura. Io non ci dormo la notte, pensando agli operai, da mesi. Ma penso anche ai bambini che respirano polveri micidiali.”
3) l’ex ultimo dirigente dell’Italsider dell'”acciaio di Stato” Sergio Magliola ricorda su “Il Secolo XIX”: “L’Italsider costruì una collina e la coprì di alberi, per schermare le polveri portate dal vento”.

Paese mio che stai sulla collina, se stavi dietro la collina ora non eri un paese fantasma.



(c) apolide sedentario 2012
DOWN DOW FOREVER
chi non legge IL NUOVO MALE di FRIGIDAIRE è sciemo e ha il seder urgico inquinato

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