ISTORIA DELLA CONTRORIFORMA (sarà un rottame che vi seppellirà)
CAPITOLO 4
Il Controriformatore, avuto nova di ciò, postò un nuovo sbeffeggio del rottamatore in forma di graffito sulla facciata di casa di Zuckenberg, raffigurante la Madia che modificava il Partenone mettendo boccoli ai capitelli mentre un Fonzarello appoggiato a una colonna digitava autisticamente sullo smartphone.
Intanto i probiviri del Partito Democratico, vedendo il decreto censorio di Renzi, restarono con maraviglia per l’uso di articoli tanto intricati e così lunghi e prolissi che a pena era possibile di cavarne di senso. La classica legge itagliota fatta per esser opinabile da un ben retribuito collegio di difesa. O per essere rimandata alla Corte Costituzionale per poi trovarla in più punti da modificare, se non proprio abrogarla.
Ma le facoltà di informatica di Colonia e Lovanio, in immediata applicazione delle disposizioni, oscurarono perentoriamente i siti del Controriformatore.
Infine ognun venne in opinione che fosse necessario un legittimo dibattito parlamentare, e fors’anche una commissione d’inchiesta.
Si celebrò intanto in Germania, all’interno del talk show Vormazia, un faccia a faccia a cui venne invitato anche il Controriformatore. Contra il parere di tutti gli amici, ed ancor più dei grillini, il Controriformatore disse che se ben fosse certo d’aver contro tanti diavoli quanto amianto era sui tetti di quel capannone prestato alle scenografie riprese televisive, voleva andarvi.
Come fece.
Disse che era cosa pur troppo chiara che i territori occidentali gemevano sotto la servitù iperowelliana, e che il ritrattare le cose dette e scritte non sarebbe stato altro che confermare quella tirannide di banchieri, industriali, e vips del jetset mediatico e sportivo.
(continua…)
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(c) Marino Ramingo Giusti & Matteo Sarpi Anterculo per Apolide Sedentario 2015
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