PD: I PROMESSI DIVORZIATI una storia che sa d’affare (con RENZI TRAMAglino)

CAPITOLO LXV

“Parlo da buon cristiano impegnato nella pollitica secondo un trend iniziato da Don Sturzo; e della Madonna penso meglio io che voi, e ci ho anche interi suoi album nel mio I-pod, altro che i cantautori vintage di Veltroni”, disse Renzi in esuberanza ormonale di fronte a Prestigiacoma dopo sì tanto tempo.
“No no; non dite così: non sapete quello che vi dite; scambiate una Maria Louise Veronica con la Maria per antonomasia; e neanche sapete cosa voglia dire antonomasia, sapete solo i termini del software e dello slang Apple; non lo sapete voi cosa sia fare un voto alla Madonna, voi che pure dei voti siete ipercapitalista, accumulandoli al 40%. Andate, andate, per amor del cielo!” urlò Prestigiacoma, e si scostò impetuosamente da lui.

Ma Renzi incalzò: “Se la Madonna avesse parlato, oh, allora! Ma cos’è stato? una vostra idea. Sapete cosa dovete promettere alla Madonna? Promettetele che la prima figlia che avremo, le metteremo nome Maria, anzi Maria Elena: ché questo son qui anch’io a prometterlo: queste son cose che fanno ben piú onore alla Madonna: queste son divozioni che hanno piú costrutto, e non portan danno a nessuno.”
Ma Prestigiacoma, come chi non ha piú altro da dire, né vuol sentir altro, come chi vuol sottrarsi a un pericolo, si ritirò ancor di più, isolandosi alla Balotelli sotto due grossi cuffioni hifi.

Prestigiacoma andò a sedere, o piuttosto si lasciò cadere in terra; e, appoggiata a quello la testa, continuò a piangere dirottamente.
Una donna, che fin allora era stata a occhi e orecchi aperti, senza fiatare, domandò cosa fosse quell’apparizione, quella contesa, questo pianto. Era un’agiata imprenditrice, di nome Emma e bisnome Marcegaglia. Venutale la ludopatia, era stata trasportata al Leonkavallo, e messa in stanza autogestita con Prestigiacoma. In poco tempo, la bionda forzista sicula era stata in grado di poter aiutar l’altra, che s’era trovata aggravatissima, convicendola dì per dì che conveniva assai di più giuocare in Borse asiatiche che a Piazza Affari, se proprio non si riusciva a non giuocare. Ora che la Marcegaglia pure era fuori di pericolo, si facevano compagnia e coraggio e guardia a vicenda; s’eran promesse di non uscir dal Leonka, se non insieme; e avevan presi altri concerti per non separarsi neppur dopo, mettendo su una nuova formazione nell’ambito delle destre per allargare la coalizione arcoriana.

Renzi intanto trottava verso il quartiere del Papa.
“Oh! Buonasera!” disse il Bergoglio, vistolo venire; “ebbene?”
“La c’è: l’ho trovata!”
“Sia ringraziato il Signore!”
“Ma…” disse Renzi, quando gli fu vicino da poter parlar sottovoce: “c’è un altro imbroglio. Dopo tante promesse, dopo tutto quello che sa anche lei, ora dice che non mi può sposare, perché dice, che so io? che, quella notte della paura, s’è scaldata la testa, e s’è, come a dire, votata alla Madonna.”
“Non so nulla, figliuolo; bisogna ch’io senta lei” rispose sorridente Papa Francesco, mentre allungava spiccioli a un gruppetto di pischelli Rom, e mandava Bagnasco a lavare i piedi a un podista keniota che aveva fatto scalzo la maratona.
Poi riprese: “ora, conducimi tu.”

Senza dir altro, s’avviarono. Entrano… “Eccoli!” grida la Marcegaglia.
Prestigiacoma si volta, s’alza precipitosamente, gridando: “oh chi vedo! Oh Papa Francesco!”
“Figliuola, dunque; cos’è codesto voto che m’ha detto Renzi?”
“E’ un voto che ho fatto alla Madonna… oh! in una gran tribolazione!… di non maritarmi.”
“Il Signore, figliuola, gradisce i sagrifizi, l’offerte, quando le facciamo del nostro. E’ il cuore che vuole, è la volontà: ma voi non potevate offrirgli la volontà d’un altro, al quale v’eravate già obbligata. Guardate il povero Matteo com’è ridotto. La patta gonfia, mi si perdoni il termine. E tutta una collezione di selfies erotici scattati al cesso da mostrarle. E so bene che i pontefici precedenti su questi argomenti erano severissimi, ma insomma se vogliamo avere amor cristiano verso i gay e i divorziati, ancor più comprenderemo i bisogni d’un fonzarello ringalluzzito dal ritrovar la sua promessa sposa a un passo dalla prima notte…”

(continua…)


(c) Apolide Sedentario & Manzone Ramingo 2014
DOWN DOW FOREVER
chi non si abbona a IL NUOVO MALE (e FRIGIDAIRE) è nammmerda peggio di quelli di cui si lamenta

 

 

 

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