PD: I PROMESSI DIVORZIATI una storia che sa d’affare (con RENZI TRAMAglino)

CAPITOLO LVIII

Giunto dunque Renzi nei pressi di Milano, e non volendo farsi vedere, prese per uno svincolo secondario della tangenziale. E, dopo pochi chilometri, vide un uomo in divisa marinara, in un’attitudine d’insensato, continuando a controllare una mazzetta di ricevute di giocate sui risultati di Champions. Essendosegli avvicinato, dovette accertarsi ch’era De Falco.
“Oh comandante De Falco!” gli disse Renzi, fermandosegli davanti: “sei tu ?”
De Falco alzò gli occhi, senza mover la testa.
“Ma non mi riconosci?”
“A chi la tocca, la tocca, cazzo!” rispose De Falco, rimanendo poi con la bocca aperta.

“L’hai addosso eh? povero De Falco; ma non mi riconosci piu?”
“A chi la tocca, la tocca, cazzo!” replicò quello, con un certo sorriso sciocco, grottesco su un viso ben noto per la rigida deontologia marinara. Renzi, vedendo che non ne caverebbe altro, seguitò la sua strada, piú contristato. Se solo avessero fermato la procedura di messa a riposo in un ufficio… O lo avessero mandato in India in cambio dei due pescatoricidi della maro’nna… Uno come De Falco, uno che voleva vivere arditamente in prima linea… Forse pe’l comandante il giuoco al lotto non sarebbe affatto valso la candela luminosa del dovere…
“Twitterò al Paese che va bene non essere normali dalemiani, ma anche ridursi a schiavi dell’azzardo va limitato con misure che l’esecutivo presto attuerà”, pensò. Ma poi abortì il cinguettìo, ricordandosi il deficit.

Ed ecco spuntar e venire avanti una sagoma, che riconobbe subito per D’Alema. Camminava adagio adagio, non veloce nelle riforme come lui; e di mano in mano che s’avvicinava, sempre piú si poteva conoscere il suo volto pallido e smunto sotto i baffetti da sparviero. Guardava anche lui; gli pareva e non gli pareva: vedeva qualcosa di forestiero nel vestiario. “E’ lui senz’altro!” disse tra sé, e con un movimento di maraviglia scontenta, alzò la mano destra al cielo (la sinistra mai che l’usasse, una volta, una soltanto).

Renzi gli andò incontro, allungando il passo, e gli fece una riverenza; ché, sebbene si fossero lasciati come sapete, era però sempre un ex-premier del suo partito.
“Siete qui, voi ?” esclamò D’Alema.
“Son qui, come lei vede. Si sa niente di Prestigiacoma?”
“Che volete che se ne sappia? Non se ne sa niente. E’ a Milano, se pure è ancora in questo mondo. Ma voi…”
“E Emmabonina, è viva?”
“Può essere; ma chi volete che lo sappia? non è qui. Ma…”
“Dov’è?”
“E’ andata a starsene da de’ suoi parenti liberisti libertini transnazionali, in una valle; ché là dicono che la febbre del giuoco non faccia il diavolo come qui. Ma voi, dico…”
“Questa la mi dispiace. E il Papa Francesco…?”
“E’ andato via che è un pezzo. Ma…”
“Lo sapevo; me l’hanno fatto scrivere: domandavo se per caso fosse tornato da queste parti.”
“Oh giusto! non se n’è piú sentito parlare. E dire che c’erano anche i settimanali monografici in edicola su di lui, editi da Tv Sorrisi&Canzoni, mica dall’Osservatore Romano. Ci mancava solo lo stacchetto su Mtv e era più pop della Ciccone… Ma voi, dico, cosa venite a far da queste parti, per l’amor del cielo ? Non sapete che mandato di cattura per devastazioni, saccheggio, costituzione di gruppo a fini terroristici, fondi neri, peculato…? Non sapete che sono venuti a cercarvi, che hanno frugato, frugato, buttato sottosopra…”
“Lo so pur troppo! C’erano anche tutti i files che ci scambiavamo con Scajola come le figu, durante il G8 da me criminosamente promulgato e da lui sanguinariamente gestito, ah, che bei tempi…”

“E colui, è vivo ancora? è qui?” disse poi Renzi.
“Vi dico che non c’è nessuno; vi dico che non pensiate alle cose di qui; vi dico che…”
“Domando se è qui, colui.”
“Non c’è, via. Ma, e la ludopatia, figliuolo, la ludopatia! Chi è che vada in giro, in questi tempi? Tutti attaccati alle macchinette stanno”
“Se non ci fosse altro che la ludopatia in questo mondo… dico per me: l’ho avuta già ai tempi della Ruota della Fortuna, e son franco.”
“Ma dunque! ma dunque! non sono avvisi questi? Quando se n’è scampata una di questa sorte, mi pare che si dovrebbe ringraziare il cielo, e…”
“Lo ringrazio bene. Ma ringrazio di più la Loggia”, disse Renzi, e poi fece come cambiar argomento, e prosequiò: “L’ha avuta anche lei la ludopatia, presidente, se non m’inganno.”
“Se l’ho avuta ! Perfida e infame è stata: son qui per miracolo: basta dire che m’ha conciato in questa maniera che vedete. Pure i gagliardetti della Figc anni ’70 mi son venduto a quattro centesimi pur di giuocare un’altra mano…”.

(continua…)


(c) Apolide Sedentario & Manzone Ramingo 2014
DOWN DOW FOREVER
chi non si abbona a IL NUOVO MALE (e FRIGIDAIRE) è nammmerda peggio di quelli di cui si lamenta

 

 

 

Leave a Reply