PD: I PROMESSI DIVORZIATI una storia che sa d’affare (con RENZI TRAMAglino)

CAPITOLO LVII

Renzi intanto stava nascosto in falsa identità di pr e creativo presso una azienda manifatturiera aretina, sotto il nome d’Antonio Rivolta.
C’era stato cinque o sei mesi, salvo il vero. Poi la Boschi s’era data premura d’andarlo a prendere, e di tenerlo ancora con sé, e perché gli voleva bene nonostante il pisellino inetto alle proprie soddisfazioni da cavalla, e perché Renzi, come giovine di talento, e abile nel mestiere di promoter, era, in una fabbrica in competizione con i prodotti a basso costo cinesi, di grande aiuto. Pur senza poter mai aspirare a divenir direttore marketing, per quella benedetta disgrazia di non saper tener la penna in mano, e d’esser incistato nei twittaggi come un bimbo con il Nintendo nuovo.
Forse voi vorreste una Boschi piú ideale, più disinibita, con quella capigliatura alla Moana… Non so che dire: fabbricatevela. Quella era così.

Renzi era poi sempre rimasto a lavorare presso la Boschi. Piú d’una volta, e specialmente dopo aver ricevuta qualcheduna di quelle benedette lettere da parte d’Emmabonina, gli era saltato il grillo d’invadere politicamente anche gli scranni del Comune milanese, esautorando il sinistrorso Pisapia per una più adatta figura femminile giovane e brillante, una alla Madia per capirci; e naturalmente a lui pareva che sarebbe stata una bella cosa, oltre che una bella topa. Ma la Boschi, con buona maniera, aveva sempre saputo smontarlo da quella risoluzione, ogni volta ch’egli la ventilava mostrando tosto il decolleté per distrarlo.

E mentre lo sguardo di Renzi cascava tra le procacità della ministra, ella sussurrava seduttiva: “Il Comune di Milano non è un boccone da ingoiarsi così facilmente. Si tratta di Milano, figliuolo mio: sai che affare è Milano? Abbi pazienza: non istai bene qui?… E poi cosa vuoi fare a quella razza di gente, quei bauscia padani verdi di dollari e bile, con una gatta morta? Ci vuol degli uomini fatti apposta.”
Altre volte Renzi si risolveva d’andar a Milano di nascosto, travestito, e con un nome finto. Che so, Vladimira, Jessyca, Pompidoura. Ma anche da questo, la Boschi seppe svolgerlo ogni volta, con ragioni troppo facili a indovinarsi.

Quel ch’io volevo dire è che Renzi prese anche lui la ludopatia, giuocando in Borsa.
E si curò da sé, cioè non fece nulla; ne fu in fin di morte, ma la sua passione per twitter e l’incapacità di seguire i listini in contemporanea al cinguettar virtuale vinse la forza del male: in pochi giorni, si trovò fuor di pericolo.

Col tornar della vita, risorsero piú che mai rigogliose nell’animo suo le memorie, i desidèri, le speranze, i disegni della vita; val a dire che pensò piú che mai a Prestigiacoma. Cosa ne sarebbe di lei, in quel tempo, che il viver sani era come un’eccezione? E, a così poca distanza, non poterne saper nulla? E quand’anche, cessato ogni pericolo, venisse a risaper che Prestigiacoma fosse lontana dalle slot; c’era sempre quell’altro mistero, quell’imbroglio del voto. “Anderò io, anderò a sincerarmi di tutto in una volta,” disse tra sé, e lo disse prima d’essere ancora in caso di reggersi. “Purché sia viva! Trovarla, la troverò io; sentirò una volta da lei proprio, cosa sia questa promessa, le farò conoscere che non può stare, e la conduco via con me, lei e quella povera Emmabonina, se non si è persa a grattare i winforlife! che m’ha sempre voluto bene, e son sicuro che me ne vuole ancora. La cattura? eh! adesso hanno altro da pensare, quelli che non si son scialacquati lo stipendio alle corse clandestine”.

Renzi, fatto alla Boschi qualche buon augurio, gli comunicò la sua risoluzione.
“Va’, questa volta, che il Pil ti benedica,” rispose quella: “cerca di schivar la giustizia, com’io cercherò di schivare i gratta&vinci; e, se la Corte dei Conti vuole che la ci vada bene a tutt’e due, ci rivedremo.”
“Oh! torno sicuro: e se potessi non tornar solo! Basta; spero.”
“Torna pure accompagnato; chè, se il Pil vuole, ci sarà da ingrassar per tutti, e ci faremo buona compagnia. Compagni di merenda sotto il vessillo del partito che fu dei lavoratori. Purché tu mi ritrovi online su facebook, e che sia finito questo diavolo di crisi!”

(continua…)


(c) Apolide Sedentario & Manzone Ramingo 2014
DOWN DOW FOREVER
chi non si abbona a IL NUOVO MALE (e FRIGIDAIRE) è nammmerda peggio di quelli di cui si lamenta

 

 

Leave a Reply