APOLIDE SEDENTARIO INTRAVISTA PAOLO HENDEL

Preambolo.
_ Febbraio 2003:
Apolide Sedentario fa incursione in una lezione accademica presenziata dall’allora televisivamente assai noto Paolo Hendel. Colpito dalle proprietà linguistico-lettarie dell’Apolide, Hendel lo raggiunge nel post-conferenza e dice al nostro: “Volevo solo complimentarmi, tu scrivi veramente bene”. Apolide risponde: “Lo so”. Hendel aggiunge: “No, nel senso che tu scrivi a endecasillabi, tu sei davvero un talento”. Apolide dice: “Lo so. Ma insomma, Paolo, cosa mi vuoi dire, che mi offri un quarto d’ora nel tuo spettacolo di stasera a teatro per esporre la mia talentuosa bravura?”. Hendel balbetta: “No, no, cioè, il mio agente, cioè, non è previsto il tuo quarto d’ora, cioè, però volevo complimentarmi”.

[ Paolo Hendel ]
_ 27 marzo 2009.
Paolo Hendel in tour con “il ritorno di Carcarlo Pravettoni”.
Lo raggiungo nel sound-check.
Apolide Sedentario: “Paolo, Paolo, scusa, mi concedi solo un minuto? Ci eravamo conosciuti nel 2003, mi avevi detto che sono bravissimo”

Paolo Hendel: “Sì, stavo andando, ma dimmi”

A.S.: “Volevo solo farmi i miei complimenti, sono veramente bravissimo, scrivo benissimo, insomma, i miei sentiti complimenti a me stesso”
Hendel rimane perplesso.

A.S.: “Ti voglio solo porre una domanda: ma tu gli imprenditori li pigli per il culo o lo sei (intendo culo)?”

P.H.: “Devi chiederlo a Carcarlo Pravettoni. Ormai con lui ci scambiamo. Io ora non sono Pravettoni, mi trasformo in lui quando metto la parrucca e divento una merdaccia. Senza parrucca sono solo un pover’uomo confuso e spaventato”
Colpito e rifondato?
“Confuso e spaventato, confuso e spaventato” continua a ripetere a voce alta Hendel allontanandosi, “confuso e spaventato…”.

— (c) Apolide Sedentario 2009
DOWN DOW FOREVER

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