SE VERINO & BENEDETTO SE DICENTE, ovvero IL VOTI-CANO

Apolide Severissimo contro Emanuele Severino che scrive odi alla “verita’ sovrana” (dogma arbitrario indegno di sedere ove si cerchi il Sapere…) della Papantegana Topo Zinger, attribuendo allo Stato del Teo-Re un chissacche’ “democratico”.

Vediamo il filo-sofisma del “filosofo”:


(Emanuele Severino dalla pagina cool-turale del Corsera)
“Nel felice libro di Benedetto Sedicente (Rizzoli), il Pappa, insieme a quella latina, cristiana e moderna, indica l’eredita’ greca dell’Eurobbba: la fondazione della democrazia su cio’ che Platone chiama Eunomia, buona legge, buon diritto, supremazia che e’ valida per tutti.”

Veder “felice” un libro o quassiccosa venga da Penetetten pare frutto di allucinazione, Severino in alzheimer conclamato, con quello sguardo torvo assatanato che il Pappa ha stampato in faccia…

La verita’ non si fa con i se (“verino” non e’ “vero”, dice un Giusti che siede all’estrema destra di papa’…).
Il fumo bianco che ha eletto il papa bruno (la divisa hitleriana…) non e’ per nulla esercizio democratico: l’oligarchia porporata non e’ popolo, il Vaticano e’ una Monarchia…
Ma pur di parteggiar per Penetetten, da VelTrony ai Rettori a Severino tutti ad accorrere all’Angelus che ha indetto tal LucifeRuini…


(c) Apolide Sedentario 2008

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