GENOVA DUEMILAQUATTRO?GE NO VA DUEMILACROLLA! # 3

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3.
L’ANTEFATTO


Piove, e rovina il fine settimana… sto vento forte tipico del porto… ci si baccaglia in cappotto, o anche si scrocca il caldo al bar, con la scusa del caffè… tempo di merda, governo infame… guarda che fine settimana infreddoliti ci toccano a noi itagliani, che lavoriamo sodo tutti i giorni, e il fine settimana, caschi il mondo, si deve d-i-v-e-r-t-i-r-s-i, caschi il mondo…


Piove, e col cazzo che ci si diverte, se sei albanese, penultimo degli ultimi, gradino della scala appena sopra al sottoscala zingaro… se sei albanese, che piova o faccia sole, si va al cantiere, altro che a ballare… e anche ammesso il cantiere fosse chiuso, al massimo ci esce una rissa fra compari, o una bevuta di “amari” e di amarezze…

Piove, ma han detto alla squadra di albanesi di andare in cantiere lo stesso. Andare a togliere l’impalcatura di gialle putrelle che regge, solidissima, i solettoni di cemento armato appena costruiti, e che stanno su tenuti appunto su soltanto dalle putrelle, e infatti smontate le prime impalcature, il castello di carte e di mazzette rovinosamente crolla.

E muore Andrej, operaio trentenne.

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