LE GENTILISSIME ATTENZIONI DEL GOVERNO GENTILONI – 2° consiglione dei ministroni

Il Governo Gentiloni aveva a fondazione l’intenzione di norme più severone, però squisite nei modi, rispetto al passatone.
Perciò rifiutò, ma con belle parolone, l’anticipazione alla pensione degli accademiconi e dei primari (già così primi inter pares milan perdes juve merdes da non esser chiamati “primarioni”).
La Ragioneria Centrale dello Stato riteneva di aver ragione. Anzi per dirla più coi tempi: ragionona.
In pratica si finì per scaricare sulle spallone del commissarione una spending review. Delicatamente, il review fu fatto andare a giri minimi rispetto alla più veloce rotazione. E d’altra parte, diceva Gentiloni, l’avere delle spallone permetteva al commissarione di tutto sommato reggere il pesone, un po’ come un Tantalone o un Atlantone.
50 milioni per un’operazione. Il commissarione aveva – siam d’accordo – un bel portafoglione, come tutti sti papponi del Sistema. Ma 50 milioni, si perdoni, ma un par de cojoni a trovalli…
E bisognava correre: a questo punto la fiduciona parve ragionevole. Che poi dar fiduciona a un Gentiloni viene pur anche facile.
Restavano però invece dei dubbioni sulla competitività. Le destre estreme dicevano difficile che un Governo Gentiloni possedesse il necessario senso d’agonismo, il gioco maschio e maschione.
E poi mancavano le coperture, e le coperturone, e forse – a forza di tagli e di taglioni – persino i copertoni…


(c) apolide sedentario 2016
DOWN DOW FOREVER

 

Leave a Reply