LE GENTILISSIME ATTENZIONI DEL GOVERNO GENTILONI – 6° consiglione dei ministroni

Scadeva però in quei giorni la concessione alla Società Autostradone (così ridenominata dopo l’aumento di capitale e di capitone e il conseguente balzo in borsa e in borsone del malloppone), ed impellente era la costruzione di un by pass.
Un piccolo by pass per una autostradona, ma un grande passone per Gentiloni, diceva con sorriso da còlto il premier in conferenza stampa, detta anche conferenza stampone, per quanto gli articoli venissero poi invece scritti con lo stampino.
Gli emendamentoni presentati a valangoni dalle opposizioni potevano essere elusi con la tecnica del cangurone, éscamotage parlamentare già attuato dai precedenti governini, e tanto più dal Governone Gentiloni.
Le opposizioni come rituale (o a volte rito di iniziazione) abbandonarono l’aulone in un ennesimo Aventino, che per l’occasione venne ovviamente appellato “l’Aventone”.
Più apertura alla contrattazione restava su temi inerenti la questione, come i firmoni per i referendum e per le leggi di iniziativa popolare.
Basta firmette per referendini, diceva Gentiloni: i referendum vanno mantenuto solo sui grandi temi, quindi non più caselline dentro i moduli, ma un foglio intero per ogni bel firmone da poi conteggiare per poter stabilire l’ammissibilità del domandone a cui rispondere un gentil “Sione” (come anche suggerito da Israele), oppure un volgare “Noone”.


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