LE MILANCETTAZIONI – Esclusivo: l’ultima telefonata di Susanna Agnelli

Apolide Sedentario e i magistratipercasopuntoorg regalano ai lettori la trascrizione dell’intercettazione dell’ultima telefonata dell’ovina vegliarda dipartita Susanna Agnelli:

Susanna Agnelli: “Sto morendo, Jervolina mia cara, sto morendo: è il segno della follia umana…”
Rosa Russo Jervolino: “Dai Susanna tuttabenza e nientepanna, non dir così, non ti lasciar andare: se tu morissi mi sentirei sconcertata, ma non mi fermerei a quanto viene detto dai media. Sono e resto molto severa su questa vicenda, ma c’è una differenza enorme tra il mantello di leopardo e la Coop che lancia il primo farmaco generico a marchio della catena.”
SA: “Altro che farmaci Coop mi servirebbero, Jervolina, ormai son fatta… Speriamo che i sacerdoti leggano su Oggi la mia rubrica di lettere private, e che si facciano vivi mentre rantolo…”
RRJ: “L’olio dell’estrema unzione non si nega mai a chi fa ricche le lobbies del petrolio, Susannina mia bella… Da buona napoletana faccio però gli scongiuri, affinché, Susy, si chiuda tutto qui: ho persino temuto che le forze della natura si abbattessero sulla città con la pioggia ininterrotta, invece se la prendono con te, è già meglio no?”
SA: “Ma va a cagare, diofà… Solo perché ci avete San Gennaro invece di Superga…”
RRJ: “Non prenderla così, Susannellina, chi muore giace e chi vive si dà pace, e poi tu vide Napule e ppoi mori, diceva l’antico adagio… Io ho avuto un marito meraviglioso purtroppo minato da un brutto mal di cuore, e mi sono ritrovata all’improvviso sola con tre figli piccoli da crescere…”
SA: “Sì hai detto bene, ti sei trovata sola… nel senso la sòla che sei… chi mi paga per la rubrica su Oggi aveva fatto i conti su quanto gli avrebbe fatto incassare la stupidità dei lettori, ma se lo sapevo che eri così merda ne approfittavo per scrivere che sei una gallina stridula…”
RRJ: “Vedi come sei banale negli insulti, oltre che nelle risposte ai tuoi lettori? Altro che quell’eclettico di Lapo… Io invece per esempio ho un sogno originalissimo: il mio viaggio di nozze lo feci nel Nord Eurobbba ma non coincise con il periodo del sole di mezzanotte, e allora, ecco, vorrei tanto ritornare in quei luoghi per vederlo…”
SA: “Ecco, te ce manno io a… vedere il sole di mezzanotte… a veder te a mezzanotte pure i lapponi più ubriachi d’acquavite vorranno un sorso d’acqua per riprendersi, temendo tu sia la Morte che strillando agita la sua falce giustiziera per trascinarli al Walalla… faranno affari i venditori di borracce, terrona che non sei altr… aarghhh…”
(a questo punto dell’intercettazione si sente il cordless battere sul suolo, sfuggito di mano a Susanna che collassa)



(c) Apolide Sedentario 2009
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