IL TEMPO PIENO E IL CRANIO VUOTO

Sono venuto su a maestra unica. Sono cresciuto Unico stirneriano, e non perche’ la squola m’abbia dato conoscenza di Stirner (tutt’altro, anzi), bensi’ perche’ mi ha dato le ore mattutine a discipline erudite, e i pomeriggi infantili fancazzisti a esplorazioni, partite, o anche solitario (necessario) rapporto tra me e me.
La bianca occidentale, pero’, figlia senza aver voglia di stare dietro ai figli, o almeno lasciarli soli (insicurezza a priori, paranoia mammista del baubau mediatico capitalista), e manda il poppante in caserma sistematica, naja istituzionale progressista.

Tenere a tempo pieno un infante in una squola e’ VIOLENZA SUI MINORI.
Contrario ad ogni diritto umanitario, e contro quei diritti dell’infanzia (il gioco, il cazzeggio, lo svago spensierato) che alle elementari (anni ’70) leggevo appeso al muro della classe, fumettato da Quino con Mafalda.
Ma la sinistra insorge: “Fan saltare i posti di lavoro-paraculo degli statali inetti, che sfornano questi gagnetti fascioidioti che ci nulleggiano attorno giorno a giorno!”.
E poi giu’ a dire che “mancano gli asili” dove mandare bimbi di 8 mesi per recarsi al lavoro, che’ c’e’ il mutuo, altro che il figlio, in testa.
Questi sinistri ovuli spermati, senzacuore e soltanto interessati al capitale (mentre la Lario i figli se li crebbe, faccio per dire, in villa coi tutori, tra parchi verdi e senza avere in casa televisori; o mentre le fricchettone son ben note per portarsi la prole in nomadismo senza lor pargolanza scaricare “per aver propri spazi”), sondaggiano sul Corsera un secco “NO” (74,3%) a riduzioni d’orario nelle squole.
I genitori sinistri non riducono non solo il loro orario di lavoro (altro che 36 ore…), ma voglion tener coatta anche la prole (altro che liberazioni proletarie…).

La madre di sinistra “ama” i figli purche’ non li abbia attaccati alla gonnella.
La moglie di Obama (da Io Donna) “controlla l’ora ogni due per tre, soprattutto di sera, per non dimenticarsi di telefonare a casa prima che le figlie si infilino il pigiama; ci tiene molto ad essere una madre presente”.
Presente telefonicamente. Strane presenze. Mi sembra di avvertire una presenza. Sara’ l’uomo nero?. Ma no: e’ la madre nera di sinistra…
Dice la madre sinistra: “Se tolgono il tempo pieno, i figli dove li metto?”. Risposta mia: “Li hai fatti dalla figa? E te li puoi mettere in culo!”.


(c) Apolide Sedentario 2008 – ghost writer: Papini

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