AD PERSO(naminchia)

Il Qavaliere torna alla sua giostra preferita: i colpi d’asta a rivoltar le leggi ad interesse del proprio scampar processi. Chi Previti giace e chi invece Qavaliere si da’ pace. Ma non e’ il primo ne’ l’ultimo furbetto: prima di lui fu Negri…



Il governo legifera che tutti i processi pre-2002 meno omicidi et similia sian sospesi (ivi compresi quelli antipulotti torturatori al G8, com’era ovvio gente impuniterrima, che’ lo sa anche il Corsera: “Si verifica lo scenario previsto dai piu’ nichilisti tra i reduci di Ge, convinti sin dall’inizio che non vi sarebbe mai stata giustizia, e contrapposti a quella parte di ex noglobbbal che conservava invece fiducia nello stato”…).

Tutti a accusare il governo di badare solo a se stesso, all’incolumita’…
Ma trent’anni fa altrettanto gia’ faceva – da parte “antimperialista-mej-cojoni” – tal professorin di sinistra Negri Toni, mettendosi in lista con i radicali, e – appena avuti dunque i benefici parlamentari – fuggendo via a Parigi…
Il potere parifica ambo i poli: ugualitarismo immune, comunismo dell’evasione dalle proprie leggi…



Nel 2001 venni denunciato per “danneggiamento aggravato di pisciatoio di cesso a martellate” (sic!). Mai pisciato in quel pisciatoio, e mai pensato di martellarlo, e’ ovvio. Ma i pulotti, in quell’arresto spettacolo, mi vollero comunicare ad un mese dal G8 che qualora volessi far casini questo era avvertimento. E quanto meno, adesso, quel processo mi sara’ risparmiato…



Giudici? A giudicar l’Itaglia grigia pensa Cesar Menotti, sul Corsera:

“In Itaglia il genio, l’irregolare, si deve sempre giustificare. Il soldato, il diligente, non e’ mai in discussione. Sempre li’ a chiedervi se deve giocare un Baggio o un Del Piero. Ma perche’ non vi chiedete se deve giocare un Gattuso o un Ambrosini? Il declino itagliano e’ questo: via i talenti, avanti i normali.”

Commiati ab-normali a tutti: lascio l’Itaglia ai mediocri, e – fantasista – vado a trovar nonno Albert in qualche altrove, appena sora falce viene a mietere il mio genio inaudito.




(c) Apolide Sedentario 2008

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