BENEDETTO SEDICENTE & LIMITAZIONE DI QRISTO (ghestars: ALLAMortaccisua e LHASA)

Il Re (ligioso) Nudo.
Una antilogia apolidea su quanto in nome di Dei e’ avvenuto attorno alla pasquacattolica.

1. ALLAMortaccisuanelcattoparadiso
Magdi s’e’ convertito: e’ stato pattezzato da Penetetten.
A sorpresa, nell’uovo.
Primo ad unire in trinita’ aposterrima i tre monoteismi, guinnes del diounico.
Nato nell’Islam, scrittore del pestseller “Viva Israele”, ed ora anche cattolicoromano.
Sincretista? Sincretino!

2. TI BETANO E POI TIMENO
Il Dalai Lama (non lama non l’ama nessuno?) si dimette da Dalai.
Dada(la)ismo orientale? Un Dalai non puo’ dimettersi, egli essendo reincarnazione suprema (casomai puo’ morire…).
Il fintamente dimesso (finto umile) stringe le mani ai potenti del pianeta macchiate di sangue di popoli (e’ recente il suo incontro con Bush). Poi pero’ non consente che altro popolo, il Tibetano appunto, sia ammazzato.
L’informazione drogata globallista impone la vista del Tibet come stato di soli monaci asceti. Un po’ come se un Tibetano ci vedesse – agli Itagliani – come tutti preti del roman Vaticano. Teocrazia contro il popolo qui abbiamo, da Penetetten gestita, ed essi hanno stesso problema, i Tibetani aggrediti dai Cinesi, ma pria sottoposti al clero precedente, lor precedente padrone.
L’attuale rivolta – e’ taciuto o appena detto perche’ la visione del Tibet monacale regni sovrana negli stereotipi – ha messo in mostra il Popolo reale di quella regione angusta himalayana, Popolo maschio per nulla sottomesso a nonviolenze oniriche e meschine, come mi dice il Corsera: “Gli ultimi itagliani che hanno abbandonato Lhasa attorno al 20 marzo hanno portato un messaggio che gli e’ stato affidato da un monaco nascosto. Il messaggio esprime soprattutto un’evidente critica al Dalai Lama, ai suoi appelli alla calma. Chi lo ha compilato sostiene di non essersi rivoltato all’occupazione per ordine del Dalai Lama, ma di essere espressione della volonta’ popolare, nella lotta dei tibetani contro l’occupazione cinese, che non ha nulla a che fare con le offerte di pace”.
Vogliono farci credere che esista un popolo sottomesso ad un sovrano, poiche’ poi crediamo che – appunto – esista un popolo che non conosce il concetto di anarchia. E invece pure in Tibet (e in ogni dove) il Popolo vero e’ sempre antipotere. D’Alema o Dalai che sia.

3. LA SPASSIONE DEL VICARIO DI CRISTO
Mi informa il Corsera che “Benedetto Sedicente ha rinunciato a portare la croce nelle ultime tre stazioni della Via Crucis al Colosseo: la pioggia scrosciante e la fredda serata romana hanno consigliato il cambiamento di programma”.
Si dice vicario di uno che al Calvario ha trascinato la croce flagellato e poi c’e’ stato inchiodato, ma non porta la croce perche’ piove.
Mavammoriammazato: sia inchiodato il papa al proprio ruolo (e poi resusciti, se e’ vero Cristo e’ con lui…).


(c) Apolide Sedentario 2008
CHI VOTA E’ SCIEMO – anche in Tibet

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