SE SAN TOTTO O SE NON SANNO UN COZZO – Bertinotti & altri casini

Che stiano zitti, tutti.
Gestiscano il Potere laidamente, godano il privilegio, spadroneggino, ma lascino parlare chi ha argomenti, cultura, erudizione: il vaso e’ gia’ troppo pieno di cazzate per poter contenere le sparate di Bertinotti e Casini…
Due epiche ignorantate di Pierferdy e di Fausto sul Corsera in omaggio ai percasolettori.

Il doroteo Bertinotti, dopo avere svenduto Rifondazione per baratto di un titolo da “presidente” ed un ministro-rocher (il pralinato Ferrero), e’ recordman in “qui lo dico e qui lo nego”:
a) Il 3 febbraio epistola al Corsera: “Caro Direttore, la nuova formazione politica (la cosiddetta Cosa Rossa) non e’ una mia creatura, non ne ho la leadership, e non intendo per nessuna ragione candidarmi ad averla in futuro”.
b) Il 4 febbraio, alla “mezzora” in tv della Annunziata, dichiara (come nulla dichiarato avesse il giorno prima): “Se la sinistra arcobaleno unanimitariamente mi vuole a leader, daro’ volentieri il mio servizio”.
Il ser-Vizio d’esser servi del Potere con l’illusione d’aver potere, idiota d’un in-Fausto sinistro…

Da parte sua, e opposta a Bertinotti, Pierferdinando Casini mostra invece l’ignoranza di chi ci ha i cadreghini che stabiliscon la storia di un Paese senza saperne la Storia…
Richiesto dal Corsera di opignioni sul sessantotto e su Fini, PierCasini spara solerte minchiata: “Il ’68 ci ha lasciato in eredita’ lo slogan: ne’ con lo Stato ne’ con le Br”.
Ma le Br son nate nel ’70, gnurante d’un velista democristo!

Non hanno coerenza, non hanno la cultura, e l’ignoranza e’ una spazzatura che nessun inceneritore puo’ smaltire… O forse quello di Auschwitz: mettete i “leader” nei Lager!…


(c) Apolide Sedentario 2008

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