Una decina di giorni fa, in un raid per “liberare” due ostaggi dalle mani di tali baniafghani, i “liberatori” inglesi – con l’appoggio della brigata nera Col Moschin – hanno sparato in testa ad un dei due agentisegreti rapiti, Lorenzo Gieimsbondead D’Auria.
La pollizia brancola nel buio e spara alla cieca contro la vecchietta invece che allo scippatore? No: trattasi di raid letale, antizanzare e grillicanterini, studiato a tavolino…

Pare ormai tradizione che gli agenti itagliani sian sparati, da Calipari in poi…
C’insegna la patria mafia, d’altra parte, che va fermato il cantante molto prima ch’egli possa cantare…
Percio’ non li sono andati “a liberare”, i due rapiti 007, ma proprio “a farli fuori”, loro e quelli che ne avevan carpito informazioni…
Si muovono infatti insieme i militari di Albione e il battaglione itagliano piu’ fascista insieme ai folgorati: l’armata Col Moschin, brigata nera sopravvissuta ai patti di Togliatti e Graziani…
Missione: far fuori tutti, e tutelare le informazioni segrete…
Altro che liberati: sacrificati a ragion di stato, servi a fine mandato…

Prodi mette il cappello sull’elmetto forato del caduto:
“Eravamo coscienti dei rischi che correvamo, ma qualsiasi alternativa sarebbe stata peggiore. E’ stata una decisione veloce, immediata, e io ho chiesto solo pochi minuti di riflessione. Quando ci sono queste situazioni bisogna assumersi le responsabilita’”.
La responsabilita’ la pigli proprio facile, (saluto)Romano Prodi: mica sparano a te…
L’alternativa peggiore: dare in mano al nemico talebano le informazioni cantate in fretta e furia dal decapitando itagliano, che teneva famiglia…

Come postilla, il Corsera va a pescare una notizia celata nel passato, e qui trapelata a margine:
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“Il 9 aprile 2004 un fotografo iracheno disse di aver visto alcuni itagliani presi in ostaggio.
Il 14 aprile fu reso noto il rapimento di Stefio, Agliana, Cupertino e Quattrocchi.
La ricostruzione ufficiale giunse solo successivamente: si era trattato di due rapimenti distinti, quello taciuto riguardava due membri delle nostre forze di sicurezza liberati dopo una trattativa topsecret.”
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C’erano due 007 sequestrati in parallelo a Quattrocchi. Scambiati con la morte di Quattrocchi. Ma non lo dissero in quattro-e-quattrotto. Lo dicono solo adesso…

Quattrocchi mori’ urlando “ora vi faccio vedere come muore un camerata itagliano”: lo avesse “liberato” il Col Moschin avrebbe fatto vedere ai camerata la morte di un camerata, tautologico…

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(c) Apolide Sedentario 2007