MONSIGNOR(ante) CHETICHELLA & AMNESTY INTERCULER
Di Fisichella ce n’e’ due: uno fa il monsignor, l’altro il pilota.
Di Gesuccristo invece ci fu uno.
Se sul giornale o tv si tratta il tema dei preti stuprabambini, il Vaticano manda Fisichella a fargli da avvocato difensore.
Ma Cristo era pm, accusatore, nella lieta novella…
Nel mentre il Sedicente Benedetto ci prova biecamente – a sguardo torvo – con le bambinette (vedasi Camilla, due miei post precedenti), le diocesi ammmericane risarciscono chi da ponti-ficcatore violentato.
Interpellato sul caso, come al solito Fisichella sermona che “la Chiesa sa riconoscer gli sbagli”. Pare il minimo: persino Luigi Chiatti (non la Chiesa) si riconosce colpevole…
Ma a sostegno esegetico del tutto, monsignor(ante) Fisichella tiene a citar pure un brano del Vangelo:
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“Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da un asino e fosse gettato negli abissi dei mari.”
Se fosse gettato in mare (con al collo una pesante macina) un prelato, lo StatoVaticanal griderebbe all’attacco blasfemo contro iddio. E qualche stolto di Amnesty direbbe che si e’ violato un diritto, e i Radicali si metterebbero a dire “nessuno anneghi Caino”.
Ma Cristo non era ne’ buono ne’ buonista: buono coi buoni, dolce con i piccoli, ma incazzuso coi biechi e coi padroni.
L’istituzione e’ stata istituita per assorbire le rivoluzioni…
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(c) Apolide Sedentario 2007