LA BAGNASCORTA
Al Generale Arcibiscio Bagnasco e' stata data la scorta per le scritte comparse a piu' riprese in vari punti dell'ingiuriosa Liguria. Parole come pietre, scrittura come proiettile?. La Digos genovese – se volesse – saprebbe bene dalla calligrafia che tutte le scritte politiche murali vengono fatte da anni dagli stessi, che saran si' offensivi, ma a “pericolo” non valgono proprio un belino…
Le prime scritte contro l'Arcibiscio erano scritte in bianco sul portone (“Bagnasco Vergognati”) e anonime; in nero erano scritte le seconde (comparse su un furgone il 3 di aprile: “Cloro al clero” e “No Vaticano”), firmate con “A cerchiata” (in seguito fatta sparire a computer dal Corsera sulla foto del 4 aprile, come a dire “velina di stato vuol sia censurata l'esposizione al simbolo nemico”); in rosso erano scritte quelle invece comparse il 9 aprile, e aventi a firma la falce e martello e la stella a 5 punte (con toni ben piu' accesi, una su tutte: “Bagnasco a morte”).
A parte che mi viene da pensare che se il Sismi volesse divertirsi a propagandar l'esistenza fantasmatica di ectoplasmose bi-erre redivive, scrivere “morte a Bagnasco” con la stella sarebbe un giochino puerile e semplicissimo (e lo si sa che il semplice “funziona”…). Ma supponendo invece che si tratti di scritte non posticce, tag politiche di qualche alternativo-regazzino con bomboletta spray nel post-concerto del centrosocialeantigesuita, vorrei far notare che i neri (il nero e' anarchico, originariamente: Mussolini rubo' poi il color del vessillo, costringendo gli anarchici a rendere il drappo rossonero su modello spagnolo, e questa e' Storia) scrivono “Cloro al clero”, ossia battute; mentre i martellofalciuti comuni(mortali)sti passano subito ad invocar la “morte”, rossi in quanto eccitati dal ricordo di tanti eccidi passati (si veda ancora la Spagna, e per esempio il caso Camillo Berneri). Nessuno spari al pianista, ma di certo nessuno spara a Camillo (ma Ruini).
Nel mentre gli zapat(r)isti nel delirio sognano forche per pretigenerali, Rifondazione altrettanto comunista voto' la mozion solidale regionale presentata da AN (disertata da Verdi e Pdci). Un colpo alla botte e un colpo all'a cerchiata. E il General Bagnasco fa parate pasquali senza alcun rischio (ma scortato).
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(c) Apolide Sedentario 2007
Le prime scritte contro l'Arcibiscio erano scritte in bianco sul portone (“Bagnasco Vergognati”) e anonime; in nero erano scritte le seconde (comparse su un furgone il 3 di aprile: “Cloro al clero” e “No Vaticano”), firmate con “A cerchiata” (in seguito fatta sparire a computer dal Corsera sulla foto del 4 aprile, come a dire “velina di stato vuol sia censurata l'esposizione al simbolo nemico”); in rosso erano scritte quelle invece comparse il 9 aprile, e aventi a firma la falce e martello e la stella a 5 punte (con toni ben piu' accesi, una su tutte: “Bagnasco a morte”).
A parte che mi viene da pensare che se il Sismi volesse divertirsi a propagandar l'esistenza fantasmatica di ectoplasmose bi-erre redivive, scrivere “morte a Bagnasco” con la stella sarebbe un giochino puerile e semplicissimo (e lo si sa che il semplice “funziona”…). Ma supponendo invece che si tratti di scritte non posticce, tag politiche di qualche alternativo-regazzino con bomboletta spray nel post-concerto del centrosocialeantigesuita, vorrei far notare che i neri (il nero e' anarchico, originariamente: Mussolini rubo' poi il color del vessillo, costringendo gli anarchici a rendere il drappo rossonero su modello spagnolo, e questa e' Storia) scrivono “Cloro al clero”, ossia battute; mentre i martellofalciuti comuni(mortali)sti passano subito ad invocar la “morte”, rossi in quanto eccitati dal ricordo di tanti eccidi passati (si veda ancora la Spagna, e per esempio il caso Camillo Berneri). Nessuno spari al pianista, ma di certo nessuno spara a Camillo (ma Ruini).
Nel mentre gli zapat(r)isti nel delirio sognano forche per pretigenerali, Rifondazione altrettanto comunista voto' la mozion solidale regionale presentata da AN (disertata da Verdi e Pdci). Un colpo alla botte e un colpo all'a cerchiata. E il General Bagnasco fa parate pasquali senza alcun rischio (ma scortato).
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(c) Apolide Sedentario 2007
