IL MARCORE’ NUDO vs LA SCIMMA NUDA CHE NON BALLA – Intravista esclusiva di Apolide Sedentario con NERI MARCORE’

INTRO

Ci sono ancora posti dove la pavimentazione della Piazza su cui insistono la Chiesa del Paese e il ritrovo dei mangiapreti è solo prato.
In uno di questi luoghi ameni, a meno che non arrivi in tempo per le pene della mia schiena in strazio di dolori, infortunata per cavar patate e per patate farcire, è atteso stasera Neri Marcoré.
Attore, musico e comico, il buon Neri. Comico che io proceda sofferente per il mal di schiena invadente e possa intimorire, reggendomi appena in piedi, ma noto lo staff in allerta a questo incedere mio sì sofferente. Pensano che m’imbuchi? Che mi buchi? Che chieda questue come finto zoppo? Vedo però anche una bella zingarella con gonnellona a colori sorridente che par guardarmi come quel che sono: un poco di buono, sì, ma come I Corvi. E’ la violoncellista che stasera accompagnerà Marcoré. Il quale mi parlerà di uccelli neri a lor volta, come i corvi. Neri. Anvedi. Ma questo ce lo teniamo per la chiosa.


INTRAVISTA ESCLUSIVA A NERI MARCORE’

Marcoré giunge con chitarra in spalla giù dal caruggio sotto il gran castello che domina la scena, pietra atavica, di quella pre-capitalista, che non crolla.
Crollata invece è più di una mia vertebra, ma devo raggiungerlo prima che lo staff (che mi ha seccamente annunciato “non ha tempo, Neri, questa sera, e ha detto chiaro che non dàinterviste”) lo metta sotto blindata protezione, dal nulla ovviamente.
Lo raggiungo con passo dolorante, lui mi stringe la mano e si presenta, così faccio anch’io, e specifico che intendo porgli una sola domanda.
“Faccio le prove e molto volentieri ti rispondo” mi dice Neri.
Posso così rilassare nell’attesa la vertebra lombare e cervicale e quella dolente: la provocazionale.

APOLIDE SEDENTARIO:
(premettendo a Marcoré ed ai lettori che la domanda seguente andrebbe posta con la voce di Alberto Angela come rifatto da Neri)
“Ci si potrebbe chiedere se io sia un orango tango od un orango reggeaton, ma secondo te l’uomo è ancora un prima te?”

NERI MARCORE’:
“Dipende se prima te o prima io.
La domanda è ambivalente, ma se posso scioglierla dal gioco di parole, l’individualismo insito nella natura umana viene abbastanza naturale.
Se si pensa anche agli altri però viene un equilibrio in tutto.
L’importante è avere ascolto verso gli altri.”

A.S.:
“Pongo domande indecifrabili proprio per stimolare risposte che contengono una interpretazione libera della domanda stessa, e direi che so ancora fare il mio mestiere.”

N.M.:
“Sì, se è questo l’effetto che cerchi.”

A.S.:
“In realtà io intendevo però non solo il “prima” tra singoli individui, ma proprio il chiedersi se l’umanità attuale sia ancora definibile Primate o sia ormai una mutazione Borg.”

N.M.
“Ah, parlavi proprio della scimmia.
Non possiamo essere ciò che eravamo perché l’evoluzione implica sempre anche una involuzione.
Si va a masse, come gli storni…”

A.S.:
“Direi di chiudere con questa immagine, lo stormo di storni…”

N.M.:
“Direi anche io che è una chiusura perfetta. E pensavo che io non ho mai pensato agli storni. Mi hai fatto dire cose che non penso…”



CHIOSA

Gli storni.
Non gli stornelli di Neri & Barbarossa in qualche osteria romana.
Gli storni: uccelli neri in grandi stormi, così vasti e mutevoli di forma in mezzo ai cieli da aver differente la n dalla m solamente nella definizione stessa dell’agglomero di volatili vivi o di aeronauti.
Neri gli storni.
Neri Marcoré.
Neri gli Anarchici Individualisti, che non conoscono stormo.



(c) apolide sedentario 2023 (scimmia nuda che non balla)
DOWN DOW FOREVER – 34 – NON E’ COLPA D’ALFREDO – MAKE L’UOV NOT TUORL



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