L’AVVOCATO DEL POPOLO DI GENOA – intravista esclusiva con ENRIQUE BALBONTIN – ghestar DARIO VERGASSOLA

1. INTRO

Secondo il Professor Scoglio non esisteva Ge No Va ma Genoa. Città di mare totalmente rossoblu.
Secondo l’Archivista ci siamo Rimasti in così tanti che l’Archivio ha finito le biciclette a pedalata inacidita.
Secondo un Conte non nobile, il suo stesso ruolo è quello notarile di Avvocato del Popolo.
Secondo me Enrique Balbontin ci è Rimasto, ma siccome è anche Avvocato pedavéro (insciusériu), e siccome pure egli è Genoano puro, lo investo (visto che tamponarlo è inflazionato) del titolo Franchigeno (nel senso di Scoglio appunto) di Avvocato del Popolo della città di Genoa.



1. INTRAVISTA ESCLUSIVA E AD CIOLLAM CON ENRIQUE BALBONTIN

Voglio domandare a Balbontin:
“TI FACCIO UNA DOMANDA AD MINCHIAM, ANZI PER MEGLIO DIRE AD CIOLLAM: MA SECONDO TE BREZIOSO DOVREBBE IMPARARE DA SPERANZA PER FARE PLUSAVLENZE SUI MORTI DI SONNO CHE ACQUISTA, FACENDO IL BULICCIO CON IL CULO DEGLI ALTRI?”

Cabarettista dei Pirati dei Vicoli, ed inventore del cult televisivo di Savvvòòòòòna, Enrique Balbontin tiene anche una rubrica settimanale genoana sulle pagine sportive delle spoglie di quel che fu IL SECOLO XIX ed oggi è soltanto la pagina locale ligure del colosso editoriale GEDI, diretto da agnelli che via media insegnano ad essere altrettanto ovini (ma con meno milioni).
In codesta rubrica (“Ingenoanamente”), Balbontin fa l’Eclettico del Paragone Esemplare, inanellando varie perle da bettola zeneise come il “togliere il culo dalla siringa” o “fare il buliccio col culo degli altri”.
Ma essendo Avvocato, Balbontin mi proibisce di riferire tutto un aspetto della sua risposta ad una mia allusione circa un recente caso opinionistico che egli “discuterà solo in Tribunale”. E in base a questo segreto di stato (d’animo, turbato) impostomi dal Legale Balbontin (che forma un gustoso Tao con “lo Scorretto Balbontin” della sigla dello spettacolo che egli mette in scena davanti alle mascherine rivierasche agostane) possiamo concludere qui l’intravista indi (e indies) secretata.



2. LA PARTE DESECRETATA DELL’INTRAVISTA A ENRIQUE BALBONTIN

Ma siccome rimarreste troppo male a non saper proprio nulla di quanto si son detti quei due rimastoni di Apolide Sedentario e Enrique Balbontin, dopo aver dichiarato concluso questo pezzo (di scitto) ne recupero le caccole e trascrivo quanto dichiaratomi dal Balbontin sul Genoa:
“A me il Genoa interessa più della pseudopolitica. Hai citato il grande Scoglio. Preziosi la tendenza a fare il buliccio col culo degli altri sono parecchi anni che la ha. Purtroppo ormai il Genoa, lui non mettendoci più un soldo, deve autoalimentarsi con le plusvalenze, esistendo all’interno di matrioske di Società (Giochi Preziosi eccetera) sempre più piccole, fino alla piccola supposta da infilarsi in culo, mentre non ha alcun vantaggio economico quando le altre sue Società invece hanno rendite e profitti.”



3. CHIOSA: INTRAVISTA ECLUSIVA CON DARIO VERGASSOLA

Calcio vuole che due settimane prima di Balbontin io abbia incontrato Dario Vergassola a un evento insieme a Antonio Ricci e Vittorio Brumotti.
Scazzi e sbelinamenti varii non mi avevano permesso di preparare una domanda per lui, e stavo quindi defilato come quando ti si nota di più.
Infatti Vergassola smontando dal palco con la chitarra in spalla mi si dirige incontro urlando “io li odio i capelloni”.
Gli dico: “Se lo sa l’Archivista che sto parlando a un doriano…”.
Vergassola mi risponde che non vuole far incazzare l’Archivista, e sostiene di non essere mai stato un tifoso di calcio, e aver semplicemente giocato sul fatto che un Vergassola giocasse anni fa in quella squadra per dirlo “suo cuggino”.

E insomma il cabaret in Itaglia da decenni e decenni è sempre al Derby.
Lavatevi i falli di mano dieci volte al giorno.



(c) apolide sedentario 2020
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