MATT DANCING IN THIS TRIT(acarne) – intravista esclusiva tra MATT BIANCO e Apolide Sedentario

0- INTRO

Avevo tredici anni, I was thirteen, and I became crezy – gli dico a Matt d’acchito – davanti al video di “Whose Side Are You On?”.
Era una band di smooth jazz, bossa, samba, ed elettronica su temi ironicamente anni quaranta.
Tanta roba, raffinatezza becera, seria ironia, teatro: una spy story jazz fuori dal sound Ottanta, un’onirica Old Wave.
Comprai dalla camorra di Via Pré le musicassette pirata dei due album dell’84 e dell’86. Acquisto da bassifondi, in pendant pieno con la copertina dell’album.

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1- WHOSE WRONG SIDE I AM ON

Sto dalla parte del torto, caro Matt, rispondendo al quesito originario: “Da che parte stai?”
Mi portano ad Alassio poiché da un anno sono stato colpito nel midollo dal controspianaggio, coloro che non vogliono spiani l’Occidente, la Patria degli Infami.
Pure il Caos dunque, forse ormai asssorbito da Microsoft e Tesla, mi riduce l’operatività.
Ma qua, ad Alassio, a Piazza Partigiani, al saundcièc di Matt Bianco mi han portato, e giunto su una panchina già stremato lo sguardo vaga a cercare la smoothstar.
Intravedo una donna pelle nera che suona proprio corista di Matt Bianco. E Elisabeth Troy, incontenibile talento vocale e ridanciano.
Vicino a lei Fabri Fibra.
Attendo arrivi Matt. Intanto provano i suoni i suoi turnisti, e c’è da godere Musica a brandelli di qualità sopraffina.
Finché la corista s’appropinqua al palco, e dietro lei Fabri Fibra.
Che è Mark Reily.
In arte Matt, Reilly è così energico e così ben conservato (nonostante rasato – con la tinta) con la sua faccia da schiaffi a me notissima, e così poco invecchiato che, dopo essermi detto “adesso vado” sono tornato pudico sui miei passi, poiché l’ho scambiato davvero per Fabrizio, pensando fosse ad Alassio a farsi un bagno e avesse deciso di ascoltare Matt.
Mezz’ora e passa che ce l’avevo a tiro, e adesso devo aspettare tutto il saundcièc. Il che è la figata assoluta. Brano su brano, la band e il Matt-atore mi trascinano in Sindrome Stendhal. E ad “Half a Minute”, dal vivo, resto estasiato a peli tutti ritti. Ci vado matto, Matt.



2- HALF A MINUTE PER UN MEZZO MATTo – intravista esclusiva di Apolide Sedentario con MATT BIANCO

APOLIDE SEDENTARIO:
Matt, can you give me half a minute?
I borned in the wrong side, but undercover I am not genetically nodified or artificially intellingent.
Could this be a sweetest freedom affair?

MATT BIANCO:
Oh… What a question is this…

(Matt ride, ridacchia, e forse pure deride il mio maccheronico inglese, ma soprattutto non sa cosa rispondere)

MATT BIANCO:
Are you artificially intelligent?

APOLIDE SEDENTARIO:
No, I am not artificial, not in in intelligence and not genetically.

MATT BIANCO:
Oh, ok, this is good.

(Faccio notare a Matt, spaesatissimo, che le mie domande vogliono spiazzare, ma che l’Artista può infatti ribaltare con risposta altrettanto spiazzante. E siamo d’altronde in Piazza, Partigiani. Matt spiazzato su piazza, da musicista che balla sulla street e fa testi ironici ma non ricercati. Quindi approfitta dell’ora della cena e fugge via col manager. Io dico “half a minute me lo hai dato, e siamo a posto così”.)

A notte fonda, fuori tempo massimo, mi torna in mente che quando mi colloquiano in inglese strettissimo tendo a capire un cazzo.
E forse Matt, ridacchiandomi in faccia sfacciatissimo come mipiaceammé, mi ripeté tre volte “artificially intelligent” per alludere al fatto che lui, alcolico. parlava al me psichedelico.
E più me lo ripeteva. e più capiva che non capivo l’allusione itonica, più gli veniva da ridere, pensando “questo è più sbronzo di me”.
E chi lo sa se è così. Chi il più rimasto, il più matto. Whose side are we mad, Matt?

Matt Bianco - spolide sedentario - 2 - 2024

3- CHIOSA

A fare i suoni, al solito, c’è Mazzi.
La qualità del service non servile per una band di suoni mai banali.
Se siamo cresciuti creativi lo dobbiamo anche a quei tredici anni accompagnati da musica raffinata inaspettata tra le merci di Superclassifica Show.
Sempre dalla stessa parte, Mazzi e io, che scatta pure le foto all’intravista, senza ci sia accordati. Armonici pure senza accordatura.
Spy Stories? Niente paura, solo un tranquillo suadente fly by night: la vita è un Carnevale Samba-Smooth.

Matt Bianco - spolide sedentario - 3 - 2024

(c) apolide sedentario 2024 – (c) per le foto Mazzipunk 2024
DOWN DOW FOREVER


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