Ma che cazzo di abiutudine.
ma che cazzo di maniere e modi di fare sono?
inizi una roba e la molli lì, alla merce(des) degli sciacalli. Editoruncoli da strapazzo, vi giro come un calzino.
che poi magari ti inventi anche la scusa che non puoi mettere ma volevi le foto perchè siccome insomma..

Looking for relief
in your miserable life
You need some rock ‘n’ roll,
and you better get it right
Got to roll them bones,
do everything they say
If your cool,
then you’re the fool,
make it work, every day

//Shake your blood//Probot//st//

u maronna, siamo in primavera e ci parli di capodanno.
ma te sei scemo.

dissi:
chk, ngr, orso, F’sTP1.6IE, in statale Torino-Parigi, a Oulzio si spacca il regolatore, paritiamo alle 16 verso i Galli, freddo porcello maiale, si travella tutta las noche per accampados in quel di Chalon.

Quindie, da quel buco di culo infame ci schiodiamo in mattinata (tarda) con il naso verso l’Eiffel, sotto un bel sole filmico con la campagna a destra e sinistra e manca.
naturalmente dopo esserci ingolfati del burro dei pan chocolat, che poi sono i fagottini al cioccolato, solo che in francolandia son fatti di burro-pasta-burro-cioccolata-burro. buoni.
Veloci faine i tre pards gagliardissimi sfrecciano veloci verso la torre, convintissimi che la sera del primo dell’anno non potranno che gustare l’aria parigina sotto la torre, felici e contenti e anche un po’ confusi come dice Carmen. Che poi magari una Carmen la becchiamo anche in sto viaggio inflazionato in un anno inflazionato di vacanze inflazionate (nda.. la solita cazzo di abitudine mi porta a lapidarmi da solo per non aver mai fatto dell ItalianTerronianTour un serio racconto).
Comunque, sfrecciano talmente veloci i pards, che ciccano non più d’una rotonda, che porta a un’altra rotonda, che rotonda com’è, confonde; del resto si sa, sono rotonde, sono francesi, le hanno inventate loro (sennò le chiameremmo rotonde alla francese? midomandoedico..)
Sfrecciano talmente veloci i pards che all’alba delle 16.30 giungono a sentir l’odore di Pennac. Oh minchia qua, Oh minchia la si fa presto a dirlo, ma voi avete mai fatto il GrandeRaccordoParigino? il 31 dicembre? no perchè è un delirio. E menomale che eravamo cartinizzati, e che al camping c’eravamo pur’anche già stati.

Fantozziana memoria, usciamo -logicamente&CDA(ComeDaAspettative)- coinvolti in un flusso di auto incontrollabile dalla parte opposta della city. e ribadisco il concetto che parigi, è grossa. e c’è tanta gente.
ah! ma i pards mica li sfondi così! ma che te credi? Samba in the stereo, pump up the volume e shakera la maracas!
Attoniti e un po’ lesi, trasportati un po’ alla Va dove ti porta il culo vaghiamo per periferie, borgate, finendo finalmente in centro, dove il mio database ricorda le strade. Oddio, più che database, buonsenso da lupidimare. Ossia: ‘segui la Senna, tienitela a sinistra e quando svulta tira dritto..’
Già.
Ma Torino è quadrata boiafausboiamondo, qua si fa su e giù destra sinistra senza preavviso!
Mango a dirlo, invorticati in pieno sluccicante e sberluccicante centro, addobbatissimo a fiesta natala e capodannesca, strabordante di sboronìa&sfarzo -ecco il Louvre- in mezzo ad un turbinio indefinito di cristi & madonne -Notredame!- che di tanto in tanto si fanno madonne moderne, assai succinte e assai piacevoli allo sguardo (nda: leggi=fica) -Champs Elyseeeeee!- decidiamo quindi di cambiare cassetta come preventivated quando eri sbarbato ancora. NOFX!!!! forza-su-metti-oohscampseliseee! [e non mi vado a scordare il pezzo del millennio a casa?], vabbò nofx che siano nofx, The Idiots are Takin’ Over (mai più adatta) ci accompagna alla tenera ora delle 17.15 in quel di Bois de Boulogne. Finally.

Dopo un turbinio cittadino demente&delirante approdiamo dove già fummo, il più (e forse l’unico) acclamato campeggio di Parigi, inflazionatissssssssssimo, c’è pressochè mezza Torino.
‘naaaaaaaah, maddddddaaaaai.’
Ecchepalle!

Receptions&InfoBoy, visto che non guida, il chacka s’avventa a far lo splendido splendente col suo inglish (but in paris), quando si becca la receptionista di Lucca.
‘Oh che vi credete. l’è tutto esaurito!’
Sorrisetto (suo).
Ghigno 56 denti (mio) + ammiccamento sopracciglio destro (mio).
Sgranata d’occhio + sbadiglio (suo).
‘Hey baby, anche in tenda?’ la sorprendo macho come pochi furono.
‘Ma ce l’avete?’
‘Certo pupa..semo attrezzati’
‘Ma con sto freddo! vabbò..’
Allargo il sorriso e mi si intravede il cervelletto.

Si firma un po’ tutto, si sgancia la grana e spavaldi&spacchiusi (forse un po’ troppo) si monta la tenda con una temperatura che oscilla tra i calienti 2°C (di giorno, se non c’è vento) e i -6°C/-8°C (la noche, sempre senza vento). col vento (che c’è) sembra di essere in cella frigorifera a prendere a pugni i manzi gridando Adrianadiofaaaaaaaaaaaaaa!

Mentre un piccolo amico s’avvicina (ma non è l’orsetto recchione) i pards festeggiano l’ennesima cazzata con un secco SeiDiBirre, rendendosi piano piano conto di essere gli zimbelli del campeggio; sorrisetto alla mano passeggiano infatti i villeggianti vicino il nostro frigo a cielo aperto.

Plannin’ della noche:
-collasso (breve e circonciso)
-la Defance (supermarket+spesa per cena+spesa bombe a mano per la serata)
-*mancasse la cena @ la Defance ricerca di loco a basso prezzo tra Belleville e Pigalle
-grande la media noche, si giunge barzolli a stappar la buta sotto la Torre Eiffel (‘ma sai che delirio che ci sarà?!?’ – ‘di fisso!’ – ‘da paura!’)

[e menomale che la Lucchese receptionista c’avvertì che la metro era gratis dalle 17 alle 06 del mattino, e che non conveniva prendere la macchina causa etilometro selvaggio..]
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//Melt Banana / Big D & the Kids Table//
//split 7″//


Release date: ?
Format: 7″ vinile
Label: Fork In Hand Records

Tracklist:
//Melt Banana
01. Monkey Man
02. Operation 3rd Strike
//Big D & the Kids Table
03. Thieves
04. Apologies

4 pezzi 2 band, recita il comunicato.

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Melt Banana, direttamente dal Giappone [YaSuKo O. (vocal) AGATA (guitar) Rika mm' (bass) SUDOH Toshiaki (drums)] se non li conosceste.

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Big D & the kids table

Big D & the Kids Table, direttamente da Bostones [Chris Bush (Saxophone) Sean Rogan (Guitar) Dave McWane (Vocals)
J on (Drums) Steve Foote (Bass) Paul E. Cuttler (Trombone)
Dan Stoppelman (Trumpet)] se non li conosceste.

Thieves era dei Ministry, se non li conosceste, classici dei dell'industrial.
Monkey Man era dei Toots and the Maytals, se non li conosceste, classico dello ska.


Ora, sulla follia genialmente deviante dei Melt Banana, c’è troppo (o poco) da dire. E’ noto che il jappone assimili tutto e lo caghi fuori nelle forme più inconsuete e schifide, schietta plastica delle mutande delle lolite. quindi, aspettatevi una japponesina che canta a scatti, voce stridula da film porno hentai, la cassa più triggerata del mondo, elettronica da far invidia all’industrial e alle motoseghe di zio Aphex, chitarra a sciabolate. bene.
Operation 3rd Strike è la migliore (nonchè eletta sigla del momento schedina in a 120 tra i 90 sui 105.250 di Radio 2000 Blackout-spazio pubblicitario)

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Per i Big D, è stato il batterista ad insegnarmi un paio d’anni fa che gli americani usano una quantità sporpositata di termini per indicare la cannabis. il trombonista ha i tatuaggi più fichi del mondo dopo il cantante dei Milemarker. vabbò.
detto questo, avete mai pensato di far suonare ska-core agli Slayer? Occhei, chitarrone hc-skate-fun-core, poco melodico, basso monolitico, trattore di cassa e batteria, fiati ska. delle furie. dal vivo ancora di più (le foto testimoniano..)


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Insomma. se vi capita a tiro, interessantissima parentesi per entrambi.
forse non ho reso l’idea. non è che ci piglio il vizio a scrivere settimanalmente, ne che c’ho preso il vizio ad avere l’esclusiva del blog.

il punto e:

Resistenza l’assalto ai sensi causa dipendenza
La povertà è una sensazione.
E il casino è che in parte è vero, perchè quanti ne prenderei a calci in culo con 4 tv, 2 macchine, 4 cellulari, cazzi e lazzi, che però a finemese non c’arrivano.

Saturazione oltre i confini, respirare vivi
l’FBI o chi per essi, infogna un dossier in cui invia i presidenti iuessei a non sottovalutare le catastrofi ambientali, i problemi ecologici.
già.
come mezzo per prevenire lo scenario tra i prossimi 4 lustri (olocausto nucleare, guerre intercontinentali batteriologiche, carenza d’acqua, materie prime e secondarie, conseguente lotta per la sopravvivenza -avete presente Ken Shiro?) consigliano il controllo militare.
andiamo bene.

E ricercare, sì, un senso
i rapporti umani a rotoli. non che sia una novità, ma incomprensioni, incompatibilità volutamente rese inconciliabili.
finchè c’è la sedia calda sotto il culo tutto va bene.il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.
soli, fondamentalmente lo siamo.

Dissolvenza, cado nel vuoto sono un’emergenza
La fine è vicina, acceleriamola con buonsenso almeno.
no, noi ci continuiamo a scassare la zzzzona, quella delle fabbriche che ora sono scheletri morti.
e che ci mettiamo? villaggio olimpico XX olympics winter games. poi però saranno case di pubblica utilità.
roma docet infatti.
ma la cosa migliore sono i turisti (pochi) che nella motorcity si fanno la foto affianco all’orologio sponsorz Swatch con il countadaun alla data d’inizio delle XX olympic…

Un tossicomane di impulsi, respiri convulsi, privi di riflessi
alla fine ce l’hanno fatta.
sveltiamo il servizio.
così ora se andate all’INPS, modello di istituto che più che dirgli Istituto non puoi, per ogni cazzo di fottutissima bastarda pratica che fai, protocollano il tutto in direttissima onlain. ma siore&siori vi stupiamo e stordiamo con effetti spesssiali, ci mettono anche l’adesivo trasparente con codice a barre (io un giorno ci metto quello della moretti) riferente la pratica.
a questo punto voglio il microcip nel polso.
già. ma chi mi spiega il costo medio di gestione/stampa/manutenzione di quel cazzo di ammennicolo che stampa a caldo, su carta adesiva, rotolo di dimensioni personalizzate.
utilità pari a nulla. fosse solo questo.. però..


Sovraccarico Sensoriale

Un’OrGia di
sSsUuUoOoNnNiIi
e
n i e n t e
da s:e;n:t;i:r;e

sovraccaricO sensorialE

Visioni,
parole,
troppe da
cAAapiRRre/ERrrIPAaaC


Resistenza all’assalto ai sensi, a nuova dipendenza
adesso nevica. -solo a torino che là sui monti non ne han vista
beh, rompe un po’ il cazzo, che poi fa freddo, si sporca, diventa ghiaccio. però è neve.
sono io il folle che vede una follia il prendere con camion della munnezza e accumulare la neve mentre i giuvini ancora ci palleggiano e accumularla in un deposito tranviario in attesa di scioglimento??

Un’overdose di impulsi privi di messaggi vivi
Linea Star 1 / Linea Star 2 -minibus elettrici, che fanno un giro delirante in pieno centro, capienza 30/40 persone, giro degli uffici pubblici e balle varie in piena ZTL, in pieno traffico.
in teoria agili e utilissimi.
in pratica una merda, 2 € a biglietto, perennemente vuoti. già, abbiamo la macchina, la Fiat c’ha ormai abituato. perchè perderla l’abitudine.
utilità Star 1 e socia: zero. grazie Chiamparino grazie.

Inesistenza di un senso
Pantani ormai c’è l’ha fatto a fette.
era una vittima (volente) e bla e bla e bla.
ma quello che mi allucina è un totale autoreferenzialismo neanche critico dei giornalisti, fine a se stesso senza fine.
Pantani->ciclismo italico down->giornali pompano->dopato->vince->ciclismo italico up->StatueViePiazze a Pantani->giornali:scandalo!doppping!->Pantani down->MerdaPantaniMerda!->Pantani:mo me faccio ‘no spino..->Snif!->giornali:quando c’era lui..->giornalisti:noi abbiamo fatto così.
e alla fine della fiera mi devo anche sucare il giornalista che mi fa la cronistoria psicologica dell’atteggiamento della stampa con questo stesso ragionamento. Discorso sul loro discorso.
bella lì.
Ma è colpa mia, tua e pure di quell’altro perchè l’ha detto el pibe.

Dissolvenza, vago nel vuoto, lascio la mia assenza
Ticket in biblioteca.
grandiosi, le sequele di lettere stampate più vendute sono i rotocalchi rosa e i quotidiani sportivi. così è sempre più da paura, anche per noi 4 sfigati che ancora andavamo a spulciare.

Viaggiamo senza punti fissi, nomadi percorsi, zingari dispersi
Essere merda meno merda, sguazzando in un mare di merda la puzza è difficile sopportarla e scrollarla.
Muovitimuovitimuoviti come una trottola per non concludere nulla. Schggia fuori dai denti, è la mano senza dita.
In un momento di bile nera, ho disegnato un sole che suda.
(Laghetto)
che poi è quasi bella quanto le gocce di sudore riflettono il mio sole artificiale (Crunch) sarà per l’accoppiata sudore/sole. e chi l’ha detto che il sole piace solo ai raggaettoni.


In un deserto silenzio


//Narcolexia//Sovraccarico Sensoriale//Sovraccarico Sensoriale//


ProduciConsumaCrepa
ProduciConsumaCrepa
SbattitiFottiCrepa
COTONATI I CAPELLI
RIEMPITI DI BORCHIE
ROMPIGLI LE PALLE
RASATI I CAPELLI

CREPA.crepa.

//CCCP//Morire
[ ]


//Black Star//
//Mos Def & Talik Kweli are Black Star//


Black Star / Mos Def & Talik Kweli are Black Star
released: 28.01.99
formato: cd
label: Rawkus

Il disco è oramai datato, ma ci sono inciampato sopra di recente, quindi eccolo qua.

Re-definition of hip hop titola una delle track.
e diversamente non potrebbe essere.
un mondo particolare, che come dice Chef Ragoo in Sangue & Oro – 20 anni di HH a Roma basa se stesso su una mancanza, su un vuoto, riempito e autogenerato, quello della cultura doppiaH. tradizione che si mischia al nulla, relegati in un ghetto nel quale a volte piace sguazzare.

ma quando in cattedra salgono due mostri sacri, due di quelli che col microfono in mano, non solo sanno che dire, ma lo dicono con un flow, una metrica di ipnotica sostanza, non si resta che a bocca aperta.
Mos Def / Talib Kweli. nomi improponibili, nomi impronunciabili che parlano in pieno stile hip hop, di se stessi, di hip hop, di autoincensamento. ma non solo, perchè c’è un fine, c’è una critica, c’è un modo di porsi, di bestemmiare parole a flusso continuo, in tempi (quasi) non sospetti -in mezzo a 2pac e Notorius all’epoca, in mezzo agli Eminem e Neptunes vari di quest’epoca- una voglia e un modo di incitare a muovere il culo, a non credere alla plastica, al c’hoisoldimall’awardschiseeneefotte, se agli awards ancora c’è chi ci crede.
chissà se poi è così vero. fatto sta, che non passano, non c’è heavy rotation, non c’è grosso sponsor, se non le solite marche e marchette, che in fondo stanno in quel o bianco o nero, in cui uno sceglie di identificarsi. o majior (4) o indy (infinite). non fake-indy, non V2, non Ammonia, non Venus…
poi il mezzo sta alle scelte e i modi personali, come utilizzarlo. e Kweli&Def sono veramente blackstar, fondendo stili nuovi, disco che appare più attuale che mai, che spala merda su mille 50 cent e Obie Trice che si voglia.
e non me ne voglia Mr. Marshall se il suo era un cazzo di patto con la sua D12 cricca. meno bonza, meno crack. pochi cazzi.
this is hip hop.


Come vermi si attacano su vertri ormai rotti dalle loro stesse stronzate…

Autogestione, autorganizzazione, autoproduzione della propria testa, del proprio cuore, delle proprie gambe.

Ridi, irriverente a chi si proclama re e ai suoi giullari…

non hanno paura di vestiti, canzoni, parole… molto alternative… tutto ciò lo vendono i loro mercanti… hanno paura di chi gli volta le spalle, hanno paura dei progetti!!!

//Seminole//

E’ andata.
out now/siamo fuori:
#MAST012
Arsenico
Forti di incomprensioni instabili
#MAST013
NoInfo
Nothing ‘till now

.finalmente.
.punto.

serata decisa, dito al cielo, scleri permettendo, tutto è filato, in un pienone devastante, più di un migliaio d’euri d’ingressi, bar svuotato.
il menù all’ingresso prevedeva

[se l’ami davvero / ce l’hai portata]
_my fuckin’ valentine_
Laghetto + NoInfo + Arsenico
ingresso: 3 €
ingresso + 1cd: 7 €
ingresso + 2cd: 10 €


(quasi)mai successo.
quasi 50 cd per gruppo venduti sulla fiducia all’ingresso, una dozzina post-concerto. finalmente qualcuno che si agita e fa un po’ di casino sotto al palco.
ah, la cassa all’ingresso l’abbiamo tolta al primo pezzo del 2° gruppo.

Laghetto
[ ]

incredibilmente grandiosi. peccato per il pubblico sabaudo, ancora moscio, specchio della città.
grandiosi.
altro che ninjia core, altro che refused. semplicemente intelligenti, piuttosto timidi ma grandiosi.
rimangono quantomeno sorpresi quando gli dico che ci sarà un mio amico che ha vinto la manina con le corna che metteva in palio movimenta. ne han spedite 2 in tutt’itaglia. coincidenze.
[ ]
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NoInfo
[ ]

tamarro core da paura. amici oramai.
grandi, scatenati e furiosi. quelli spalmati sui muri by fantastici 4.
loro 5 furie sul palco; e la rabbia esplode.
grandi grandi grandi.
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[ ]
[ ]
[ ]


Arsenico

è strano vedere i tuoi fratelli della malefica nidiata, cambiati, dopo un po’ di stallo/stacco/scazzo. è strano, non cambia nulla. ma è strano. contraddizione, forse, poco importa.
gran concerto, una volta tanto meritato tributo di 10 anni di sbattoni. gran concerto, senza parole aggiunte, senza troppi additivi.
[ ]
[ ]
[ ]


.grazie.
Mastello Recortz + Escapefromtoday + El Paso
.grazie a.
Laghetto + NoInfo + Arsenico

.tutte le foto.
sono di Lafra, un grande.
Alld’ ways nonchè il suo progettone Scatti Vorticosi .grazie.
che mazza di stronzi.
40909 compilescion, digita O per Obsession.
R per la Rumbadelasalsamatador.
fuck.

vabbò.

tutto gira di merda, sempre più di merda, ma continua a girare, se questa è soddisfazione.
fuck.
girerei i tacchi e me ne andrei, ma sono invorticato tipo Dorotheeeeee nel regno di Oz, che secondo me si faceva di bonza abbestia, o magari di scioppa, un po’ come il DellUtri Giunior, che m’investe una vecchia e ci trovano cucchiaio-limone-siringa nella macchina (ah non la sapevate?)
fuck.
e poi mi inoltrano di mydoooooooom a b c e forse anche un po’ d che tanto.
e il nerd dagli occhi di ghiaccio ci mette la taglia per poi assumerlo.
fuck.
oh, ma io ci vado ancora all’uni-versitarattattà. ecribbio, sembro Silvestrin, che tralatro è diventato un panzone maledetto. ma brutto maledetto. boh. QUOTSSA una garrrranzia.
fuck.

vabbè fuck.
beccatevi queste, così che sennò mi sento morto.

La lailaialialiaaaaaa
vorre morireeeeeeeeee.


[ ] [ ] [ ]

Son las 5 de la maana y yo no e dormido nada
Pensando en tu bellesa y loco voy a parar
el imsomnio es mi castigo
Tu amor sera mi alivio
Y Hasta que no seas mia no vivire en pas
Y conosi tu novio pequeo y no hermoso
Y se que no te quiere por su forma de hablar
ademas tu no lo amas porque no da la talla
no sabe complaserte como lo haria yo
Pero tendrr paciensia porque no es competencia
Por eso no hay motivos para yo respetarlo

Noo, no es amor,
lo que tu sientes se llama obsession,
una illusion, en tu pensamiento,
que te hace hacer cosas,
asi funciona el corazon

Bien vestido aya en mi lexus,
pase por tu colegio,
me informan que te fuiste,
como loco te fui alcansar
pero es que no te encontraba, y eso me preocupaba
para calmar mi ancia yo te queria llamar,
pero no tenia tu numero, y tu amiga ya me lo nego,
ser bonito mucho me ayudo, y eso me trajo la solucion
yo se que le gustava y le di una Mirada,
con par de palabritas tu numero me dio,
del cellular llamava, y tu no contestabas,
luego te pusi un beeper y no avia connection, mi unica esperenza es que hoiga mis palabras
(no puedo, tengo novio) no me enganches profavor

NoOoOoO, no es amor,
lo que tu sientes se llama obsession,
una illusion, en tu pensamiento,
que te hace hacer cosas,
asi funciona el corazon

Hice sita pa’l psyciatra a ver si me ayudaba
pues ya no tengo amigos por solo hablar de ti
Lo que quiero es hablarte,Para intentar besarte
Sera possible que de una obsession yo pueda morir?
Y quisas piensas que soy tonto, pribon y tambien loco
Pero es que en el amor soy muy original

No enamorro como otros
Conquisto a mi modo
Amar es mi talento te voy a enamorar
Disculpa si te offendo pero es que soy honesto
Con lujo de detalles escucha mi version
Con crema de chocolate, juntarte y devorarte
Llevarte a otro mundo en tu mente corazon
Vente en una aventura,
hagamos mil locuras,
voy hacerte caricias que no se an inventao

Let me find out
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession



ps
si lo so, ho scritto harcore al posto di hardcore.
ecchessòromano.
eravamo rimasti tra i rimasti alle basi delle montagne.
là dove non osano i furetti, ma i furbetti si.

Il vangelo del lavoro
ed il prodotto interno
Lordo
sogna & incassa
sogna & incassa
//Quintorigo//Egonomia//Grigio//

non un freddo comune, o un freddo freddo.
proprio quel freddo che più che dirgli porco non puoi, altri appellativi non ne hai.

ricapitomboliamo:
chk, ngr, orso, F’sTP1.6IE, i pards all’assalto delle alpi con la letargica sveglia;
Torino-Parigi, tutta statale, per de last dei of de iar;
troppo da tabella, talmente troppo che si mette a nevicare grosso come forme di pecorino;
monti le catene lavate in candeggina;
scendi modello Tomba, ma il massimo è il rischio di finirci, nella tomba;
compri le catene demential;
monti le catene;
si sbatterizza l’alternatore, sregolamenteando il regolatore;
ti fari trainare dall’aaaaaaaaaccccciiiiii dallo stesso meccanico da cui hai comprato le catene;
ci smolli 75 neuri, riparti;

ecco, ripartiamo, dopo esserci fatti pure inchiappettare da un distributore di benza pacco, in quel di Oulx.
poi dicono delle multinazionali…
fattostà che quel coso segnava 30, benza non ne entrava, e la lancetta continuava a stare a trequarti. Exxonbastarda.

ginocchia molli dallo scazzo, dalla fame e dalla strippa che la scatoletta F’sTP1.6IE si fermi in quel delle campagne del boujiolet, attacco alle alpi.
tutto passa, passano camper, passano sciatori, passano escursionisti, passano villeggianti, passano abitanti, passano le montagne, passa la neve, passano i passi.
sale su, tortuosa e sinuosa la lingua d’asfalto, una di quelle cose che hai sempre visto stridere, che hai sempre usato e ti chiedi il perchè.
un graffio in mezzo ai monoliti, quasi a sfidare qualcosa che mai potrai battere, che ha anche poco senso simbolico fare.
sali e continui a salire, dritto verso il col de Lautaret, là dove osano le aquile, tre marpioni, una scatola di metallo, e un tot di altri maranzi da vacanza..
quasi due metri di neve, uno spettacolo assoluto, la nebbia o nuvola bassa a mezza valalta, sopra le nuvole come in un manto di cotone.
un freddo porco.
e da bravi marpioni vuoi non fermarti in curva, in discesa, per fare una delle foto più inflazionate della storia?
appunto, nuvola bassa a mezza vallata, neve, montagna, sei sopra le nuvole! vabbè è tutto inflazionato qui!
e sta a vedere che ci scappa anche l’influenza di sto passo..

poi che vi racconto?
mi sono addormentato..

ah già, mi chiedevo come cazzo potessi vivere in una Francia inflazionata, dove tutto è Parigi, dove tutto sta a Parigi, dove tutto nasce e esce a/da Parigi (basta guardare le cartine stradali).
difatti passi di notte sulla statale per paesini sperduti, agglomerati di case, che in confronto la cintura torinese è più viva e pulsante.
però questi sono esteticamente più belli, non c’è che dire.

ci si accampa in macchina a Chalon, dove un figlio di puttana di una creperia che chiudeva alle 2.00 e non c’ha dato neanche una creps che siamo arrivati 5 min dopo, ha avuto anche il coraggio di chiamare la gendarmerie, che dopo un controllo da parte di un poppante con la bocca ancora sporca di latte ci augura anche bon nuit!..
ma forse era solo un sogno.. dormivo dicevo..
[ ]
//Fantômas//
//Delirium Cordia//







Release Date: 27 Gennaio 2004
Format: CD
Label: Ipecac Recordings

Fantômas are:
Mike Patton: Vocals, etc. (Tomahawk, Mr.Bungle, Peeping Tom, ex-Faith No More, various solo projects)
Buzz “King Buzzo” “El Hombre” Osborne: Guitar, etc. (Melvins)
Dave Lombardo: Percussion (Grip Inc., Slayer)
Trevor Dunn: Bass (Trevor Dunn’s Trio Convulsant, Mr. Bungle, collaborations with John Zorn and others)


cercherò di essere il più obbiettivo possibile, nei confronti di un agglomerato di esseri che sta nel mio olimpo personale, capitanati da un bipede che vede oltre, che nel suo essere merda, ha preso sembianze da re mida, e ciò che tocca diventa Schegge di follia dorata..

Fantômas prendono il nome dal cinema.
escono dallo schermo e si proiettano in un suono, per rielaborarlo e farlo uscire immagine, ologramma psicologico di chi ascolta.
Fantômas sono una cosa strana.
[ ]
FAntomas
possono piacere, possono essere odiati, possono non destare gusto, ma ciò che è certo è che non passano inosservati.
e non è frutto di campagne mediatiche di massa, ne tantomeno di trend istantanei bruciati in fretta nell’underground da chi poi si ritrova nell’apatia del quotidiano. per questo non passano mai inosservati. sia anche solo per un giudizio negativo.
Fantômas elaborano visioni personali e collettive, le smanettano su oggetti elettrici ed elettronici, le restituiscono a chi ha voglia di starci, le rigettano fuori, tra gioco e follia, tra delirio e realtà, una guerra a proiettili affilati di suono.
Fantômas sono difficili da capire.



Fantômas hanno già tirato fuori 3 dischi, questo è il terzo.

[ ]
amenaza al mundo
Fantômas hanno prodotto un grandioso Amenaza al mundo, schegge sonore pure, vocalizzi elettronici e corde umane che vibrano in una guerra dadaista, futurista, a sfasciare tutto, scariche di metallo a puro jazz fusion. Un continuo di booom-tra-tat-atta-ta scrtahc tha cha ta. Un gioco che si spacca e uccide. e se non vi basta leggete qua





[ ]
director’s cut
Fantômas hanno già prodotto un grandiosissimo, iper acclamato, Director’s Cut, tornando all’essenza, là dove prendono il nome e forma, là dove c’è il perchè, là dove si spiega il perchè si sono incontrati e producono ciò che producono; elaborazione di colonne sonore, rivisitazione nel presente.






ora Fantômas tirano fuori il terzo, Delirum Cordia.

[ ]
delirium promo

ed escono in piazza con la parte più oscura, personale, rielaborazione e rivisione del presente.
alle soglie del rumorismo però.
e spesso questo va a fare da contorno, forse vuoto, ad un alone di manierismo.. insomma, quando usi la metafora all’infinito, finisce che qualcuno non ci creda più, la metta in dubbio.
forse è solo questione di comprensione, comunicazione reciproca, ma questo è.
alle soglie del rumorismo, cupo e denso, avvolgente, sconvolgente, straniante e anche un po’ spallante.
questione di comunicazione; c’è chi manda e c’è chi riceve I’m a provider,baby (Nerd).
il punto di fuoco lo sposto, perchè se si pensa a quale agglomerato, a che esperienze è Fantômas, a chi lo compone, a cosa propagandava e propaganda, ha una portata fuori dal comune, anche solo per questo.
e anche l’eccessivo manierismo, l’eccessivo rumorismo, disturbo neurale pubblico e privato, può avere.. come dire..
i cazzi suoi da mostrare.
e la smetto di sparare cazzate.

I’m an asshole!
//NoMeansNo//


//Melissa Auf Der Maur//
//Auf Der Maur//

(t.b.a.)


Release Date: 02 Feb. 2004(Int) / 4 Mar. 2004(UK) / 4 Mag. 2004(US)
Format: CD (tbc other formats)
Label:Capitol Records

Tracklist

1. Lightning Is My Girl
2. Followed The Waves
3. Real, A Lie
4. Head Unbound
5. Taste You
6. Beast Of Honor
7. I'll Be Anything You Want
8. My Foggy Notion
9. Would If I Could
10. Overpower Thee
11. Skin Receiver
12. I Need I Want I Will

Alle registrazioni di “Melissa Auf Der Maur” hanno partecipato:
voce : Mark Lanegan (ex-Screaming Trees, QOTSA)
chitarra : Josh Homme (QOTSA), Troy Van Leeuwen (ex-A Perfect Circle, QOTSA), James Iha (ex-Smashing Pumpkins, A Perfect Circle)
basso: Paz Lenchantin (ex-A Perfect Circle, ex-Zwan, Papa M), Nick Olivieri (QOTSA), Twiggy Ramirez (ex-Marilyn Manson, A Perfect Circle)
batteria: Dave Grohl, Samantha Maloney (ex-Hole)

[ ]
Malissa

Ora.
Il chacka vi offre anche le anteprime, e menomale che sono bbuono.
ora.
io manco sapevo come si chiamasse la rossa delle Hole. manco m’immmaginavo c’avesse un nome peggio cosa così.
riporto ciò che ho scritto una settimana fa a tanokore:


—–Messaggio originale—–
Da: [mailto:piolonet@tin.it]
Inviato: giovedì 8 gennaio 2004 11:34
A: Tano
Oggetto:

chek out

Melissa auf der maur – DTO

(Queen of the stone age meets Hole, e ne esce sta cosa stoner rockerrolla alcolico con voce da donna.. fico..)




giuro e spergiuro che non sono ‘ii maco di secrate’, che non c’ho le visioni, ma soprattutto che fino a tre quarti d’ora fa non avevo la benchè minima idea della portata della mia visione.
non sapevo fosse la bassista delle Hole (massì, sai quella coi capelli rossi, quella che poi ha suonato con gli smashing..)
non sapevo ci fossero le mani di Homme e Olivieri (massì, sai quei due fusi che si rimpastano con la solita gente, fanno gruppi nuovi -chek it out: Eagles of Death Metal, nuovo gruppo di Homme- quelli delle desert session che ora vanno anche per mtv…)
non sapevo (ma era intuibile, cribio) ci fosse lo zampino di Dave Grohl (massì, sai quello che è un po’ ovunque, quello dei Probot, Killing Joke, QOTSA, Foo Fighter, Nirvana, quello nel video con le suicidegirls…)
non sapevo che ci fosse la voce alcolica del Lanegan (massì, quello degli Screaming Trees, cantautorato teeeneeeeeesseeee uischi, dai..)

tutto ciò non lo sapevo.

emenomale.
[ ]
basswoman

perchè Melissa Auf Der Maur mi è entrata nella testa, mi è piaciuto molto.
l’ho compattato in una frase, ma è tutto la.
Stoner rock, un po’ più pulito e ricercato, voce femminile alcolica trasandata, riff da deserto d’agosto, il poster di Courney Love alle spalle..
bello, pulito e sincero, quantomeno pare.
se poi diventerà l’ennesima vaccata che passerà e ripasserà fino alla lobotomya, beh, questa credo non sia neanche troppo colpa della tizia quassotto, ma di chi ci ronza intorno..

“The recording process started in March 2001, but the songwriting took place over the last decade. It was important for me to do this on my own, before even entertaining the thought of a record company. So I got a plan together and spent every penny I made.”
-About her solo album, to be released on Feb. 2, 2003.


La La La Lailalala
Vorrei Morire.
//Vasco 'Blasco' Rossi//Rewind//Rewind//


ti scorreva l’autostrada ad alta velocità dietro le spalle, sotto i piedi la statale che diretta saliva su, verso mete sciate nell’inverni franco-piemontesi, la samba galeotta nelle orecchie, e tu che fai?
ti fermi in salita, logico no?

oibotto, i pards sono dinuovo a piedi.
strane coincidenze. che uno si ritrova a scappare dall’apatia, dai suoi stessi mostri, lasciando il cervello sul comodino away-status, che sia estate o inverno, prende e scappa dalla merda-merda, sentendosi quantomeno merda-meno-merda, e cosa ti combina?
c’ha il vizietto dell’alternatore.
un po’ come quest’estate, cristo s’è fermato a Sibari (CS), a sto giro si fa il trip montano e si ferma a Oulx (TO)

questa oscura figura meccanica, che fino a quest’estate neanche sapevo esistesse.
essì miei cari, dovete saperlo, che il chk si fa trasportare.
oltre che dall’emozione, dall’amorrre, dall’entusiasmo, anche dalla macchina. con qualcun’altro che guida, però.
perchè sono contro gli orpelli.
sono contro gli orpelli borghesi.
sono contro questo stato stragista e ostracista.
sono contro la dittatura dell’immagine.
contro la dittatura del marchio.
contro l’immagine dell’apparenza forzata.
contro la patente
non ho la patente!
(il cazzo è, che tutte le volte, non c’ho voglia di sbattermi..)


quindi i tre pards, due guidanti, dopo aver tribolato per 3/4 d’ora a cercare di far entrare delle catene che solo dopo scopriamo essere state messe in candeggina, adatte si e no alla wespa (Woodstock2.thesunsweetrevenge.bomboklatversion) che il chk guida, dopo essere scesi come neanche Compagnoni&Tomba con la loro F’sTP1.6IE, dopo aver montato le le catene più idiote del mondo, notano quella simpatica spia.
che da spia, spia realtà.
quindi subito dopo quel tunnel che c’è se svoltate a sinistra anzichè proseguire verso Bardonecchia, andando verso Cesana/Claviere, nel bel mezzo della salita, davanti al display che ci avverte che il Monginevro è bloccato ai > 26 T., F’sTP1.6IE decide di dare forfait e ammorrire a bordo strada.

manco Verdone.

proooooooonto aaaaaaaaaaaacccccciiii?
di qui, di su, di giù, ma devo dirti tutto io?, ma cosa ne so di che comune è?!? boh, sarà oulx, forse cesana.. c’ho un display, neve, un’albero.. aaaaaazzz. vabbò.

40 minuti di per nulla impaziente attesa, visto che DDT did a job on me/now I am a real sickie/guess I’ll have to break the news/That I got no mind to lose/all the girls are in love with me/I’m a teenage lobotomy (Ramones) ormai ha preso il sopravvento.

un simpatico viaggetto a spese ACI, ossia mie, ci porta diretti diretti, trainati trainati, da un’altrettanto proverbialmente simpatico meccanico, con un altrettanto simpaticerrimo cane, tipico Huski della val di susa, che ci accolgono a portafoglio e braccia aperte, con un sorriso a 56 denti, visto che, guardatuilcazzodicasodovetiporta, dallo stesso meccanico da cui hai comprato le catene.
le coincidenze, no?

Ma io non ho mica ammazzato nessuno! Ora faccio pranzo, minimo un’ora e mezza, poi vediamo… beh, magari son le spazzoline, 50/70 €uro e ve la cavate,neh.. certo se è l’alternatore, son minimo 200 €uro..
(boiafaus)
e poi qui ci son 2 ore di lavoro, bisogna smontare questo quello e quell’altro che poi forse non basta e dobbiamo levare pure la cinghia di trasmissione con la marmitta che passa il tutto al criceto che c’è dentro la ruota per l’impianto elettrico.

echeccaaaaazzo.
le coincidence, legge di murphy, meccanico che vai, cazzi tuoi che trovi, ossia sempre i soliti cazzi.

attendenti e fetenti, con l’orchite che galoppa e un morale da scoglionamento cosmico, i pards attndono e fetono al freddo boia, con i piedi al freddo, i nasi gelati e pane e salame nello stomaco.

ce la si cava, con poca dignità, e media spesa, 70 n€uroni, un po’ di geloni.
tale Regolatore aveva deciso di prendersi una pausa là sui monti con Annette e ostacolare il nostro trip parisien.

ma indomiti, il trio sabaudo avanza come annibbbbale, su su su.
Claviere/Monginevro/Col de Lautaret