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[abbiamo pazientato 40 anni, ora]

basta

//Disciplinatha//


visto che questo è un bloggo concettuale, concettualizzato, contestualizzato e anche un po’ pretestuoso, questo post non ci stà.

(però. che bravo.)

perchè è uno di quegli intuli post alla splinder (tralaltro mi sto affogando in un mare di blog di merda in questo periodo).

(però. che bravo.)

quindi basta, vado treoquattro giorni in montagna. come già avevo fatto due settimane fa.

(però. che bravo.)

quindi non vi puppate la recensione degli ultimi Hives (che è pronta ma da rifinire), ne dei Beastie Boys, ne dei Kafka (idem con patate sopra), tantomeno degli Stray Cats o dei fantastici Hormonauts, v’eppiù quella della colonna sonora di ‘DueSballatialCollege’ (anch’essa already), dei Six by Seven (emo-rausssssss), dell’ep dei QOTSA con il remix degli Unkle, di due tributi (turbonegro – ramones) favolosi;
non vi dico della rave(ella -come si dice qua in sabaudoland) che abbiamo organized in quel di cervia (anche perchè non c’ero);
non vi parlo di 3 bei libri che ho letto, n’è di quanto faccia cagare Scemo+Scemo-così è iniziato;
non vi parlo di un po’ di pippe mentali che il blog di aiki m’ha fatto venire;
non vi parlo degli Ikato che ho visto, degli Stauto, vi parlerò dei Motorpsycho quando torno.

(però. che bravo.)

20040803-newsphoto_03.jpg|346|452|mimchia oh


qua ritirano patenti per stati di ebrezza volontari e un po’ idioti (nel senso che è un’idiozia credersi di, però io non sono MadreTeresadiCastrocaroTerme, quindi..), ci si attrezza per un viaggio in spagna che non si farà ma per un probabile 2nd ediscion dell’italianterroniantour versione small&reduced nonchè bisessuata al 50%.

(però. che bravo.)

inoltre ieri ho visto la versione di me al femminile, sarebbe stata un’intesa perfetta, avremmo mandato affanculo tutto e tutti e ci saremmo eremitati in islanda, stavo per chiederele di sposarmi dicendole che ero innamoratizzzimo, solo che poi è venuta a prendere il bicchiere di birra (che non ho pagato in sto locale fighetto di merda, ghghgh..) e mi ha chiesto il divorzio dicendo che stavano chiudendo e che dovevamo andare via. cazzo..

(però. che bravo.)

quindi vado a comprare insalata, ravanelli e cipollotti che in valle sono cari.

(però. che bravo.)

ho finito di lavorare,
ma a settembre si cambia.
Cristo se si Cambia.
Cristo si.

(però. che bravo.)

oh, cristo se..


Oi! Oi! Oi!
Oi!
Cresce nella noia
senza sapere cosa fare
Cresce nella noia
senza un futuro in cui sperare
In un città dove non succede mai niente
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città.

Freddezza ed incomunicabilità
tra la gente
l’industria miete vittime
reprime la nostra mente
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città(Torino è la mia città)
Torino è la mia città.

//Woptime (Rough cover)//Torino è la mia città//Il Giorno del Giudizio(Indelebile)//
siete mai diventati soggetto di una barzelletta?
e la cosa brutta è anche che la barzelletta è da nerd.

si. il problema non è il diventare barzelletta (può far anche piacere a seconda dei casi). il problema è il sentimento.

Il sentimento non è amore;
ma solo guadagno di sicurezze.


‘bolenje kurca’.
me ne sbatto il cazzo.

occhio, il sentimento non vuol dire. non intendo almeno.
niente di compromettente, nessuna sequenza di lettere che lo StupidoBifidoBipede ha adottato a significato. nulla di etereo.
chimicamente, liquidi, sostanze, dallo stomaco al cervello e viceversa. calpestati, che non essendo (o cercando di non essere) compromettenti, più che farti provare la sgradevole sensazione di sentirlo in culo, ti fanno girare i coglioni (come se non bastasse, già di natura faccio aria come un ventilatore).

e allora vaffanculo, bolenje kurca.
amici col cazzo e per il cazzo, bolenje kurca.

per la serie ‘barzelletta da nerd’.
[funambolica astinenza]

resoconto di un puttanggiamento a buon fine (bolenje kurca), ok. prendo anche questa, bolenje kurca.
[il conto del puttaneggiamento o dello sputtanamento, quantomeno il tfr con il sottoscritto, non arriva eh?, non la si fa la plenaria, vero?, che ti caghi in mano ad avere uno che ti dice bolenje kurca. cazzate.. -e se tu che leggi lo hai capito, questo era l’antefatto, -ammetto-(quasi)sepolto. bolenje kurca, andata, diocane manco fosse aria, ci vivo anche senza…]

[giù la testa]

vabbene, pomodori verdi fritti alla fermata del 9.
aria fritta per quasi un quarto d’ora di ocheggiamento vario, tra minchiate che oscillano dal ‘ammèchemenefotte’ al ‘macheminchiastaidicendo’.

[hasta la vista baby]

cinque minuti, in cui ti senti dire (da denotare in precedenza la funambolica astinenza personale, da metter giù la testa come struzzi nella merda e l’hasta la vista ricevuto dal mondo):
che sono anni che non.
che ormai ha perso il conto del tempo che non.
che finalmente qualcuno s’accorge.
che almeno ogni tanto.
che.

che dio-quel-gran-porco, è passato poco più di un anno, che ti conosco da una vita ormai e mi fai passare come aria fritta, vetro trasparente, nerd da film collegiale americano, tutti con la L in fronte (che stesse per loser, l’ho capito che avevo 15 anni..).
per la serie, che nessuno ti caga e me lo vieni a dire a me che ti cago. almeno nei film c’è la capo cheerleader, qua neanche quello.

bolenje kurca, fanculo..


se c’è uno che vorrebbe lavare la sua tomba a fiotti di piscio, quello sono io, fratello.
//Allah Superstar//Y.B. – Yassir Benmiloud//
[ ] ritalin // TonyTammaro
19.giugno.2004
censura+repressione+antiterrorismo | iraq // Xilema // Sabot

20.giugno.2004
controllo sociale // teatro improvvisazione

già.
com’era andata a finire?


certo che l’accoppiata sembra di quelle delle migliori fatta a posta.
insomma, distribuiamo morte e distruzione, vi imbottiamo di ritalin e poi sotto il palco a pupparvi uno dei capisaldi della trasheria made in napoli. umarooonna.
beh, intanto scopro che dietro all’impasticcamento di ritalin ci sta il cugino SS.Goering, insomma, uno simpatico, con belle idee, buoni propositi, discreti mezzi, voglia di fare.
comunque, il dibattito finisce con il degenerare in una accozzaglia della madonna con gente che sbraita e parla di ultras. però in fondo è divertente. anche perchè si parlava di calmante per bambini sovraeccitati nelle normali attività. qua siamo tutti sovraeccitati perennemente…

io invece ringhio (quandomai?).
eccchecccazzo, c’è la partita, c’avevo la telecronaca troppo demenzial preparata, avevo un milione di gossip e minchiate varie, ero carico come un capriolo sul gran paradiso, e finisce che mi tocca caricarmi di birra e basta, visto che la trasferta rock’n roll highschool della radio si rivela a singhiozzo, perchè quando devo trasmettere io, salta sempre la connessione..
come se non bastasse, our magician hackerian group ripristina il tutto con milioni di stringhe di codice linucs, sono pronto e sparato, e vengono a dirmi che bisogna assolutamente intervistare Tony Tammaro e infoiare la gente a venire (con gli Almamegretta a gratis altrove??).. così mi ritrovo con sto biondo tinto, che in fondo è simpatico assaje a commentare per intero il suo Tutto Tony Tammaro Vol. 1 a 15 min dall’inizio dello spettacolo.
e mi sento un po’ come al festival bar (e sono 2, dopo la simil festa dell’unità durante la serata argentina).

[per inciso, questa sarà la serata più de merd. rimborso s p r o p o s i t a t o per il succitato napoletano, nonostante infinite grida in redazione, c’andiamo sotto di brutto per quel che riguarda i conti… però, in fin dei conti ci siam divertiti. oh oh ooooooooh, patrizia, eri la più bella, di tutta la baia domizia.aaa.aa.a…]

Sabot & Xilema ci colgono, guardacaso, a pulire quintali di merda con le palle a terra (per giunta solo in 2) dopo 9 giorni di festa o quel che è.

Ma quei due (Sabot) mettono sempre la grinta, anche solo a vederli..
insomma, hanno come si suol dire, la loro età, suonano da dio una cosa che sta tra il jazz, il punk, l’hard core, il blues, la mavishnatu orchestra.
hanno e gestiscono un posto che mi dicono essere spettacolare a Tabor in cezolandia, trasferiticisi dagli states una dozzina d’anni or sono.
hanno girato il mondo con il loro set, e sono sempre loro. non possono passarti inosservati, anche se hai le palle a terra, fa caldo e un cielo di merda grigio topo ti sovrasta e stai raccattando merda.
quindi si opta per il doppio set iper prolungato tra palco grosso (Xilema) e piccolo (sabot + serata trashereccia danzereccia).
Essendomi lesionato il cervello molto presto, non ricordo pressochè un cazzo.
se non di:
aver portato il pranzo ai sabot e alle ballerine.
che gli xilema mi erano piaciuti un casino la prima volta e anche stavolta (anche se li trovo un po’ zamarri).
che le ballerine erano gnocche.
che c’era molta gente per i sabot e pochi pe gli xilema.
che abbiamo venduto un pacco di roba, ma abbiamo perso o c’hanno fottuto un tot di magliette della radio.
che ho bevuto.
che c’avevo le palle a terra, uno scazzo indomito e la scimmia sulla testa.

di domenica mi son detto ‘vadolàprestocosìpuliscoepoischizzochenoncelafacciopiù’.
difatti dopo pranzo mi son messo sul letto 15 min e mi son svegliato 4 ore dopo. bene.
così mi immolo per l’inutile causa di una porta-cassa per l’improvvisazione teatrale. note particolari: eravamo sotto da far schifo a livello economico, quindi teniamo la cassa fino alla morte alla SPROPOSITATA cifra di 5 euro (ma come si suol dire, per buona causa). e qui noti che: la gente che entra a vedere lo spettacolo non fa una smorfia quando gli chiedo 5 euro. te credo, sono abituati ai teatri dove io o ci entro a sgamo o non ci entro. mi chiedono il biglietto, gli chiedo la mano per timbrargliela e non vogliono.
vabbò.
lo spettacolo era figo, questi sono proprio bravi e sono anche l’unica compagine di improvvisazione a torino. peccato non ci fosse molta gente.

e con questo la chiudo qua che sto post m’ha stufato e 10 gg di festa c’hanno distrutto.

a dopo per le considerazioni, da quelle non si sfugge.
oh ari a ari o.
oba oba oba.
mas que nada.

meglio che niente.

il primo passo verso un viaggio.
che poi scada nel vagare in un egolandia, fatta di pippe mentali e paranoie a moto perpetuo è tutta n’atra storia, ma è il primo passo verso un viaggio, il crederci.
(e già qua mi sono perso per dove volevo arrivare)

i|dio|sin|cra|sì|a
1 TS med., sensibilità patologica particolare di alcuni individui a determinate sostanze normalmente non dannose
2 CO fig., forte avversione per qcs. o qcn.: i. per le materie scientifiche, avere una forte i. per le persone superbe


in pratica, scopri che ti girano i coglioni.
vabbò, c’ho anche l’idiosincrasìiìa.
che con tre i è più bello, che ci sono più puntini da mettere.
[questo è uno di quei pezzi da blog, di quelli da bloggo perenne. splider r.i.p., splinder sucks.]
adesso è da scoprire a cosa sei idiosincasiatic* (che sto leggendo indimedia ed è tutt’unasteriscoperilgenere).

capito.
c’ho i coglioni che girano per le amebe.
non reggo più le amebe, mi fanno incazzare, sbarellare, sclerare, schizzare, io vi ammazzo tutti bastardi.
muovete il culo, gente di merda.
solo che se lo dico io non fa l’effetto che fa se lo dice quel testa di cazzo di sean paul, che le treccine se le facesse più in basso..

vabbè, non c’è più la gggente, anche qua con tre g, che fa più effetto, anche senza puntini.
sei bravo, hai scoperto.

si ma sono idiosincrasiatico, quindi mi girano i coglioni.

quindi andate tutti affanculo. almeno andando lo muovete il culo.
inizio ad ammirare chi almeno ha un progetto m’hanno detto, e c’aveva ragione.
almeno c’hai qualcosa in testa.
poi vai a cozzare con chi il progetto ce l’ha, di merda, con idee di merda, e diventi idiosincrasiatico ai progetti di merda della gente di merda che come merda ti si appiccica.

andate tutti affanculo.

20040718-diegone.jpg|174|240|argh

oh ari a ari oh.
oba oba oba.
Mas que nada
Sai da minha frente
Eu quero passar
Pois o samba est animado
O que eu quero sambar
Este samba
Que misto de maracatu
samba de preto velho
Samba de preto tu
Mas que nada
Um samba como esse tso legal
Voc no vai querer
Que eu chegue no final

//Toquino-Maria Creuza//Mas Que Nada//

ps
riflessioni, solo riflessioni.
io rifletto, chiuso dentro il freezer.
diocane che freddo.
non la tiro lunga. che non c'ho testa e le palle a terra -scazzi a parte.

9.luglio.2004 @ Spazio211 – Traffic Festival (si, quella mafierda)
[h.19.00 – palco piccolo
aperitivo ElettroSound Farm]

h.21.30
Disco Drive (+(&)+) Candies
h.22.35
Arsenico (+(&)+) C.o.V. – Church of Violence
h.23.30
Zu (+(&)+) the Ex

[h.xx.xx – 02.30 – palco piccolo
ElettroSound Farm /feat. Eniac + passEnger + awr + plo_kavos / visual mjs2020 + klab(don)bosco + qqq.ppp]

è successo anche questo.

20040714-flya-bastardi.jpg|212|600|as33 vs cov vs esf


venduti?
cos’è il traffic.(?)

svegliatevi.

sai quando d’estate tutti scoprono che c’è l’aria aperta. sai quando tutti i canimorti di botto decidono che sono fichi i festival.
sai quando di botto è comodo raccattare gente intorno ad un palco, che la situa è figa.
sai che d’estate ci sono i festival, no?

Traffic Torino Free Festival 2004.
sostanzialmente dopo che hanno dato via il culo per 2 anni con Extrafetival che andavano a cagare da soli, per scaletta e costi, per la pioggia e per il palastampa, come agiamo?
3 giorni, compressi, iperfinanziati (cifra s. t. r. a. b. o. r. d. a. n. t. e. se il mio uccellino dice il vero), iperdensi, iperintensi, iper.
ci sta un tot di tipi che scribacchiano e fanno gli zama con i dischi sotto la mole aiutati da zama che fanno i diggei o con il microfono e che scrivono.
ci sta la torino zamagruuuva al the BithcBeach, con unza unza abbestia, e pure Felix da Housecat.
ci sta la passerella della Maison Mousique dove non si sa bene che cazzo facciano.
ci sta il palco grosso, alla pellerina, dove c’era l’extra festival. ci passeranno, in un mega ensamble a tre mandate, strip, pompino, gangbang, Subsonica che se la smazzano con tutta la sabaudomuzik. poi ci staranno le note avvinazzate di vinicio, col tipo dei pogues, roy e many more. poi verrà il big events con l’iguana & his band, iggy & the stooges. ecccheddire?
ci sta il palco piccolo, al 211, che hanno capito che qualcosa esiste, quindi perchè non marchettare anche il palchetto degli undergrounder? tanto è solo un bollo, evvvvvia! e qua svolazzeranno Larsen, OvO, Cletus, la nostra serata, !!! e Karate. esticazzi.

tutto ciò con le firme

Enti promotori
Città di Torino
Regione Piemonte

Direzione Artistica
Max Casacci (coordinatore),
Cosimo Ammendolia, Alberto Campo, Fabrizio Gargarone

Organizzazione
Associazione Hiroshima Mon Amour/cooperativa Biancaneve
Associazione Radar/Metropolis s.r.l

In collaborazione con:
sPAZIO 211, Maison Musique, Associazione Situazione Xplosiva, Museo Nazionale del Cinema, Suoneria, Premio Grinzane Cavour


e vabbbbbuono.
quindi, che cazzo ci fa la Mastello Recortz, con una band e un diggei set?


no solo dei bastardi
non ve la smeno lunga che (vd intro).
senza pippotti alla Internationalnoiseconspiracy, le cose sono andate così.

*
il pernullastrano caso degli arsenico
GG (responsabile 211) chiede @ Mastello’s Chief:
che gruppo faresti suonare di torino?
M:
Arsenico e Noinfo!
GG
ok.
GG agli as33(arsenico):
sceglietevi un gruppo con cui fare una combo sul palco, un mix voi che fate i loro, loro che fanno i vostri, fate un po’ il cazzo che vi pare. insomma gestitevela.
as33:
Frammenti.. no, C.o.V.!

quindi parte la telefonica, max, gigio, cisco, tino non c’è (scazzacciloro) e parte qualche prova.
e via.

**
la botta di culo di ElettroSound Farm
festa della radio, GG chiede:
come cazz’è che non ci siete anche voi in calendario con la compila ma solo TorinoDiscoCross?
MastelloBoyz: siamo lesi. no vabbò, casini vari, alla fine non ci stavamo..
GG: perchè non lo fate al Traffic.
MastelloBoyz: minchiatropposì!

[dopo un po’ ci venne detto da GG di fare il tutto il giovedì, con Larsen + Cletus + OvO, per affinità, noi rifiutammo.
che culo! pioveva, subsonica alla pellerina -dicono 50.000- e poca gente al 211. mi dicono che i Larsen hanno fatto un figurone, i Cletus ancor di più. degli Ovo non so..]

****
dunque zero para…
****

il seratone inizia sul presto, montando i banchetti i Mastello Pards notano come gli accrediti beer siano nientepopodimenoche adesivi Eastpack (sponzor.ufficiale.distocazzo).
bene, sempre montando i banchetti, dal magazzino al banchetto, notano simpatica pila di adesivi Eastpack abbandonata.
l’occasione fa l’uomo furbo, quindi fate vobis.
(per la cronaca, Heineken Maffia ha messo le mani su 3/4 degli italici festival, una media pisciata in bicchiere di plastica da festival 4 iuri; come direbbe un mio amico siculo ‘a sucaaaaare.’)

facendo il pignolo, il tecnico, quello cacaminchie che ai concerti non si fa mai i cazzi suoi, sono indietro da far schifo con i suoni, tant’è che i DiscoDrive che aprono finiscono i suoni e attaccano il live.

vaaaaaaaaaaaa beeeeeeeene, traffic!

Disco Drive & Candies che devono moltissimo all’indie, al funk, al punk, tirano su un bel set, si palleggiano le canzoni sul palco, finisce uno, attacca il secondo sull’accordo. non male, anzi..!

…poi è il ‘nostro’ momento. o meglio è il loro, solo che sul palco ci sto anch’io a fare le foto (vabbè, son sborone..).
una ventina di minuti a scaldare, pezzi degli arsenico del nuovo disco, no comment che sono parziale. comunque una furia.
‘… i c.o.v!’
incredibile reunion di uno dei gruppi dell’underground centrosocialico di torino. hashcore alla potenza esponenziale di un cubo!
genialità e follia, animo e passione, lacrime e viulenza, terronaggine e bonghe.
2 chitarre, 2 bassi, 2 voci, 1 batteria, ed è lo spettacolo!
e quasi 1000 persone possono testimoniare, che questi supergiovani e questi ancora giovani fanno una figura di quelle indimenticabili. e dopo tanto sono almeno per un po’ (occhio che m’azzardo) contento. ed era tanto che non ero contento. vabbò…
[anticipo: se non siete sgrausi venite alla prossima festa della radio, forse facciamo il bis]

sono in preda a troppi fumi e a troppe magliette per seguire Zu e the Ex, che per quel che noto non mi piacciono, li preferisco slegati..
ma non è che noti molto.

ElettroSoundfarm beatteggia hasta la media noche illuminata dalle proiezioni onirico deliranti dei kebeb alla doom2 del k(d)B e dei mix telonici di soldati e forme di mjs e q.p.
mentre scivolano i beat di eniacci eniacci eniacccccccccciii! il soft e le squadrature scivolando verso la technazza plokavossiana..

per la cronaca, ESF non se presa na lira, s’è presa solo la pila di adesivi Eastpack.
per la cronaca, Arsenico e CoV 800 € che non so come si siano ripartiti e poco me ne fotte visto che c’hanno da ripagarsi la stampa delle magliette e 10 anni di sbattoni.


(per ora le foto sono di lafra / all d’ ways – scatti vorticosi, se mai riesco vi scanno anche le mie)
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a sucare, …minchia!
(lo direbbe sempre quel mio amico.. è siculo..)

to be finished. o finitelo voi..


nicotine valium/vicotine marjuana/ecstasy & alchool.
c-c-c-ccccocaine!
//Feel Good Hits of the Summer//Queens of the Stone Age//Rated R//
[ ]
partita+svacco]

15.giugno.2004
serata arghentina!

16.giugno.2004
serata elettro

17.giugno.2004
video via adda (franciaVScroazia) // djRBO // video Plogoff // djRBO

e il delirio continua.

ora il climax c’è stato, siamo tutti più sbabbiati e non ce la facciamo più fondamentalmente.
dopo la ‘pausa’ di lunedì, ripigliamo con l’argentina.

mancavano le tovaglie e sembrava di stare alla festa dell’unità. scenario:
tavolate di masse urlanti ed esaltate, vetero punk e vetero anarchi, giovani punk, giovani anarchici, giovani attivi, giovani sbabbiati, qualche oi!, qualche figlio degli oi!, cani, delirio generalizzato, casino.
lato cucina/bar: 4 persona al banco, 5 in cucina, quintali di carne sulla griglia che frigge manzi che correvano il giorno prima e salsicce che ancora dovevano esser tirtate, cipollepomodorieinsalata, coda furibonda per pigliare la carne che abbonda.
sul palco: in tre, violino e 2 chitarre,repertorio classical arghentino militante, da guantastamela a comandantecheguevara.
litri di birra rossa (mastello rossa), litri di birra chiara (mastello bionda), litri di vino (barbera bio-tecno-eco-logico), quintali di Asado, empanadas, ensalata e cipollas..
minchia troppo la festa dell’unità. menomale, one station against the nation, ho paura di quello che ci viene in mente…

mezza delusione invece la serata di mercoledì, che risulta un po’ un pacco, con poca gente, e Torino Disco Cross che stenta a decollare (anche perchè presentano il vol.2 ma il volume 2 non c’è. insomma..)
musicalmente un po’ un accozzo di cose, di suoni, buttati lì forse per il divertimento di chi suona ma non tanto per i pochi astanti.. vabbè, vada come vada…

stranamente pieno il giovedì, con un FrankieChiediChiedi gratis in quel di rivoli a mezz’ora di macchina, una danchall e un tot di altre cacate in giro per la città.. stranamente c’è gente anche ai filmati (e io mi guardo la partita) e stranamente non è la solita.
potere di blackout.

stasera tammurriata dello schifo, Tony Tammaro e domani si chiude il live con Sabot + Xilema coadiuvati da Free Femme Dancers. domenica teatro improvvisato e dibattito.
[ ]
apertura // dibattito // rimozione koatta + dandy ska

è inutile, mi prometto di scrivere e non lo faccio.
è inutile, mi prometto di costruirmi/rubare/comprare una macchina foto digitale e/o uno scanner che il mio s’è cimito e non lo faccio.
è inutile, provo a starci dentro e non lo faccio!

E’ INIZIATA LA FESTA DI BLACKOUT!!!!

e quest’anno è un massacro, giochiamo a farci male che il masochismo ci piace! venghino siori venghino, 10 giorni pieni di festeggiamenti et similia..

il programma di quest’anno è quanto di più eterogeneo / strano / inconsueto / idiota / intelligente avessimo mai fatto. c’è di tutto, dai dibattiti ai concerti, al cinema al teatro, dai banchetti alla cucina, dal bar alla tenda per i massaggi shazu professionali (!!!!!) e tocco di classe da mille e una notte inna Rock’nRollHighSchool, abbiamo spostato il vecchio mixer e si trasmette live’n direct dalla fiesta!
la noche me confunde!!!

start play venerdì, con i soliti mille scazzi, un milione di cose da finire, nessuno che c’ha un cazzo di voglia di far nulla, dopo che ti sei fatto il culo a capanna per tutta la settimana…
tutti affaccendati, talmente tanto da chiedersi: machicazzomelofafare? ma soprattutto: ma perchè c’è un dibattitto il giorno d’apertura che non se lo caca nessuno?
boh..
fatto sta, che si fa tutto, inaspettabilmente bene, e tanto veloce arriva la noche, con il palco che risuona di ska.
i gruppi non sono esaltanti, specie quando arrivano al banchetto e ti regalano i cd da vendere con tanto di bollino ‘Stop Pirates’.
Minchia, ma non siete neanche sotto etichetta, ma checazzovenefrega? machicazzovicaga?
(ma l’argument siae & similia lo sventro a fine festa, mi levo i sassi dagli armadi e gli scheletri dalle scarpe)
economicamente inaspettatamente bene!

venerdì (come titolava un film porno, iniziava però con giovedì): gnocca!
puoi fare quello che cazzo vuoi, montare un palco, fare una tesata elettrica, tirare su una quarzina all’ingresso, fare e appendere 5 striscioni, spostare tavoli e spillare birra, fai il cazzo che ti pare, ma non stacchi un secondo gli occhi dalla bassista e dalla cantante delle Mumble Rumble (4 donnaaaaaas) che infiammano l’ormone.. un bel rockaccio post rockereccio, post 77esco tutto al femminile un po’ ripetitivo ma piacevolissimo!
Poi è il turno dei Valentines, bravissimi punk’n roll, bello veloce e rock, play it loud, play it faster!

nota*
sulla torretta del mixer c’era un tizio con i capelli ricci, le allstar rosse, la maglietta nera dei valentines aderente, jeans e occhiali a montatura spessa.
si sofferma affianco ai nostri banchetti (mastello/escapefromtoday), fabio (escapeformtoday) il nostro gemellato diy, s’intorta in giri di parole in inglese, lo fa fumare, gli regala il cd degli Arsenico e dei NoInfo. arrivo e mi fa: oh, ma sai chi era quello? sai che gli ho dato i ciddì? sai chi era? ..no.. il produttore dei Ramones..

stigrancazzi.

nota**
adesso si spiega perchè hanno fatto 2 cover dei Ramones

nota***
la cantante dei valentines (massimo rispetto ripeto alla bassista e alla cantante delle mumble rumble) ha un culo che parla.


nella domenica la nebbia della sera prima avvolge tutto il pomeriggio, con una versione live dalla fiesta di a120trai90! e una mega combo che mi vede cronista di una sconvolgente Francia-Inghilterra (2-1 negli ultimi 10 min) con quei lesi quanto me di MaCheDomenicaShow! in un a120dalloShowdiDomenica!
nel frattempo nella struttura sottostante scorre la pellicola e il dibattito mentre il cielo non è sempre più blu, anzi si fa nero, minaccioso e inizia a diluviare. spettacolo teatrale annullato.


stasera ci scanniamo tra di noi. ripigliamo martedì con la cenazza a base di carnazza argentina. olè.
[ ]


//Flattbush//
//Smash the Octopus//


Release Date: Settembre 2003 (Usa)
Format: CD
Label: Kool Arrow / Goodfellas

Tracklist:
01. Smash the Octopus
02. Better off Dead
03. Kontra^tado
04. Question Authority
05. Foxhole
06. Napalm
07. Batas Militar (Salvaged Style)
08. Expose and Oppose
09. GMA is a US-SOB
10. Death Squad
11. PIGS
12. LIC Total War (Low Intensity Conflict)
13. Red Light District

Enriko Maniago – bokalista
Brad Walther – gitara
Joe Luevano – dramer
Arman Maniago – bahista

Billy Gould era il bassista del miglior gruppo del mondo. miglior gruppo di sempre, inventori del crossover (inteso come attitudine, ripeto).

Billy Gould it’s KoolArrow CEO

KOOLARROW wants to provide access to bands from all over who are happy to remain brilliantly talented by being themselves, regardless of their country of origin, and who aren’t merely interested in replicating Billboard’s top 40.


[ ]
Filippini e brutti..
qua lo dice, e non smentisce.
in fondo, come puoi pensare di arrivare nella top40 americana, se sei delle filippine, sei brutto, hai gli occhi a mandorla, la pellaccia un po’ scura, canti con un cappello da raccogli-riso-maotsetunghiano-, ce l’hai a morte con l’american way of life, hai un batterista che ha i capelli di Omar degli At the Drive-In (rip), un bassista dinoccolato, con una faccia da culo inaudita e un chitarrista che sembra Chino Moreno (Deftones) uscito male (o bene, de gustibus..).
in più hai un nome che ha un, per nulla vago, retrogusto politico-erotico, anche se si rifà a un gruppo anti-usa/pro marcos degli anni 60, canti ‘smash the octopus’ (riferimenti???) oppure roba incomprensibile agli yankees tipo ‘Bulok na sistema!Binabasbasan ng Amerika! Sila nga ang GOD nila! Tado kayo!’…

[ ] Flattbush playin..

beh, se levate il lato estetico (il figlio di strawberryfieldsforevers John Lennon in classifica ci stà), è un po’ difficile che sti quattro smandrillati metallurgici in classifica ci vadano.
prendete il filippino brutto, col cappello raccogli-riso, con la pellaccia, mettetelo dietro ad un microfono, 2 molle sotto le caviglie e fategli cantare pezzi che vanno dal crust al metal, con andazzo melodico alla Mike Patton.
prendete chitarra e batteria degli Slayer, fategli ascoltare un po’ di hard core old school californiano, e metteteli a dimenarsi.
prendete un batterista che abbia ascoltato la stessa roba degli altri 2 musici.

fateli suonare.

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Flattbush


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yeah
immaginate i Fantomas cha fanno una convention con gli Slayer, solo che Mike Patton ha deciso di cantare i pezzi dei Faith No More, ma essendosi un po’ rotto il cazzo delle solite cose, chiama Zach de la Rocha a scrivere i testi; dopo un po’ si rompono il cazzo anche i musicisti di fare i metallari e in piena scuola hard-core-punk comprimono i pezzi in massimo 1.40/2.00 minuti netti.
ecco i Flattbush.


al dilà dei mille riferimenti (peraltro più miei che altro) qua ce ne hanno da vendere di inventiva -il problema è il solito inscatolamento/etichettamento di genere, nonchè la saturazione eccessiva a cui su molti versanti si è arrivati.
qundi resta il metodo, l’attitudine, lo stile.
arte?
bah…






fatto stà, che i Flattbush sono grandiosi.
Billy Gould era il bassista dei Faith no More.
e Mike Patton è uno di noi.
[ ]
sucker crew

grandiosi.

[ ] play some fuckin’ rock ‘n roll
[ ]

A una settimana di distanza.
l’importante è esserci…








—–Messaggio originale—–
Da: Mastello Rec.
[mailto:info@mastellorecortz.org]
Inviato: domenica 16 maggio 2004 11:46
A: mastello_recortz@yahoogroups.com; mastello-elettronix-subscribe@yahoogroups.com; tohc@yahoogroups.com …
Oggetto: [mastello_recortz] ancora una volta…


GRAZIE!
a chi ci ama, a chi ci odia , a chi ci supporta.

MASTELLO RECORTZ 1999 – 2004…

…TO BE CONTINUED.


Per annullare l’iscrizione a questo gruppo, manda una mail all’indirizzo:
mastello_recortz-unsubscribe@yahoogroups.com


inoltro e giro velocemente e in ritardo la mail di domenica mattina scorsa.
la due giorni è andata da dio, ci sarebbero un milione di persone da ringraziare, dai gruppi ai djs, dai pasici (roby e alberto per il MadMaxBar in esterna), Glunky fonico, Pino, Spider, Jessica, GmZ e tutti gli altri della radio che sono passati…

insomma una gran due giorni.

si parte venerdì, doppio live radiofonico, si turna tra l’etere in attesa che i gruppi arrivino…
scorre veloce la serata, con un’affluenza nella media, nulla di strepitoso.
apertura dei Kill your boyfriend. ed è come se ci fosse la famiglia sul palco.
seguono i Jun che drasticamente mi perdo stando in cassa.
a chiudere un’inedita formazione causa problemi fisici dei Demodè, semplicemente stratosferici. prima o poi riusciremo a farli suonare davanti a mille persone. non ce l’abbiamo fatta neanche stavolta, ma prima o poi ce la faremo (non sono bastati neanche Melt Banana e Arturo, ma non demordiamo). cmq alla chitarra Melio dei Neo, sempre di Roma, trasforma il trio alla NoMeansNo in un trio di improvvisazione furious jazz che attinge a piene mani da Zappa, Mr Bungle e Hendrix. Mezz’ora di bis, e ho detto tutto.

sabato, lo sbattone prosegue.
minchia che culo (che ci siamo fatti).
ma ne è veramente valsa la pena.
tirato a nuovo il giardino pasico, mitico MadMaxBar, sembra pesi 200 tonnellate, tutta roba di recupero, grate e paraurti. uscito in direttissima da Mad Max e Blade Runner.
degnissimo sottofondo di un mega clash che vede protagonisti i ‘nostri’ elettrosoundfarmer – Wax, Plo_Kavos, Awr, passEnger, Elektrolebowsky. degnissimi passaggi tra d’nb e light-tekno, sperimentalismo minimale di awr e il suo synth vs elettro-pop a nastro. bellissimo.
lo sclero che non bastassero i cibi, soppiantati subito quando 2 tavoli imbanditi diventano 3 e il tasso etilico sale. a momenti s’avanzava roba.
hc night, degnissimo tributo ai gruppi.
mi perdo ilteatrodelleombe, da udine, hc di stampo sabaudo (Kina, Frammenti..)
con sommo gaudio c’è gente che canta (e non siamo noi) i pezzi degli arsenico che suonano (non benissimo, comunque potenti) ma sono belli. suonano bello.
perdo il contatto quando nel degenero dei noinfo mi sembra di essere ad un concerto dei Sick of it all.


gracias.


abbiamo altre cartucce da saparare (un paio in arrivo a breve), la speranza e di beccare (e in parte ce l’abbiamo già fatta) sempre più persone mai viste, sempre più facce sconosciute..


strappi e lame
riconosci?
è il tuo sangue,
trenta gocce sul tuo cranio.
ti aspetto a tagliare la compassione per la tua vita spercata.
//Teatro di follia//Slaiver//l’indifferenza di me verso le cose//
Where’s my mind (Pixies) è l’ultima traccia della colonna sonora di Fight Club.

Una vita in scatola, versione monoposto single modello ikea.
perfortunano.

da grande voglio fare il rappresentate di cartavetro.
salve le presento il campionario, ore e ore di cartavetro in una valigetta, 120 160 180 o anche solo 80 grani. con una ci scartavetra il legno, con una consuma, con quella se la passa sul cervello vede che esce segatura.

il prete passerà a benedire le case giovedi 18-19.
menomale che c’ho la pubblicità dimensione infinita di Intimissimi, con cotanta lolita causa incidenti in mini intimo da schianto. menomale.

…quella donna merita la sua vendetta
..noi, noi meritiamo di morire
.
-Budd-

la mano senza dita si muove veloce su questi pulmann urbani nell’urbe dis-urbata. è tutto un buco, per il duemilaesei si intende. ma menomale che come dice Alleanza Nazionale

c’è chi pensa al 2006. noi pensiamo al 2007

bravi, e al 2004? fin troppo banale vero?
poi però arrivano quelli buoni di sinistra che mi scrivono

Arrivi a fine mese?


mavaffanculo.


—-


il prete è passato, m’ha dato la benedizione urbi et porci anche alla valigetta con il campionario di cartavetro, in pratica ha benedetto il mio futuro in cameretta dell’ikea, ma gli stava venendo un collasso a guardare la figona d’intimissimi (o forse era un’erezione?). uscendo m’ha chiesto se arrivo a fine mese; sardonico (che bella parola -un po’ come GARGANTUESCO -n.d.mia anche questa è troppo citata) c’ho risposto che io penso al 2070 quando sarò morto e il genere umano ridotto ad un accumulo di giapponesi teknoraverspunk.
che gran belle scene, non vedo l’ora.