non sono vivo e non sono morto (bellicosi) ma ci sono e preparo, prepurzio, precollina, prevedo, pervengo, preparo il Mio Ritorno. anche se non me ne sono mai andato.

hey porco d.i.y.o. alza la testa manica di sucker poser -ers di ogni foggia e provenienza.

m’ha fatto smaronare e inquietare non poco questo grand’uomo, grosso e spesso; uno che quando canta e fa freddo, gli fuma la testa.
e la cosa bella è che è il tormento che quasi tutte le mattine mi ronza nella testa.
grande antonello, e Voi, quelli lì, la, Voi, porco d.i.y.o alzate la testa.

giù la testa, cretino.

da www.rumblefishdiy.org

“d.i.y. scelta di vita, pratica ed azione politica o…”
– credete veramente che ci sia ancora qualcosa da fare? cosa?
– credete veramente che ci sia ancora qualcosa da dire? cosa?
– volete ancora continuare a prendervi in giro con le “scene” ed altre cazzate simili? …fino a quando?
– stiamo parlando di d.i.y. come pratica politica e scelta di vita… oppure solo di un sistema “a basso costo” per inquinare questo pianeta con altro vinile e dischetti laser?
– le parole, gli scritti, i proclami, i suoni… nei dischi che producete e/o ascoltate sono corrispondenti alle vostre scelte nella vita di tutti i giorni?
– quanti giorni dovete lavorare per il vostro capo per poter far uscire il vostro nuovo 7″? o per acquistarne uno?
– quanti dischi riuscite a distribuire (mediamente) in un mese? quanti dischi acquistate (mediamente) in un mese?
– perchè produrre ancora dischi, di cui nessuno o quasi si interessa?
– domani mattina che fate?
– a che ora siete costretti ad alzarvi?
– quanti dischi dovete vendere per pagare l’affitto di casa? o a quanti dovete rinunciarvi?
– il vostro padrone di casa accetterebbe un tot dei vostri 7″ per saldare l’affitto di un mese? e se si, quanti?
– qual’è stato l’ultimo disco che vi ha realmente entusiasmato?
– quanti concerti fa la vostra band (mediamente) in un mese? a quanti concerti assistete (mediamente) in un mese?
– qual’è il miglior gruppo live che avete visto/sentito nell’ultimo anno?
– ed il miglior disco? – qual’è l’ultimo disco che avete acquistato?
– …l’ultimo che vi siete masterizzati/registrati?
– e l’ultimo che avete ascoltato? – che cos’è il d.i.y.? e l’anarchia? e l’autogestione?
– le vostre risposte sono corrispondenti alle vostre scelte di vita?
– a quando la rivoluzione? la disillusione, la stanchezza, le delusioni, i troppi anni in giro a chiedersi ed a cercare il perchè, incontrando molta gente finta (e di “passaggio”) e poche persone in gamba. provocare, distruggere, …il caos. ricominciare a chiedersi il perchè. un pò di domande, solo domande, nessuna risposta. perchè le domande sono più importanti delle risposte.

antonello.
20040926-infernobig.jpg|520|522|Inferno



//Inferno//
//debut s/t//





Release date: 19.09.2004
Format: CD Digipack
Labels: Donna Bavosa Records, EscapefromToday, Bar La Muerte, Shove Records

Tracklist:
1-Me vs the Incredible Hulk
2-Radiator #4
3-The sorrows of young Moroboshi
4-Triumvirate of Lavonia
5-Pacifico’s
6-(Kinky party with) the Monster
7-Disneytomb
8-Lowest common detonator

Inferno
Giovane: Howlings and Formulas
V Fisik: Dr. Evil Riffing Bonanza
Reeks: Sonic Assault from Outer Space
Dan: Chainsaw Bassacre
Demian: Sticks & Bones


20041001-band.jpg|480|360|Inferno

ehehe.
eheheh.
ehehehehehe.
eh!

e mica potevo saltermeli, no?
Sci-Fi grind’n’roll/It’s only rock’n roll but i grind it!, e si sono detti tutto da soli.
Dentro Inferno, c’è tutta la Roma che conta, hardecoricamente parlando.
anche se non è che si possa propriamente parlare di hc, di quello puro, niù o old scuul che dir si voglia. la miglior definizione del loro suono è la loro, Sci-Fi grind’n’roll. ennoncisonocazzichetengano.

20041001-dan15.jpg|221|346|headbangcrustyn’style
dai Notorius, passando per le schifezze recenti degli Assalti, vivendo dei ricordi dei ‘nostri’ spettacolosi Demodè ora dediti al free-turbo-jazz trio sotto nome Squartet, accompagnati dagli altrettanto grandiosi Die! -una delle fantasmagoriche scoperte di skater-rock-punk tirato e pestone, vivo e secco- senza ombra di dubbio sono La Formazione de Roma che ha tirato fuori dal cilindro qualcosa che mancava. quella punta di innovativo, di secco e sincero, schietto e violento, che mancava certamente da tempo in moltissimi dischi, autoprodotti e non.
per questo non è propriamente hc, per questo non lo cataloghi ben bene con l’etichetta di Fnac, neanche sotto heavy trash metal, giusto per qualche growl o scream potente e ruggente..

bene, pensate alla follia dei Refused, ne prendete la voce, la venate di grind pestone e violento, a sviscerare gli zombie della notte dei morti viventi, impalando un dracula dietro l’altro, strappandosi magliette come Hulk e facendo a gara a chi frulla più Lemmings o Gremlins, il tutto incorniciato nella più post moderna sci-f(i)antascentifica cornice, televisori rossi di paillettes svavillanti, poster delle gemelle Kasler che danzano sul Titanic che affonda in un orgia nipponico-coreana a base di live sushi su live painting.
uniteci velocità e schegge di violenza, sputate dalle colonne sonore di classici passati sotto le mani dei Fantomas, uniteci una sequela accuratamente spulciata, quanto casuale e dotata di (gran botta di) culo, di campioni, basi, campionamenti sfalsati e remixati violentemente, skitz veloci di memorie disperse nelle pubblicità 60ies della Martini mentre James Bond fa strage di Terminetor e alieni caricatura di loro stessi.

20041001-val5.jpg|480|360|red is the color of the death

20041001-sonica-reeks.jpg|340|220|welikefuckinsynthsounds
c’è da chiederesi se in 5 riescano a fare tutto questo, se mai una radio bulgara di interferenza internazionale, di quelle che becchi in MW in macchina mentre cerchi la frequenza che collide col motore e ti fa sentire in un videogames, avrà mai il coraggio di trasmettere. c’è da chiederesi se il papa prima d’andare a letto si beve un consommè infarcito d’lsd, se una doppia cassa triggerata possa avere questo devastante suono, se le onde che si sentono sono quelle totali o solo le percepite, se c’è molto altro che non si riesce a captare, se mulder e skully avevano ragione, se la tipa che ho davanti prima o poi mi salterà addosso davanti a tutti in un orgia di piaceri collettiva e universitaria. (mah..)



20041001-son1.jpg|480|362|infernoboysinhell

sono delle furie, hanno inventiva e potenza da vendere, sono la perfetta colonna sonora di un giorno di ordinaria follia ridimensionato a horror hi-tek, hanno anche inserti sassofonistici su di un crust-grind di nuova generazione. sembra strano riconoscere in un gruppo di spiccatissima attitudine hc, di vena punk con ovvvvvvvi trascorsi belli metallari a fare headbangin’ sino alla lussazione, utilizzare una tastiera, dei synth e campioni a mo’ di seconda chitarra. suoni pieni saturi ma freddi nel contempo, horrorifici nelle atmosfere, violenti nella cattiveria e grezzaggine stoner di alcuni testi. saranno i riferimenti a truck e benzina, ma mi puzzano di deserto.. in provincia di Viterbo è pieno..
sono grandiosi.
confezione cartonata digipack su due ante, testi stamapati al contario, un’inquitante quadrettatura e una sagoma di topolino che fa capolino su un bellissimo teschio.
abbiateceli.

20041001-sonica1.jpg|174|350|guitarrrring 20041001-son18.jpg|271|350|redlightdistrictdistructor 20041001-sonica3.jpg|132|350|scrreeeeeeeemo


On his way to/learn self-control
Todd was hit by a stone! (stooooonee..)
The right words/that can make her come back!
I’m burnign the dust/
mile after mile
and eating asqhasult
fast!
Start with the stads!
Once you summon such a demon you’ll be no fire for life!
My son for a fuel tank!
I’m driving my truck straight to the consequence!
MY DARLING, I’M COMING HOME!
I’M COMING HOME!

//Triumvirate for Lavonia//Inferno//s/t//
critica dialettico/filologica o v v e r o mi son rotto le palle di sentir dare definizioni delle più strampalate, quanto talvolta anche consuete, azioni umane, lavori, impegni o quel che è, insomma etichettare un banale lavoro come Operatore di.. operatore di stocazzo. mica siamo dentro al matrix, io non l’ho presa la pastiglia, che m’ero distratto.. l’ultima che sento è Operatore di Salvamento. aka il bagnino. oh my god, qua la situazione siffatta l’è ‘nsostenibile, oh perbacco! e già affanculo mandai l’Operatore Ecologico, null’altro che il glorioso lavoro, che è si sporco, ma qualcuno lo deve pur fare, del netturbino. Giacchè tentano d’infinocchiarmi, non rendendosi conto della ridicolaggine, definendomi Operatore multimediale, ch’altro poi non è che uno smanettone, mezzo grafico, mezzo programmatore, mezzo ideatore, mezzo, insomma. nulla più, e nulla meno. Operatore Multimediale, quando di multimediale e di nuovo media, ancora definizioni corrette e coerenti non esistono. Operatore del Traffico; p-e-z-z-o-d-i-m-e-r-d-avigileurbano!. Operatore Funerario, che mi passi anche la vedova allegra che piange, ma null’altro che un becchino, cribbio. al livello quasi estremo, sulla stessa scia, giace e riposa il Paramedico, che tanto puzza a ‘quelli del settore’ come paraculo. Operatore Tossicodipendenza, il pusher? insomma, non ne vale la pena perdercisi. già mi sconto con la Garzanti: operatore Sillabazione/Fonetica [o-pe-ra-tó-re] Etimologia Dal lat. tardo operato¯re(m), deriv. di opera¯ri ‘operare, compiere’ Definizione s. m. [f. -trice] 1 (non com.) chi opera, chi compie determinate azioni 2 chi è addetto a far funzionare macchine, impianti ecc.: operatore cinematografico, televisivo, chi manovra la macchina da presa, la telecamera; operatore del suono, chi manovra gli apparecchi per la registrazione dei suoni | chi è addetto alle operazioni di input e output di un calcolatore elettronico quindi che la battaglia sia già persa in partenza? che non mi prendano per il culo! siamo uomini o caporali?! qua è una questione d’orgoglio, che si sente calpestato al grido di ‘Spaaaaaaaazzino!’ ‘aò, m’hanno assunto a fà er becchino’ ‘anvedi sto monnezzaro’.. ma col cavolo! qua la dignità me la pijano pè er culo, con sta definizione d’operatore. ci sono cose che devono restare come stanno. orgoglione proletario. cribbio. bagninooooo..! eh? suuuuuuuuuuuuuca.
20040926-amdexm24.jpg|424|600|Anti MTV Day #3



ANTIEMTIVIDEI.terzaedizione
diciannove.settembre.duemilaquattro
EcsMercatoVentiquattro.Bologna



programma
17.00 GERDA (ancona / noisazzo storto)
17.30 VIOLENT BREAKFAST (pisa – posthc inconvenzionale)
18.00 FALSE NATION (bologna / ind.i.y.uoscinton)
18.30 SILBATO (venezia – disperazione scandinava)
19.15 ARSENICO (torino / toXhc melodico)
20.00 SPRINZI (pesaro – postrock landscapes)
20.45 PRIMA DELLA PIOGGIA (udine – metallo di satana)
21.30 LAQUIETE (forlì / emoviolence – disco nuovo)
22.15 ERPICE (fasano / idoli delle masse-rie)
23.00 INFERNO (roma / sci-fi grindnroll – disconuovo release party!)
23.45 UOCHI | TOKI (tortona – rep flussi di coscienza e suoni)
24.30 COMRADES (roma/ oldschool grind heroes)


Bella li’, lunga vita alla ballotta dei guaglioni
porto dietro me la scia di diecimila situazioni
5 giorni di polleggio e 2 restanti per gli scazzi
sosta all’autogrill o in fattoria coi ragazzi
e poi via
io carico e metto la mia energia nella ballotta
//Neffa//La Ballotta//Neffa e i Messaggeri della Dopa//

20040926-antimtvday.jpg|500|375|antimtvday

et voilà. non pago di una treggiorni di Blackout ancora da narrare (godibile, godereccia, fruttuosa, spaccaculi ma alquanto divertente) ci si proietta con i soliti, con i rimasti, direttissima torino-bologna.
equipaggio misto, due voiture, due distribuzioni, un gruppo e due/quinti d’unaltro, due roadie perenni -che prim’oppoi s’assembleranno nell’ensamble che rivoluzionerà il panorama musicale universale- tre ore scarse di sonno sulle gambe, slalom tra i fattoni rimasti (alle 10.30 a.m.) nello squallore dei Docks Dora con lo Shock ancora aperto e le casse tuonanti technazza di bassa lega, carico, due scorregge, due rutti, due caffe e via.

20040928-antimtvday1.jpg|375|500|1 20040928-antimtvday2.jpg|500|375|2 20040928-antimtvday3.jpg|375|500|3 20040928-antimtvday4.jpg|500|375|4

e questa è una cosa bella.
e sarà che non abbiamo dormito granchè, ma questa ci pare proprio una gran bella cosa.
già. in effetti, è una bella cosa.
già.
ma non c’era la gente, quando siamo arrivati. il discorso è sempre lo stesso, manca la Gente, quella con la G. anche qui a Bologna, soprattutto qui a Bologna, dove tutti sono belli, granosi, e trendy. Insomma, è facile vedersi belli e indaffarati, belli e maledetti nello ‘sbattersi’, nelle situazioni, vedersi e starci come manichini in vetrina. qua son proprio tutti trendy.
terribilmente trendy.
[è proprio una gran bella cosa, però.]
stop al music business, bella situazione, in fondo.
banchetti un po’ ovunque, con dischi un po’ ovunque, magliette un po’ ovunque, libri un po’ ovunque, ecsmercatoventiquattro fico un po’ ovunque, spillette un po’ ovunque.
essì, pare che l’old school (a cui non è che sia propriamente legato carnalmente, sippiù v’è un lato fortemente emotivo) si sia trasformata in saga della spilletta. e io che le spillette le compravo a go go. e saga del frociume trendy.
però, è una bella situazione, è innegabile.
come dice Cristina (che ho avuto ala sinistra per buona parte della sera e con la quale, come un demente 15enne quale sono, non ho trovato il modo d’attaccar bottone, spiazzato dall’aspettarmi il demonio sceso in terra, sputante fiamme e veleno con i criceti nel cervello, trovandomi tutt’altro innanzi, almeno all’apparenza di quella che è l’impressione visiva, filtrata da quella letteraria) se ci piazzi una qualunque katia darlàvia alla ricerca di fugaci e/o duraturi divertimenti pelvici, trovi un livello di testosterone pari a un abbondandissimo 2%(male) per l’85% della sessualità-a-freccia presente in loco -che mi pare di stare ai murazzi- e un livello di troiaggine trendy cucinata di piercing, tatoos, spillette, righine e calzini strabordante il 75%(female).

il restante:
male
[in luogo sovraddiffuso di un 2% testosteronicità (aka frociaggine emo)]
60% ConvergEiaggine post-RefuseDiana (aka caschetto/capello liscio – shirt – golf)
80% di pins on shirt
85% di pins on pants
70% di boxer in evidenza (conseguenti ad un 70% t-shirt poco.sotto.ombelicali)
60% di occhiale intellettual nerd, un giorno d’ordinaria punkeria
20% di cappellino MLB neutro
15% nerd.abbestia
18% nerd.abbestia punk.inside (olè)
5% anonimato

(a cura di un istat andato ammale più del reale)

female
[75% troiaggine]
60% di piercingaggine labiale
60% di piercingaggine nasale
45% di piercingaggine arcatasopraccigliare
80% di calze a righe
80% di maglie a righe
75% di tatoos in evidenza (24% nascosto)
95% di borsetta fra le zinne (che va sempre bene)

insomma, una sequela di cloni tra Converge e Refused, bardati di spillette e maglie corte, capelli neri liscie e occhiali, tatuaggi in evidenza; svariatissime Katie Darlàvia sparse un po’ qua e un po’ là (che me la venissero a dare in mano, che non ho voglia di sbattermi).
qualcuno, però, ce la faccio ancora a salvarlo. come i Laghetti, che m’hanno organizzato cotanta cosa. come gli amici che arrivano dal TavoliereTarantinoSalentino. come gli InfernaliCheConoscerò. come gli anonimi che sono meglio dei non-anonimi. come le donne non trendy ma affascinanti. come le donne trendy, affascinanti a cui manco m’avvicino.
insomma, che mi son divertito, che era una bella situazione.

sorvolo sui primi quattro gruppi che m’hanno attratto a tratti, un po’ l’uno copia dell’altro, un po’ quel sapore di già sentito. giusto frazioni dei potenti, giovani e corers style dei Gerda (che non hanno molto di noise, da quel che ricordo), qualche frammento in distanza con echi di Detroit ai Tortellini e Mortadella dei Violent Breakefast, note sparse dei Silbato e nulla più..
il fatto è semplice: è che era una bella situazione, quindi ho reincontrato i fantastici pugliesi che m’ospitarono e c’ho chiaccherato assai volentieri, di situazioni passate e situazioni presenti, della voglia d’emigrare, della voglia di partire, della voglia di restare. di chi è andato, di chi è tornato, di chi c’è rimasto. Strana la solita sensazione di vita dei pugliesi, dei tarantini come dei salentini, quella puzza di vita che ormai quasi ammorba e infastidisce chi troppo spesso vede gli sbuffi della motorcity. quella voglia di trascinarti, di starci, di viverla ‘sta bella situazione un po’ trendy, quelle strane cose del tipo ‘gli altri se ne vanno al nord, io voglio portare al sud alcuna gente del nord’.
eppoi m’è scivolato via così un bel pezzo di pomeriggio, un po’ che abbiamo venduto tutte le copie del nuovo dei Tear Me Down, un po’ che c’avevo voglia di bere, un po’ che c’era troppa calca, un po’ che c’era un’aria allegra e assonnata dietro al banchetto TorinoXhardcore, un po’ che era una bella situazione.
vabbè, montiamo su per gli arsenici, quarantacinqueminuti netti e scendiamo. Arsenico suonano mediocri, nulla a che vedere con le magiche situazioni del giovedì precedente, delirano abbestia sul palco, tra calci sulle (loro) ginocchia, finisce che mi canta in piedi sul sellino del Turi batterista. comunque siamo sempre più convinti che abbiano fatto una gran cosa in tutti questi anni, che la gavetta fa schifo e spesso è inutile, ma ti piega le vertebre e ti tira i nervi. che ‘marciano su frasi antiche, per darsi ragioni, le solite assolute. Vivi, fratello servo, vivi e corri, che se ti fermi pensi alla tua vita’.
evabbene, anche questa è andata.
ma anche stavolta, sempre di più, sempre dove speri ma non t’aspetti, sempre dove prima non c’arrivavi, c’era anche qualcuno che si muoveva, c’era la sala piena, c’era chi cantava.
era una bella situazione, in fondo.

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volontariamente o meno, non ricordo, mi salto gli Sprinzi (che c’hanno di bello la maglietta, molto indie, molto trendy, molto ristretta, molto che l’ho trovata a fasano dispersa per terra), i Primadellapioggia, che mi dicono che non ce la fanno più da un pezzo, ma soprattutto da quando non ci suona più mio fratello di basetta.
però a me il nome piaceva, molto emo-gay, molto maglietta dei Neurosis.

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20040928-sprinzi1.jpg|500|375|sprinzi#1 20040928-sprinzi2.jpg|500|375|sprinzi#2 20040926-violentbreakfas.jpg|500|375|violentbreakfast 20040928-violentbreakfast2.jpg|500|375|violentbreakfast#2


Gli Erpice, ho avuto il piacere di reincontrarli per strada dopo tanto, erano e restano grandi persone come grande era la Masseria Maizza; al concerto non m’avvicino nemmanco, poichè di culo recuperiamo gli ultimi impasti in una pizzeria per delle pizze (driblando in modo molto snob pasta e fagioli della casa nda scelta tecnica del management, evitiamo Cernobyl in macchina. contromisure fallite, il nocciolo esplode comunque). Li ammiro sul telone esterno, devastanti e paranoici, con un nome caustico come filo spinato arrugginito, sento strascichi della voce di Angelo che sputa demoni da dentro e chitarre pesanteggiare sugli ampli. poi mi basta aver visto il tatoo del batterista, zanzara in copertina dei Primus, per dotarli della summa del mio rispetto.
Nella bagarre di questa, in fondo, bella situazione trendy, mi scordo dei LaQuiete, che richiamano spropositate masse di pubblico che applaudono tutt’assieme, che fanno stage dal non stage e che si esaltano per un gruppo di screamocorers sull’onda. percarità, non sono male dal vivo, molto isis, molto quel che è, molto che giocano in casa, molto che sono anche loro trendy, secondo la mia old school (alla quale non sono carnalmente legato). però, non riesco a dire che mi fanno cacare. quindi non fanno cacare. insomma, è che è la situazione, che sono belli e trendy, che ormai è troppo moda che probabilmente non fa arrivare fino in fodo a quel che ci sta dentro alla creatura LaQuiete
snocciolo conoscenze e simpatie, stringo le mani agli Inferno, che non avrò il gusto di ascoltare, di cui prenderò maglietta e cd che dovevo coprodurre, che sono simpatici e mi pare ci stiano dentro.
la recensione è la prossima.
e prossimo è anche il gig sotto la mole, poichè li vogliamo assolutamente dal vivo.
stringo le mani al circolo della gnocca, pardon, all’ekidna, circolo di pulzelle, nella più piena anonimicità trendy rispetto al fashion punk dilagante, assolutamente quindi intriganti e affascinanti. minchia se ci veniamo da quelle parti!



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s’è fatta quell’ora, durante la quale dici, o muoio, o vado a casa, o non lo so; noi si opta per la seconda, a malincuore, trascinati ripetutamente dai pugliesi che mai abbastanza ci infonderanno una botta di pepe al culo che ormai a noi manca, saluti baci e abbracci.
in fondo, era una bella situazione.

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quindi, di bella, tra carichi e scarichi, saluti e omaggi, gente vista, passata, trendy nation ed oldscuulpunc, mi perdo di gran lena il duo di streamofcounsciousness Uochi Tochi e quelli che una volta mi ricordo essere dei grandi, ma sopratutto suonassero col passamontagna, i Comrades. Leggo a posteriori (nella mia ormai conclamata malattia quasi endemica da blog, drogato di blog..) che quella massa di inetti trendy-boy e katie darlàvia durante il duo rap, che ha proseguito a botte di ‘pubblico di merda’/’pu-bblico di mer-da! pu-bblico di mer-da!’ non solo non ha capito un cazzo ma ha anche proseguito in applausi a proffusione man mano che gli veniva dato dei coglioni. beh, c’aveva ragione freak antoni, pubblico di merda.
Ordunque, La fretta e tiranna, il tempo pure e noi si schizza via, perdendoci gli ultimi tre gruppi, che erano poi quelli che mi interessavano.
Si plana voraci sui 350 km della To-Bo, delirando ampiamente; e terrei a precisare che delle 3 ore passate a sgolarmi in macchina cantando le peggio schifezze del repertorio internescional da travel, un buon 20 minuti sono stati dedicati a una versione porno, lesbian, bukkake, cumshot, gangbang, trash, fetish, dildo, mautre, scatlover, footlover, anal, shit, garbage estremamente disinvolta, disinibita, senza pudori cattolici, anzi, alcuanto pulp schifilento e purulento di ‘Je T’Aime Moi Non Plus’.
e tutto ciò era per dire che siamo giunti alla maison alle 4 am, e che al mattino manco pu cazz che sono andato a lavorare. perchè quella, in fondo, era una bella situazione.



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le foto sono dei mitici laghetti, della donnabavosa rec., e di chi le ha fatte.
www.donnabavosa.com/antimtvday


L’ho vista un giorno in uno squat,
entrava appena sveglia in cucina,
erano almeno le due.
Gli occhi socchiusi e poi sgranati
stoffa troppo corta addosso,
lei un po’ tutta sulle sue.
Questa notte ha ballato tutto quello che ha potuto,
glielo leggi in faccia tutto quello che ha bevuto.
Mi lancia uno sguardo, che succede non lo so,
non riesco a parlare neanche un po’…

Mi sono innamorato di una tipa
di una casa occupata
coi capelli verdi e viola
e la schiena tatuata,
con l’anfibio autoprodotto,
faccia sempre incazzata
ormai mi son convinto che..
come lei non ce n’è


L’ho vista un giorno in uno squat,
con la bomboletta in mano a preparare lo striscione.
Per strada sbirri dappertutto,
ma saranno cazzi loro alla manifestazione.

Quando marcio insieme a lei
per gli spazi occupati,
vorrei che fossimo almeno fidanzati.
Ha la bandiera in una mano,
e nell’altra la mia,
non penso neanche più alla polizia.
//La tipa della Casa Occupata//I Fichissimi//Un Mondo Fichissimo//
un po’ di anni fa potevo trovare tutto ciò
interessante. stimolante. attrattivo. quantomeno, lo trovavo.
ora come ora, mi fa abbastanza schifo.

live fast, die young. ma vaffanculo.
hey ho, let’s go.
sto iniziando a non credereci.
anche se, non ne sono pienamente convinto.

comunque, un po’ di anni fa potevo trovare tutto ciò interessante.
ora mi fa abbastanza ribrezzo.
e non vedo cosa ci sia da festeggiare un compleanno, di questi tempi.

vabbè, è andata.
essì che me la sento di usufruire degli spunti del regista della combriccola dei turisti.
essì che ce n’è bisogno di annotare, mettere il post it sulla niù tendens del diaiuail uorld, niù non proprio niù, ma ora come ora, coi tempi che corrono, sta fracassando la minchia.

si ricorda che Ian McKay suonava nei Minor Treath.
poi nei Fugazi.

io agli emo li ho sempre piaciuti.
ma anche un po’ sfottuti/odiati/schifati.
solo che ora si sono fusi con i core. e son diventati emo core.
poi si sono incollati l’adesivo indie, che per estrapolazione quasi di derivazione matriciale in style Japponese, starebbe per indipendent.
quindi son diventati emocoreindie.
solo che suonava male, e sono solo indie, che è più fico.

io, comunque, agli indie li ho sempre piaciuti, già solo per avere un grado dell’igene personale sicuramente più elevato di me stesso medesimo, nonchè di tre/quinti della gente che mi ronza attorno.
hanno anche un certo style nel vestirsi, con tutte quelle belle camicette a quadretti, gilet a V, pantaloni stretti e cosìvvvia.
gli occhiali da intellettual nerd, però, non li ho mai sopportati.

io non faccio foto in bianco e nero a roba scassata e basta. io non faccio foto del cazzo a pseudo ombre casuali, ne a paesaggi lunari e basta.
soprattutto non me la meno.
io non la smeno con il mio modo, non c’ho il blog da ieri, non scrivo da ieri, neanche dall’altro ieri.
io non ascolto solo quello che dico io, quando dico io, ma soprattutto (se lo faccio) non dico che è tutta merda, quello che non ascolto io, ma che simpaticamente ascolterò tra due anni o ascoltavo due anni or sono.

ma non finisce qui.

egg raid on mojo.
20040905-g35538hkp8h.jpg|200|176|Velvet Revolver – Contraband


//Velvet Revolver//
//Contraband//





Release Date: Giugno 2004
Format: CD
Label: RCA Records

Tracklist
01. Sucker Train Blues
02. Do It For The Kids
03. Big Machine
04. Illegal 1
05. Spectacle
06. Fall To Pieces
07. Headspace
08. Superhuman
09. Set Me Free
10. You Got No Right
11. Slither
12. Dirty Little Thing
13. Loving The Alien (Sometimes)

20040905-large_1085_VR_BW_3_low_res.jpg|400|504|Velvet Zama Revolver

staminchia che zarri.

bene, avevo preparato la bandana da un pezzo per i Suicidal Tendencies, ma non l’ho sfruttata. qualche maglietta senza maniche ce l’ho da quando giocavo a basket.

20040905-large_5536_Slash___El_Rey.jpg|351|500|Zlazh
all’epoca c’erano i G’nR e gli facevano da contraltare gli SkidRow di Sebastian Bach, youth gone wild e tutto il resto. quando con i Faith No More girarono con un camion pieno di Jack Deniels, troye e tutto il resto, anche quell’uomodimerda di Mike se n’era schyfato.
poi, va a capire il vortice della droga, anzichè spararsi per sezionare emisfero destro e sinistro un po’ come Kurt, si sono infognati da bravi americani in case di recupero, recuperati in casa da qualcuno o qualcuno gli recuperava casa, insomma, s’erano un po’ persi.
[a dirla tutta il capellone c’aveva provato svariate volte,
e la sua LesPaul non ha mai smesso di pizzicarla]

quindi 04. Slash, Duff McKagan e Matt Sorum si chiamano, chiamano Dave Kasher (Wasted Youth, propiety of Dave Navarro) e Scott Weiland, Stone Temple Pilots, Velvet Revolver.
il mix è banale, visto, trito e ritrito, nonchè retorico e scontato. se mi mixi 5 ultra trentenni cresciuti a rock e whisky nell’epoca del turbo mega star system musicale, a suon di tattoo, groupies, drugs and many other fuckin’ things. che cosa vuoi che ne esca? qualcosa che non conosci?qualcosa che non hai già visto?
ma vaaaaaaaaaaa..

certo che se ci vai a cercare questo in V.R. non lo trovi manco pu cazz.
qua c’è roc en roll che non guarda in faccia a nessuno, con testi del cazzo e roba già sentita, riff triti e ritriti, giri perfetti tanto quanto già sentiti.


20040905-28.jpg|792|538|vr 20040905-large_5639_Scott___Megaphone___El_Rey.jpg|500|356|null 20040905-large_2700_Scott___Crowd___El_Rey.jpg|492|353|vr 20040905-08.jpg|500|324|vr


ma è proprio qua il bello!
è proprio questo quello che t’intrippa!
che, porcatroia, un gruppo back in the 80s!
qua devi solo fare headbangin’ a palla, alzare a dismisura qualunque volume, play it loud, play it faster, it’s only rock and roll but i like it..
niente di più, che un po’ di bella musichetta che fa tanto rumore, senza, si spera, troppe pretese se non quella di farti muovere il culo e pensare che negli ottanta.. e nei novanta..
e ora invece non fai un cazzo. merda, sei una merda!

it’s only rock ‘n roll!

20040905-large_0229_VR_BW_4_low_res_jpg.jpg|400|320|Olè, gli anni 80

Yeah,
here comes the wa(aaaA)ter
It comes to wash
away
the sins of you and I
This time
you see(eeeeeeeE)
Like holy wa(aaaA)ter
It only burns you faster
than you’ll ever dry
This time
with me
//Velvet Revolver//Slither//Contraband//
il metal non fa più parte della mia vita.

‘sono comunista totalmente fuori moda
sono comunista che per questo non vi vota
talmente fuori moda e talmente comunista
che ballo il twist.’

aargh.


20040905-26216imb5.jpg|278|368|punk’s not dead

sono tornato nella motorcity da una settimana bbuona.
non c’è un cazzo da fare, non c’è mai stato, se non te lo crei.
non c’è un cazzo di nessuno con cui parlare, non c’è mai stato, se non l’hai mai voluto vedere.
non c’è un cazzo di bello.

però, mi sono giustamente, quasi ovvio e obbligatorio, invorticato qua
20040905-4-5sett.jpg|625|408|2 gg ip op @ Asilo..
e come titola il post, stupidendo sensescion.

mi son tronato il cervello come un quindicenne, che anche se ho fatto sedic’anni l’altro ieri, mi sono tronato il cervello come un quindicenne.
sai quella stupenda sensescion di non capire una ceppa di minchia per 2 giorni, senza aver bevuto neanche come un caprone, ma come un quindicenne? hai presente, quando ti metti a letto e giratuttalastanzamentresidanza, quando c’hai maldistomacoperduegiorni, il cervello che sembra una stazione della metrò, tipo Pigalle che fa molto trendi.

bene, tutto ciò era un’emerita cazzata, peraltro anche vera, ma prevalentemente un pretesto.

e il metal è ancora la mia vita, emo sucks e vaffanculo.
ah, dimenticavo, qua a torino era pieno di gente, ma già a fine agosto. e che gente di merda, mai vista e tutta ancor più di gomma di prima.
ready to fight.
(piùommeno..)


Ascolta
fammi accendere,
ok mo’ vattene,
e’ inutile discuterne, pirla.
Mi fai ombra,
mi sembra il caso che tu vada a fare in culo altrove,
butta la tua faccia in un bidone datti fuoco.
La soluzione ai tuoi problemi me la spreco,
in 3 parole
SEI
UN
SUCKER,
mi basta un gesto come un water.
Sei gia’ in partenza,
pusher di inesistenza,
un imbecille in autostrada con la diligenza.
Isotta dai, strombetta e vai,
come Orzoway non fermarti mai finche’ la milza non ti scoppia.
Sfigato piu’ di Fracchia
quando cerchi di introdurre il tuo belare fool domenicale,
caso d’archiviare,
roba commerciale fatta per le masse,
ti fumo col Fastidio come un’MS.
bene. sta per partire la vacanza dell’estate 04. calata nelle puglie, come mezz’italia, come mezza torino, come mezzo mondo, come settima volta in cinque anni. piangono madonne lacrime di sangue si cerca la fede nel paese dei ciechi bisogno di spirito bisogno di alcool e strane conversioni per paura della morte. (e indovinate una buona volta di chi cazzo sono ste citazioni..!!) mi domando come sia possibile, ch’io stia partendo. beh, a dirla tutta dovevo essere da un mese con i pards in terra argentina, invece sono ancora a torino, in procinto. mi domando come sia possibile, ch’io con altri pards m’avvicino al trip, gongolando e tremando, alla paura, ai modi, al Se che già si conosce. quantomeno credo di. vedremo quel che ne esce da questa summer04. mi domando come sia possibile, ch’io ora possa andare in argentina e non possa, e che quando potevo non potevo. cristo. terra di puglia, paglie e contrabbando. il gelo nel sangue, una tenda ammuffita, quattro giovani, 50 e 50 boys&girls, sesso escluso, rapporti effimeri, rapporti profondi, vedremo. il cielo più ampio che abbia mai visto, lo rivedo volentieri, ma abbiamo pazientato 40 anni, ora basta. Ma più cercavo il suono sai più l’armonia faceva guai: chissà perché… caos. zigzag nel caos.. (idem) e mi domando come sia possibile che mi fracassano le palle tutti su quanto sia bella e piacevole l’estate, su quanto ci sia da fare. e poi tutti a dire che d’estate non c’è un cazzo da fare. ah, ma quando vai ‘in vacanza’, lì ce n’è da fare. dove? chi? cosa? l’ennesimo supermercato umano? apatia in città, routine vuota e cazzonara in spiaggia, ecco la realtà. credo. vacanza, il viaggio parte dalla testa, sicuramente. a me, l’estate, fa cagare.
10 agosto duemilaquattro, dopo quasi sei anni dall’ottobre millenovecentonovantotto, salutiamo R5. Renault 5 Podium rossa interni grigio-verde con striature blu e gialle posacenere perso sin dagli inizi andando ad un rave sostituito degnamente da ‘la teiera’ – scatola di twinings rosso adesivi interni 1*arsenico toXhc sborra-core 2*Ho le palle piene d’amore – Sborra Records adesivi esterni 1*we can’t be friends because i don’t know english – Sborra Records 2*Big D and the Kids Table – Bostones SkaCore 3*Digger (verde) 4*Zeeburg Camping Amsterdam targata TO39400L circa 108000 km segnati, immatricolata 198X tettuccio (pacco) apribile avvicendate 3 autoradio, Italian Terronian Tour #1, infiniti giri urbani, infinite sfumazzate, un sedile scassato (?!?), cani, gatti, morti, moribondi, puzza di piedi, passanti, in 6, in montagna, al mare, in città, a roma, a bologna, nel sud, conoscenti e non.. un saluto ad un feticcio.. to be cont.