Categoria: ‘General’

Oggi ho svegliato il mio sonno e anche se era li il mio consiglio più saggio mi ha pianto, stanco. La mia giornata che tace, ride di me cadendo al tiro capace del pianto stanco-o Oggi ho tenuto il mio sonno ma vinco perchè sono tenuto in ostaggio dal pianto stanco, pianto stanco. e anche se mi sveglieranno io li odierò perchè mi sorveglieranno lascia che ridano di me lascia che piangano di me di me e anche se mi sveglieranno io li odierò perchè mi sorveglieranno lascia che ridano di me lascia che piangano di me di me e anche se mi sveglieranno io li odierò perchè mi sorveglieranno lascia che ridano di me lascia che piangano di me di mee-e-e I Ministri   [ ]   Finito il contratto con poste-italia-aane. emmenomale. Post office e non cenè. ah. tse, il music bisness è una merda, maddai? in ogni modo i bollini per l’omologa, sono sempre e solo bollini. ne ho 3, per ora. ho indubbiamente più tacche sulla cintura per la figa, ma non pisciamo lungo, che il chacka non è un trombeur de femme. mai lo è stato, che è troppo ossimorico. magari forse un giorno, tipo george clooney con il martini del lidl 6.90. comunque sia, che il bollino valga quanto una banana ciquita, pregevolmente infilata su per il culo, l’avevo detto in tempi non sospetti. ovviamente anticipando profeticamente non solo le masse coetanee, ma anche le previgenti antenate. ma loro niente, lo stronzo sono io. e poi mi dicono che invecchio, e sono dibbella ancora sotto i trenta-4. suvvia, sarà per la stempiatura incipiente avanzante. ma come dice la pausini, io canto, me ne batto il culo e canto. il work in progress è sempre il naturale disallineamento di saturno con trony, vale a suppore, limiamo il limabile, smussiamo l’eccedibile, massimo rendimento con il minimo sforzo. alla fine, una banana in culo anche qui, travestita da ananas all’occasione. e quindi, valigia di cartone, ad emigrare e succhiare banane oltre il belgioioso belpaese? ma suvvia, siamo nell’era globale, l’ottimismo è un cazzo di gomma nel culo, finisce che ti piace. e forse già ci siamo. all’armageddon intendo. 2012. poi resta sempre il wind of passion. quella cosa che, quell’attitudine, quella. che mi ha scassato il cazzo in quattro, che a fare donkisciott altro che puntare a perdere, il rompighiaccio rottinculo. no perchè diciamocelo in tutta franchezza, siete proprio dei grandissimi coglioni. oh che ce n’era di gente l’altra sera! dice lui. si ma conoscevo tutti, e mi stavate sul cazzo quando ancora dovevo girare il quadro della macchina. oh ma facciamo questo che poi quello che poi quello! dice lui. ma brutto succhiacazzi a tradimento, è quello che sto dicendo da 3 mesi io, cazzo fai copy? oh ma è un problema se facciamo che là li e lò? dice lui. ma allora io piscio al vento, che mi soffia in faccia e un cinese sta scorreggiando sottovento di fronte a me mentre un negro ebreo zingaro caga. oh ma facciamo questo. dice lui. si ok, lo sai fare? dico io. no, però. però codroipo, alla fine faccio io. eh dai ma è fico. dice lei. c’è chi è nato per zappare. [ ]



praticamente è un pò come se fossi finito in aerodynamite.
Lo stesso pattern a salire per 7.48, con un soffio ed un campione flangerato e rallentato in partenza.

cioè, mi hanno detto settimana scorsa,
ah, tu sei un’altra vittima della meritocrazia italiana.

porcodyo è dir poco.
postino, c’è posta per te.


34*15494** 28/05/2004 – Se senti delle crepe in zona scroto o se ti senti delle escrescenze in zona anale. Tranquillo, è solo la **nnoProfezia che si avvera.

34*67117** 17/12/2007 07.29.56 – Perdo i pezzi. Perdo il treno. Perdo tempismo. Perdo buonsenso. Perdo sonno. Perdo 4.70�. Perdo dignità. Perdo caldo. Perdo la testa. Perdo scuse. Perdo capelli. Perdo salute. Perdo la sciarpa. Perdo occasioni. Perdo l’uso del maglione.

34*67117** 13/12/2007 06.58.35 – Vai Jack! fa un cazzo di freddo!

34*67117** 05/12/2007 21.52.53 – Ho letto la tua mail. Ho richiesto un TSO.

34*67117** 08/11/2007 11.29.49 – Viaggio attraverso l’infinito interiore tra certezze dubbi e pattume. Fuori luce e freddo dentro buio e caldo. Welcome, this is punk.

34*15494** 22/12/2006 17.46.55 – A no.

34*35632** 09/10/2007 08.19.46 – Penso che siamo detinati a divent ricordi

33*17781** 08/06/2007 19.00.26 – Presidente dove sei? !

34*52555** 19/04/2007 18.47.17 – ti ho sognato che correvi nudo per i boschi come un dio greco

34*52555** 08/04/2007 11.41.31 – non fare così, tranquillo che tra un pò lo inchiodiamo di nuovo…

33*11502** 23/02/2007 23.02.25 – Mi mancate tutti, sapete? Qui le feste latine o presunte tali sono noiose… Ci si vede la prossima settimana, saluti alla crew latino meridionale per eccellenza!

34*52555** 14/02/2007 01.52.52 – apriamo un bordello frocio.tanti soldi zero para.

34*52555** 23/01/2007 00.23.19 – brvtto gaio che stai affà? ciropiripìkodak? quando mi vieni a trovare che andiamo a tirare pietre a san pietro in testa alle suore?

34*54273** 25/12/2006 00.32.15 – Auguri babbo

34*54273** 12/12/2006 16.30.07 – MA ja madonna bona

34*52555** 08/12/2006 22.09.06 – aò.sett prox vengo e t’inculo.beeella fratèèè

34*52555** 03/12/2006 23.25.52 – superciro uèuè

34*54273** 20/01/2006 00.58.34 – Ti voglio bene anche se sei un pò turulu grgn grgn

34*52555** 22/11/2006 16.56.32 – cirociro alè alè l’orso ciro uèuèuè

34*52555** 28/09/2006 13.49.47 – diofffaaaa

34*52555** 27/09/2006 01.11.00 – diofà

33*84294** 24/12/2006 17.14.14 – Luglio 2006…ancora un dubbio da sciogliere.. Dipanatelo voi in onda.. Ma pessotto si è buttato o era rigore?! :-)Giò p.s. Mi mettete il pezzo su pulici???

34*54273** 23/09/2006 22.21.05 – Qui scenari paranoich gente che piance in macchina gente che litiga fuori dal locale centro sfiga di torino

34*30041** 14/09/2006 13.29.45 – DICIAMO GRAZIE CHE HO BEVUTO

33*60578** 20/08/2006 20.22.39 – Ciao, siamo circondati da tori che corrono come scemi dietro altri scemi. Ci sentiamo

34*15494** 25/06/2006 01.29.13 – Dove cazzo sei finito

34*67117** 17/12/2007 07.33.38 – Già. Si sente il profumo dell’ottimismo.

chk wrote
E’ bello camminare in una valle verde.

Nuovo livello di bassezza umano-psicologico-lavorativa. Sono al buio nel cassone di un daily con uno scheletro (vero) e sostanza chimiche (varie). E lo chiamano hardcore…

.ilporcoddiddio.

Bello. Ho lavorato dalle sette alle quattro e un quarto, ora sto andando da quella troia della galleria e dire che sto dimerda è poco.che cazzo di vita…

Hai saputo della sentenza di genova? un casino… hai notizie del porro?

Peggio di noi
Non si può stare
Credimi
L’alta marea ci porterà via
Credimi tu mi assordi come fai
“Ti subirò….. e non torneremo più…”
It’s true
Dicono che
Tutto è sbagliato
E parlano
Lingue di bue
Un posto per due
Parlami
Mi asciugherai
Giuro, lo fai
“Non torneremo più…”
It’s true
Seven Seven
È il numero degli alberi
Dio solo sa
Se questa città
Ha alberi
“ma che importa”, tu mi fai
“Mi brucerò….. Non torneremo più…”

mio dio, ti cito anche i verdena.
e, peraltro, è tanto tempo che non lo facciamo.

.
mah, io sto ripartendo, per quelle vaccate estive che solo io (e altri 90129109301 rimasti).

beh, son diretto in normandiolandia. poi fegato d’oca, e se scappa la lira, anche bilbao. Così, tanto perchè.

ho fatto di tutto.

ho il 3° bollino per l’omologa, mò dicono che sono anche montatore e compositor e semi-colorist.
e sticazzi. faccio il facchino.
ahahahaha, cazzo mi rido?

ho lavorato con battiato, coi daftpanch che sono due paranoici. ho tossito in faccia a piero pelù. ho portato il thè a greenaway e ho detto troia in faccia a martina stella, l’unica puttana che fumava in quel cazzo di teatro.
ho visto tet-a-tet quel troione di debora caprioglio e quella zozza di ornella muti.
ho portato gente di ben più valore all’areoporto e ho scaricato le scenografie di sorrentino-pezzo-di-merda.
ho pulito i piatti di lou reed.
ho visto cose che i notav, manco s’immaginano, perchè non sono ancora usciti sti video.
ho visto i nuovi spot dell’alfaromeo. e quelli nuovi della tissot.
ho saputo quanto vogliono di cachet i radiohead.
ho lavato i piatti con il figlio e la nipote (o era il contrario?) di DellaCasa/Campo.
ho visto da vicino i mudhoney.

ho sgomberato i locali di 6 scuole a torino, e poi ho portato roba ancora in buono stato alla discarica.
ho scaricato 10 bilici di materiale inutile.
ho macinato una quantità definibile tra i 1000 e i 3000 km per fare cose assolutamente inutili.
ho fatto ore i coda paragonabili a quelle di volo di un pilota di boeing.

ho fatto finta di fare per la decimillesimaelevatoalcubo volta.

ho organizzato una festa, l’ennesima, che poteva spaccare i culi. che tutti ne parlano da paura, che è stata la botta dell’inizio estate sabauda, dopo 2 diy fest. e a piovuto a madonna troia tutto il tempo. poteva spaccare il culo, l’ha spaccato, ma un giorno o l’altro ci piscio in testa a tanta gente.
mi hanno chiamato per il teknival per dei pallets il giorno prima. erano in para che ci rientrassero giusto delle spese, c’hanno 40000 sballati in mdma per le valli pinerolesi.


seven
seven
è il numero degli alberi.

ahahaha.
ahpresto.

vivogliobbene.
..Ma questo lui non lo vuole
lui vuole sentirti piangere
ti vuole in ginocchio..

Metteteci dio
sul banco degli imputati
e giudicate anche lui
tra noi
anche perchè tu lo vuoi, vuoi
(buoni cristiani)

Portatemi dio
lo voglio vedere
portatemi dio
gli devo parlare
gli voglio raccontare di una vita che ho vissuto e che non ho capito
a cosa è servito
che cosa è cambiato
(niente)
io adesso cosa ho guadagnato
io adesso voglio essere pagato
weeeeeeeh

Portatemi dio
ah.

sto di nuovo appiedato, cazzo.
in ogni senso. minchia che bordello..
They’ll be making sure you stay amused
They’ll fill you up with drugs and booze
Maybe you’ll make the evening news

And when you’re tripping over your dreams
They’ll keep you down by any means
By the end of the night you’ll be stifling your screams

Since you became a VI-Person
It’s like your problems have all worsened
Your paranoia casts aspersions
On the truths you know

And they’ll just put you in a spotlight
And hoping you’ll do alright
Or maybe not

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
Why’d you wanna go and put starz in their eyes
So why’d you wanna go and put starz in their eyes
Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
Starz in their eyes

Remember they said you’d show them all
Emphasize the rise but not the fall
And now you’re playing a shopping mall

Your mum and dad they can’t believe
What you appear to have achieved
While the rest of these users are just laughing in their sleeves

Since you became a VI-Person
It’s like your problems have all worsened
Your paranoia casts aspersions
On the truths you know

And now the tabloids use your face
To document your fall from grace
And then they’ll tell you that that’s just the way it goes
That’s just the way it goes

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
It’s the same old story well they just didn’t realize
And it’s a long way to come from the dog and duck karaoke
machine
And saturday night’s drunken dreams

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
It’s the same old story, well they just didn’t realize
And it’s a long way to come from your private bedroom dance
routines
And saturday night’s drunken dreams

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
Why’d you wanna go and put starz in their eyes
So why’d you wanna go and put starz in their eyes
Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
Starz in their eyes

Now why do you wanna go and put starz in their eyes?
It’s the same old story well they just didn’t realize
And it’s a long way to come from the dog and duck karaoke
machine
And saturday night’s drunken dreams

(When I grow up I’m going to be famous)

Behind the steel barrier and sequence and glitter
Five inch heels still knee deep in the litter
Each of them a bitter bullshitter,
Wrapped up in the cloak of fake glamour, getting lost in the
camera
Well footprints are fools gold, diamonds crusts on their one
off plimsolls
So little time for these one off arseholes
Rigor mortis Ken and Barbie dolls
A pair of big shades and a push up bra
It’s such a short gap between the gutter and stars
That you’ve come a long way from the place that you started
So why’d you wanna go and get so down hearted

Welcome to the kingdom of the blagger
Uncutting you nose clean, coating you bladder
A whole lot happier a whole lot sadder
Used to be satisfied but now you feel like Mick Jagger

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
It’s the same old story, well they just didn’t realize
And it’s a long way to come from the dog and duck karaoke
machine
And saturday night’s drunken dreams

Now why’d you wanna go and put starz in their eyes
It’s the same old story, well they just didn’t realize
And it’s a long way to come from your private bedroom dance
routines
And saturday night’s drunken dreams

IL LORO STADIO, I NOSTRI SOLDI

Il consiglio comunale di Torino, il 12 febbraio ha approvato la richiesta di almeno 120 milioni di euro che lo giu***tus Football Club SpA inoltrerà al Credito Sportivo. Hanno votato a favore tutte le forze politiche, tranne il consigliere della Lega, contrario, e i 4 consiglieri di Rifondazione, astenuti. Quei soldi serviranno per costruire il nuovo stadio della società e i centri commerciali adiacenti. Nell’epoca in cui le società calcistiche sono anche SpA, un mastodontico finanziamento pubblico a tasso zero restituibile in 20 anni, altera non solo la competizione sportiva, ma pure il mercato azionario. In questa città, poi, la questione stadi assume toni da tragicommedia.

Dopo aver ottenuto cinque anni fa dal comune per 25 milioni (meno di un terzo del valore commerciale) il Delle Alpi e il terreno circostante, senza aver mai provveduto alla ristrutturazione a proprie spese, che era alla base dell’accordo, la giu***tus SpA in autunno ha dichiarato che avrebbe finalmente cominciato ad adeguare l’impianto secondo le norme UEFA e il decreto Pisanu, per un costo di 18 milioni, rendendolo disponibile per Euro 2012. A distanza di pochi mesi, fiutando la possibilità di finanziamenti pubblici, si è passati dalla ristrutturazione allo stadio faraonico, comprensivo di centri commerciali. A metà gennaio il presidente bianconero, Cobolli Gigli, dichiarava di lavorare a un nuovo progetto da 90 milioni. A febbraio il preventivo era lievitato ad almeno 120 milioni di euro, anticipati inconsapevolmente dai gentili contribuenti italiani.

Con molti meno soldi sarebbe possibile e doveroso candidare per gli Europei un impianto di proprietà del comune come lo stadio Olimpico, ampliandolo e avvicinando gli spalti al terreno da gioco. È un impianto inaugurato da meno di un anno, pensato unicamente per le Olimpiadi, che evidenzia la miopia con cui è stato progettato e che a causa della
scarsa capienza attuale rischia di essere abbandonato a breve anche dal Torino FC. In un paese come il nostro, in eterna difficoltà con servizi e denaro pubblico, è vergognoso versare una cifra simile nelle casse di
una privata SpA. Il sindaco Chiamparino, insieme alle altre geniali menti dell’operazione, gli assessori Montabone (sport) e Viano (urbanistica), ripete che l’opera è necessaria per avere gli Europei a Torino e spiega che dalle casse comunali non uscirà un euro. Sono argomenti penosi: con un piccolo ed economico ampliamento ad almeno 30.000 posti, lo stadio Olimpico, impianto pubblico, può ospitare gli Europei. I 40.000 posti del Nuovo Delle Alpi sono infatti necessari solo dai quarti di finale in su, permettendo alla città di ottenere tre partite anziché due. Si anticipano quindi almeno 120 milioni di denaro pubblico per un solo incontro.

Il Credito Sportivo fornisce finanziamenti pubblici non comunali, ma comunque statali, quindi sempre soldi nostri. Se anche si decidesse, per ragioni difficilmente accettabili, di candidare il Delle Alpi invece dell’Olimpico, sarebbe comunque inconcepibile sostenere un finanziamento superiore ai 18 milioni effettivamente necessari per poter giocare i quarti di finale a Torino. Lo Stato deve provvedere alla necessità, non al lusso. Non si capisce inoltre cosa c’entrino le
attività commerciali con il Credito Sportivo e quindi perché questo dovrebbe finanziarne la costruzione. Se un privato cittadino decide di intraprendere un’attività commerciale, sopporta sulle sue spalle i costi dell’iniziativa. Se lo fa la giu***tus SpA, le sue spese sono finanziate a tasso zero con i nostri soldi.

È uno scandalo alla luce del sole che spreca un’ingente quantità di denaro dei contribuenti. Chiediamo a ogni cittadino di spargere la voce tramite il passaparola, diffondendo questo volantino in formato digitale o cartaceo.



voglio l'olocausto nucleare.

Per mia ovvia concessione, per concessione implicita del big boy Le Selecta, che continuo a ringraziare per la volonta' di avermi come contributorz.
Cut'nPaste, da uno degli altri posti dove il chacka online esiste. Per non fare doppioni e non lasciarvi soli…
www.ghettogrooves.com




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It's all good – Boogie photography

Still life black&white, spaccati di vita urbana, catalogo antropologico delle razze metropolitane al fondo del ghetto.
Pubblicazione di lusso per gli amanti della fotografia.
Con il pelo sullo stomaco…



Dalla Croazia agli States, passando per Cuba, Napoli, NYC e Londra, Sarajevo, Bahia e Belgrado.
Hascdic, hiddish e crack addicted, giocatori di basket e gang delle low incoming houses di Brooklyn, skin-head nazisti* e manifestazioni anti-milosevich, malati di mente, sbandati, barboni e accattoni.
(* quelli veri, figli della destra e del regime -comunista- dell’area balcanica.
A testa bassa e a pelo duro, il nostro Boogie, tutt’altro che filo destroide, s’inficca nella fogna e la incastra sulla pellicola. Poco prima, il preludio è un intero set dedicato a primi piani e spaccati di vita di zingari e gitani, gypies..)

Gente di strada, Scarto e Prodotto della società urbana, questo il soggetto delle istantanee di Boogie.
Tutto in un rigorosissimo e rigidissimo bianco e nero, crudo e cattivo, senza sfumature di sorta o vie di uscita praticabili. Scatti che drasticamente incastrano lo sguardo e difficilmente lo liberano, catturato alla caccia del dettaglio, quello che nella vita di tutti giorni appare così superfluo… strana cosa… scatti che appaiono tanto piazzati in un “presente storico” mai così’ surgelato, freezed all’inverosimile.

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its all good?

Ogni ciclo di immagini del blog di Boogie (Artcoup.com praticamente un book fotografico perenne, aggiornato quasi giornalmente) è l’inizio di un nuovo match tra stomaco e cervello senza fine.
Immagini assolutamente dure di gente che mendica, che si spara in vena, che fuma crack con gli occhi capovolti, ragazzine tatuate e prostitute quindicenni, neri con g-lock alla mano e fucili mezze canne nello zaino. Gang di mendicanti e gang di pregatori, gruppi di skinhead con la celtica sul petto e passanti disincantati da una vita relegata nel ghetto.
Potenti, dure e crude sono le storie raccontate dalle immagini di Boogie. Storie direttamente dall’underground, il sottoterra-bassofondo di un qualcosa che è già ai margini, se non direttamente oltre il confine, oltre la linea del bordo, oltre la demarcazione.
Roba che puzza di sangue e droga, metadone e crack. Di sporco.
Quantomai morto, quantomai vitale, bianco & nero, senza mezze misure.

Questo è, molto in breve, Boogie.
Trovate i suoi scatti su una quantità pressochè infinita di magazine, stampati ed online, da Rolling Stone a Ojodepez. Lavori anche per Nike e Shellac.
Powerhouse Book è la casa editrice che da circa un paio d’anni (2005/2006) stampa book fotografici d’ogni sorta, dal diario visivo sull’Afghanistan a progetti strampalati la cui produzione viene targata Calvin Klain per firma autoriale Bryan Adams (!!).

Pubblicato da poco, rilasciato ad ottobre su internet in versione limitata/autografata

It’s All Good
Photography/Urban Anthropology/New York City
Hardcover, 12 x 7.75 inches, 136 pages, 109 duotone photographs
ISBN 1-57687-338-2
$35.00 / Cnd $46.95

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Esattamente quel che c’è nella descrizione: Antropologia Urbana per Fotografie, Nyc
Altro da aggiungere?



It’s All Good
Photographs by Boogie / A Miss Rosen Edition

“A whole lot of initiations happen every day. You hear about them on the news, but you don’t know it was an initiation. You hear about somebody getting shot somewhere in New York, and nobody knows why that person got shot; nine times out of ten it was a gang initiation. I am a three-star general in the Bloods, so I know what’s going on. The majority of crime in New York City is ’cause of gangs; drugs, killings, stabbings, robberies, even the bullshit car theft, the fucking pettiest crimes and misdemeanors are all ’cause of gangs.”
—Kasino, from his testimonial in It’s All Good

A gritty, graphic, and gripping exposé of the underworld and its inhabitants, It’s All Good, the first monograph by Boogie, presents the predators and the prey in the drug game today. Shot in New York City’s most notorious neighborhoods—Bushwick, Bedford-Stuyvesant, and Queensbridge—Boogie gained intimate access into a world few dare to venture, a world closed to outsiders, a world of crackheads, junkies, and gangsters. From the cops patrolling the project roofs
to the addicts overdosing on the streets, It’s All Good chronicles ghetto life in stark, heart-stopping images and intense testimonials. Boogie brings us to a place few will leave and most will stay, a place where escape is one rock, one shot, one glock away.

Boogie was born in Serbia and immigrated to the United States in 1998. His work has appeared in Cube (Sartoria/Modena, 2003), as well as Italian Rolling Stone, Hamburger Eyes, SWINDLE, Vice, Mass Appeal, YRB, OjodePez, and MADE Magazine, among other publications. His clients
include Nike and Shellac. Boogie lives and works in Brooklyn, New York.

Per mia ovvia concessione, per concessione implicita del big boy Le Selecta, che continuo a ringraziare per la volonta' di avermi come contributorz.
Cut'nPaste, da uno degli altri posti dove il chacka online esiste. Per non fare doppioni e non lasciarvi soli…
www.ghettogrooves.com




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www.bloodwarsmagazine.com | www.sfaustina.com

Se non hai i guanti di lattice (quelli da medico per intenderci) ti sporchi inverosimilmente le mani per i seguenti due-tre giorni.
Occhio anche alle colate di vernice, alle gocce e agli schizzi. I pantaloni si macchiano.
E hai voglia a grattare..



Bloodwars Magazine è, molto più semplicemente, un magazine in pdf. Lo potete trovare free to download ogni quattro mesi sul loro sito.
Un po’ meno semplice è il fatto che Bloodwars Mag sia arrivato a settembre 2006 alla sua ventiduesima(!) uscita. Longevità quantomeno insolita per una zine online…
Ventidue uscite che dal gennaio 2003 sono una sorta di catalogo informale su tutto quello che può essere considerato la nuova concezione di grafica, di segno.
Andando alle radici, alla natura più diretta e istintiva del termine, alla sua concretezza. Cercando là dove l’inventiva si materializza spontanea:
per strada
.
Street attitude di assoluta contemporanea concezione: murales, graffiti, bombing, tagging, legal or illegal, hall of fame, tavole, bozzetti, muri, sticking, advert attack, adesivi, lampioni, paline, fermate, treni, bus e tutto il tracciabile. Kilometri di muri verniciati, litri di colla spalmata e asciugata.

Analogica e tradizionale street art mescolata con uso del digitale, mattepaint e fotoritocco.
Grafica allo stato puro.

Senza condizionamenti, senza vincoli obbligati dalla legge, dal genere e dal modo.
Senza l’obbligo della creatività come lavoro.
Creatività allo stato puro.

Diretta, immediata e senza mediazioni. Tutto con lo stesso mood, dedicato agli street lovers.
Produzione Sfaustina – Graphic Design | Fine art | Photography. Chiaro no?

Free to use, prendete, scaricate, fotocopiate e passate.


Bloodwars Magazine
Bloodwars is a Pdf Magazine.
Print it out pass it along.
Bloodwar’s intention is to expose the various forms and styles of Street Bombing and whatever else I find stimulating out in the world.
It will now be released quarterly. Find release dates at the download section.
Host Sponsor Wanted. If you can help please email.

How to Submit:
If you would like to contribute to Blood Wars (don’t send files) first please send an email and I will get back to you. Submit photos of what you would like to see in Bloodwars: graffiti, stencil, sticker, or what jerks your head back for a second look. Social Commentary is welcomed.
sono questi i giorni in cui mi ci manca un pezzo con il silenziatore e ci farei saltare tutte le cervella uno per uno, partendo dai kompagni e dalla kompagnia, con tutta la materia grigia che sbrodola sulla tastiera, il sangue schizzato sul monitor lcd.
il tutto in lsd.
vado al cesso, spippo sullo specchio della cartaigenica.
m'ammucco la pastiglia, golata dal rubinetto.
3 minuti, filtrino, siga, cartina e rollo seduto sul cesso senza neanche tirare l'asse a posto.
accendendola spocchioso, esco e carneficinizzo tutta sta massa di minchioni.

ed invece, vaffanculo. sono con il blog, e il silenziatore me lo ficco in culo.
ca ter
cater.
ca ter pi
cater.
ca ter pillar.

la lega c'e l'ha duro, ma bossi praticamente sta' paraplegico.
ring my beeel ring my bell.

magari ripiglio la consuetudine di esistervi. magari. lo spero. non so..

(or ora c'ho luca morino sullo schermo e mi chiedo perche' la sifilide e il colera non siano equi&solidali)