Oggi ho svegliato il mio sonno
e anche se era li
il mio consiglio più saggio
mi ha pianto, stanco.
La mia giornata che tace, ride di me
cadendo al tiro capace
del pianto stanco-o
Oggi ho tenuto il mio sonno
ma vinco perchè
sono tenuto in ostaggio
dal pianto stanco, pianto stanco.
e anche se mi sveglieranno
io li odierò
perchè mi sorveglieranno
lascia che ridano di me
lascia che piangano di me
di me
e anche se mi sveglieranno
io li odierò
perchè mi sorveglieranno
lascia che ridano di me
lascia che piangano di me
di me
e anche se mi sveglieranno
io li odierò
perchè mi sorveglieranno
lascia che ridano di me
lascia che piangano di me
di mee-e-e
I Ministri
Finito il contratto con
poste-italia-aane.
emmenomale. Post office e non cenè.
ah. tse, il music bisness è una merda, maddai?
in ogni modo i bollini per l’omologa, sono sempre e solo bollini.
ne ho 3, per ora. ho indubbiamente più tacche sulla cintura per la figa, ma non pisciamo lungo, che il chacka non è un trombeur de femme. mai lo è stato, che è troppo ossimorico.
magari forse un giorno, tipo george clooney con il martini del lidl 6.90.
comunque sia, che il bollino valga quanto una banana ciquita, pregevolmente infilata su per il culo, l’avevo detto in tempi non sospetti. ovviamente anticipando profeticamente non solo le masse coetanee, ma anche le previgenti antenate. ma loro niente, lo stronzo sono io.
e poi mi dicono che invecchio, e sono dibbella ancora sotto i trenta-4. suvvia, sarà per la stempiatura incipiente avanzante. ma come dice la pausini, io canto, me ne batto il culo e canto.
il work in progress è sempre il naturale disallineamento di saturno con trony, vale a suppore, limiamo il limabile, smussiamo l’eccedibile, massimo rendimento con il minimo sforzo.
alla fine, una banana in culo anche qui, travestita da ananas all’occasione.
e quindi, valigia di cartone, ad emigrare e succhiare banane oltre il belgioioso belpaese?
ma suvvia, siamo nell’era globale, l’ottimismo è un cazzo di gomma nel culo, finisce che ti piace. e forse già ci siamo.
all’armageddon intendo. 2012.
poi resta sempre il wind of passion. quella cosa che, quell’attitudine, quella.
che mi ha scassato il cazzo in quattro, che a fare donkisciott altro che puntare a perdere, il rompighiaccio rottinculo.
no perchè diciamocelo in tutta franchezza, siete proprio dei grandissimi coglioni.
oh che ce n’era di gente l’altra sera! dice lui.
si ma conoscevo tutti, e mi stavate sul cazzo quando ancora dovevo girare il quadro della macchina.
oh ma facciamo questo che poi quello che poi quello! dice lui.
ma brutto succhiacazzi a tradimento, è quello che sto dicendo da 3 mesi io, cazzo fai copy?
oh ma è un problema se facciamo che là li e lò? dice lui.
ma allora io piscio al vento, che mi soffia in faccia e un cinese sta scorreggiando sottovento di fronte a me mentre un negro ebreo zingaro caga.
oh ma facciamo questo. dice lui.
si ok, lo sai fare? dico io.
no, però.
però codroipo, alla fine faccio io.
eh dai ma è fico. dice lei.
c’è chi è nato per zappare.
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