Categoria: ‘General’

che mazza di stronzi.
40909 compilescion, digita O per Obsession.
R per la Rumbadelasalsamatador.
fuck.

vabbò.

tutto gira di merda, sempre più di merda, ma continua a girare, se questa è soddisfazione.
fuck.
girerei i tacchi e me ne andrei, ma sono invorticato tipo Dorotheeeeee nel regno di Oz, che secondo me si faceva di bonza abbestia, o magari di scioppa, un po’ come il DellUtri Giunior, che m’investe una vecchia e ci trovano cucchiaio-limone-siringa nella macchina (ah non la sapevate?)
fuck.
e poi mi inoltrano di mydoooooooom a b c e forse anche un po’ d che tanto.
e il nerd dagli occhi di ghiaccio ci mette la taglia per poi assumerlo.
fuck.
oh, ma io ci vado ancora all’uni-versitarattattà. ecribbio, sembro Silvestrin, che tralatro è diventato un panzone maledetto. ma brutto maledetto. boh. QUOTSSA una garrrranzia.
fuck.

vabbè fuck.
beccatevi queste, così che sennò mi sento morto.

La lailaialialiaaaaaa
vorre morireeeeeeeeee.


[ ] [ ] [ ]

Son las 5 de la maana y yo no e dormido nada
Pensando en tu bellesa y loco voy a parar
el imsomnio es mi castigo
Tu amor sera mi alivio
Y Hasta que no seas mia no vivire en pas
Y conosi tu novio pequeo y no hermoso
Y se que no te quiere por su forma de hablar
ademas tu no lo amas porque no da la talla
no sabe complaserte como lo haria yo
Pero tendrr paciensia porque no es competencia
Por eso no hay motivos para yo respetarlo

Noo, no es amor,
lo que tu sientes se llama obsession,
una illusion, en tu pensamiento,
que te hace hacer cosas,
asi funciona el corazon

Bien vestido aya en mi lexus,
pase por tu colegio,
me informan que te fuiste,
como loco te fui alcansar
pero es que no te encontraba, y eso me preocupaba
para calmar mi ancia yo te queria llamar,
pero no tenia tu numero, y tu amiga ya me lo nego,
ser bonito mucho me ayudo, y eso me trajo la solucion
yo se que le gustava y le di una Mirada,
con par de palabritas tu numero me dio,
del cellular llamava, y tu no contestabas,
luego te pusi un beeper y no avia connection, mi unica esperenza es que hoiga mis palabras
(no puedo, tengo novio) no me enganches profavor

NoOoOoO, no es amor,
lo que tu sientes se llama obsession,
una illusion, en tu pensamiento,
que te hace hacer cosas,
asi funciona el corazon

Hice sita pa’l psyciatra a ver si me ayudaba
pues ya no tengo amigos por solo hablar de ti
Lo que quiero es hablarte,Para intentar besarte
Sera possible que de una obsession yo pueda morir?
Y quisas piensas que soy tonto, pribon y tambien loco
Pero es que en el amor soy muy original

No enamorro como otros
Conquisto a mi modo
Amar es mi talento te voy a enamorar
Disculpa si te offendo pero es que soy honesto
Con lujo de detalles escucha mi version
Con crema de chocolate, juntarte y devorarte
Llevarte a otro mundo en tu mente corazon
Vente en una aventura,
hagamos mil locuras,
voy hacerte caricias que no se an inventao

Let me find out
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession
No es amor, No es amor,
Es una obsession



ps
si lo so, ho scritto harcore al posto di hardcore.
ecchessòromano.
eravamo rimasti tra i rimasti alle basi delle montagne.
là dove non osano i furetti, ma i furbetti si.

Il vangelo del lavoro
ed il prodotto interno
Lordo
sogna & incassa
sogna & incassa
//Quintorigo//Egonomia//Grigio//

non un freddo comune, o un freddo freddo.
proprio quel freddo che più che dirgli porco non puoi, altri appellativi non ne hai.

ricapitomboliamo:
chk, ngr, orso, F’sTP1.6IE, i pards all’assalto delle alpi con la letargica sveglia;
Torino-Parigi, tutta statale, per de last dei of de iar;
troppo da tabella, talmente troppo che si mette a nevicare grosso come forme di pecorino;
monti le catene lavate in candeggina;
scendi modello Tomba, ma il massimo è il rischio di finirci, nella tomba;
compri le catene demential;
monti le catene;
si sbatterizza l’alternatore, sregolamenteando il regolatore;
ti fari trainare dall’aaaaaaaaaccccciiiiii dallo stesso meccanico da cui hai comprato le catene;
ci smolli 75 neuri, riparti;

ecco, ripartiamo, dopo esserci fatti pure inchiappettare da un distributore di benza pacco, in quel di Oulx.
poi dicono delle multinazionali…
fattostà che quel coso segnava 30, benza non ne entrava, e la lancetta continuava a stare a trequarti. Exxonbastarda.

ginocchia molli dallo scazzo, dalla fame e dalla strippa che la scatoletta F’sTP1.6IE si fermi in quel delle campagne del boujiolet, attacco alle alpi.
tutto passa, passano camper, passano sciatori, passano escursionisti, passano villeggianti, passano abitanti, passano le montagne, passa la neve, passano i passi.
sale su, tortuosa e sinuosa la lingua d’asfalto, una di quelle cose che hai sempre visto stridere, che hai sempre usato e ti chiedi il perchè.
un graffio in mezzo ai monoliti, quasi a sfidare qualcosa che mai potrai battere, che ha anche poco senso simbolico fare.
sali e continui a salire, dritto verso il col de Lautaret, là dove osano le aquile, tre marpioni, una scatola di metallo, e un tot di altri maranzi da vacanza..
quasi due metri di neve, uno spettacolo assoluto, la nebbia o nuvola bassa a mezza valalta, sopra le nuvole come in un manto di cotone.
un freddo porco.
e da bravi marpioni vuoi non fermarti in curva, in discesa, per fare una delle foto più inflazionate della storia?
appunto, nuvola bassa a mezza vallata, neve, montagna, sei sopra le nuvole! vabbè è tutto inflazionato qui!
e sta a vedere che ci scappa anche l’influenza di sto passo..

poi che vi racconto?
mi sono addormentato..

ah già, mi chiedevo come cazzo potessi vivere in una Francia inflazionata, dove tutto è Parigi, dove tutto sta a Parigi, dove tutto nasce e esce a/da Parigi (basta guardare le cartine stradali).
difatti passi di notte sulla statale per paesini sperduti, agglomerati di case, che in confronto la cintura torinese è più viva e pulsante.
però questi sono esteticamente più belli, non c’è che dire.

ci si accampa in macchina a Chalon, dove un figlio di puttana di una creperia che chiudeva alle 2.00 e non c’ha dato neanche una creps che siamo arrivati 5 min dopo, ha avuto anche il coraggio di chiamare la gendarmerie, che dopo un controllo da parte di un poppante con la bocca ancora sporca di latte ci augura anche bon nuit!..
ma forse era solo un sogno.. dormivo dicevo..
[ ]
//Fantômas//
//Delirium Cordia//







Release Date: 27 Gennaio 2004
Format: CD
Label: Ipecac Recordings

Fantômas are:
Mike Patton: Vocals, etc. (Tomahawk, Mr.Bungle, Peeping Tom, ex-Faith No More, various solo projects)
Buzz “King Buzzo” “El Hombre” Osborne: Guitar, etc. (Melvins)
Dave Lombardo: Percussion (Grip Inc., Slayer)
Trevor Dunn: Bass (Trevor Dunn’s Trio Convulsant, Mr. Bungle, collaborations with John Zorn and others)


cercherò di essere il più obbiettivo possibile, nei confronti di un agglomerato di esseri che sta nel mio olimpo personale, capitanati da un bipede che vede oltre, che nel suo essere merda, ha preso sembianze da re mida, e ciò che tocca diventa Schegge di follia dorata..

Fantômas prendono il nome dal cinema.
escono dallo schermo e si proiettano in un suono, per rielaborarlo e farlo uscire immagine, ologramma psicologico di chi ascolta.
Fantômas sono una cosa strana.
[ ]
FAntomas
possono piacere, possono essere odiati, possono non destare gusto, ma ciò che è certo è che non passano inosservati.
e non è frutto di campagne mediatiche di massa, ne tantomeno di trend istantanei bruciati in fretta nell’underground da chi poi si ritrova nell’apatia del quotidiano. per questo non passano mai inosservati. sia anche solo per un giudizio negativo.
Fantômas elaborano visioni personali e collettive, le smanettano su oggetti elettrici ed elettronici, le restituiscono a chi ha voglia di starci, le rigettano fuori, tra gioco e follia, tra delirio e realtà, una guerra a proiettili affilati di suono.
Fantômas sono difficili da capire.



Fantômas hanno già tirato fuori 3 dischi, questo è il terzo.

[ ]
amenaza al mundo
Fantômas hanno prodotto un grandioso Amenaza al mundo, schegge sonore pure, vocalizzi elettronici e corde umane che vibrano in una guerra dadaista, futurista, a sfasciare tutto, scariche di metallo a puro jazz fusion. Un continuo di booom-tra-tat-atta-ta scrtahc tha cha ta. Un gioco che si spacca e uccide. e se non vi basta leggete qua





[ ]
director’s cut
Fantômas hanno già prodotto un grandiosissimo, iper acclamato, Director’s Cut, tornando all’essenza, là dove prendono il nome e forma, là dove c’è il perchè, là dove si spiega il perchè si sono incontrati e producono ciò che producono; elaborazione di colonne sonore, rivisitazione nel presente.






ora Fantômas tirano fuori il terzo, Delirum Cordia.

[ ]
delirium promo

ed escono in piazza con la parte più oscura, personale, rielaborazione e rivisione del presente.
alle soglie del rumorismo però.
e spesso questo va a fare da contorno, forse vuoto, ad un alone di manierismo.. insomma, quando usi la metafora all’infinito, finisce che qualcuno non ci creda più, la metta in dubbio.
forse è solo questione di comprensione, comunicazione reciproca, ma questo è.
alle soglie del rumorismo, cupo e denso, avvolgente, sconvolgente, straniante e anche un po’ spallante.
questione di comunicazione; c’è chi manda e c’è chi riceve I’m a provider,baby (Nerd).
il punto di fuoco lo sposto, perchè se si pensa a quale agglomerato, a che esperienze è Fantômas, a chi lo compone, a cosa propagandava e propaganda, ha una portata fuori dal comune, anche solo per questo.
e anche l’eccessivo manierismo, l’eccessivo rumorismo, disturbo neurale pubblico e privato, può avere.. come dire..
i cazzi suoi da mostrare.
e la smetto di sparare cazzate.

I’m an asshole!
//NoMeansNo//


//Melissa Auf Der Maur//
//Auf Der Maur//

(t.b.a.)


Release Date: 02 Feb. 2004(Int) / 4 Mar. 2004(UK) / 4 Mag. 2004(US)
Format: CD (tbc other formats)
Label:Capitol Records

Tracklist

1. Lightning Is My Girl
2. Followed The Waves
3. Real, A Lie
4. Head Unbound
5. Taste You
6. Beast Of Honor
7. I'll Be Anything You Want
8. My Foggy Notion
9. Would If I Could
10. Overpower Thee
11. Skin Receiver
12. I Need I Want I Will

Alle registrazioni di “Melissa Auf Der Maur” hanno partecipato:
voce : Mark Lanegan (ex-Screaming Trees, QOTSA)
chitarra : Josh Homme (QOTSA), Troy Van Leeuwen (ex-A Perfect Circle, QOTSA), James Iha (ex-Smashing Pumpkins, A Perfect Circle)
basso: Paz Lenchantin (ex-A Perfect Circle, ex-Zwan, Papa M), Nick Olivieri (QOTSA), Twiggy Ramirez (ex-Marilyn Manson, A Perfect Circle)
batteria: Dave Grohl, Samantha Maloney (ex-Hole)

[ ]
Malissa

Ora.
Il chacka vi offre anche le anteprime, e menomale che sono bbuono.
ora.
io manco sapevo come si chiamasse la rossa delle Hole. manco m’immmaginavo c’avesse un nome peggio cosa così.
riporto ciò che ho scritto una settimana fa a tanokore:


—–Messaggio originale—–
Da: [mailto:piolonet@tin.it]
Inviato: giovedì 8 gennaio 2004 11:34
A: Tano
Oggetto:

chek out

Melissa auf der maur – DTO

(Queen of the stone age meets Hole, e ne esce sta cosa stoner rockerrolla alcolico con voce da donna.. fico..)




giuro e spergiuro che non sono ‘ii maco di secrate’, che non c’ho le visioni, ma soprattutto che fino a tre quarti d’ora fa non avevo la benchè minima idea della portata della mia visione.
non sapevo fosse la bassista delle Hole (massì, sai quella coi capelli rossi, quella che poi ha suonato con gli smashing..)
non sapevo ci fossero le mani di Homme e Olivieri (massì, sai quei due fusi che si rimpastano con la solita gente, fanno gruppi nuovi -chek it out: Eagles of Death Metal, nuovo gruppo di Homme- quelli delle desert session che ora vanno anche per mtv…)
non sapevo (ma era intuibile, cribio) ci fosse lo zampino di Dave Grohl (massì, sai quello che è un po’ ovunque, quello dei Probot, Killing Joke, QOTSA, Foo Fighter, Nirvana, quello nel video con le suicidegirls…)
non sapevo che ci fosse la voce alcolica del Lanegan (massì, quello degli Screaming Trees, cantautorato teeeneeeeeesseeee uischi, dai..)

tutto ciò non lo sapevo.

emenomale.
[ ]
basswoman

perchè Melissa Auf Der Maur mi è entrata nella testa, mi è piaciuto molto.
l’ho compattato in una frase, ma è tutto la.
Stoner rock, un po’ più pulito e ricercato, voce femminile alcolica trasandata, riff da deserto d’agosto, il poster di Courney Love alle spalle..
bello, pulito e sincero, quantomeno pare.
se poi diventerà l’ennesima vaccata che passerà e ripasserà fino alla lobotomya, beh, questa credo non sia neanche troppo colpa della tizia quassotto, ma di chi ci ronza intorno..

“The recording process started in March 2001, but the songwriting took place over the last decade. It was important for me to do this on my own, before even entertaining the thought of a record company. So I got a plan together and spent every penny I made.”
-About her solo album, to be released on Feb. 2, 2003.


La La La Lailalala
Vorrei Morire.
//Vasco 'Blasco' Rossi//Rewind//Rewind//


ti scorreva l’autostrada ad alta velocità dietro le spalle, sotto i piedi la statale che diretta saliva su, verso mete sciate nell’inverni franco-piemontesi, la samba galeotta nelle orecchie, e tu che fai?
ti fermi in salita, logico no?

oibotto, i pards sono dinuovo a piedi.
strane coincidenze. che uno si ritrova a scappare dall’apatia, dai suoi stessi mostri, lasciando il cervello sul comodino away-status, che sia estate o inverno, prende e scappa dalla merda-merda, sentendosi quantomeno merda-meno-merda, e cosa ti combina?
c’ha il vizietto dell’alternatore.
un po’ come quest’estate, cristo s’è fermato a Sibari (CS), a sto giro si fa il trip montano e si ferma a Oulx (TO)

questa oscura figura meccanica, che fino a quest’estate neanche sapevo esistesse.
essì miei cari, dovete saperlo, che il chk si fa trasportare.
oltre che dall’emozione, dall’amorrre, dall’entusiasmo, anche dalla macchina. con qualcun’altro che guida, però.
perchè sono contro gli orpelli.
sono contro gli orpelli borghesi.
sono contro questo stato stragista e ostracista.
sono contro la dittatura dell’immagine.
contro la dittatura del marchio.
contro l’immagine dell’apparenza forzata.
contro la patente
non ho la patente!
(il cazzo è, che tutte le volte, non c’ho voglia di sbattermi..)


quindi i tre pards, due guidanti, dopo aver tribolato per 3/4 d’ora a cercare di far entrare delle catene che solo dopo scopriamo essere state messe in candeggina, adatte si e no alla wespa (Woodstock2.thesunsweetrevenge.bomboklatversion) che il chk guida, dopo essere scesi come neanche Compagnoni&Tomba con la loro F’sTP1.6IE, dopo aver montato le le catene più idiote del mondo, notano quella simpatica spia.
che da spia, spia realtà.
quindi subito dopo quel tunnel che c’è se svoltate a sinistra anzichè proseguire verso Bardonecchia, andando verso Cesana/Claviere, nel bel mezzo della salita, davanti al display che ci avverte che il Monginevro è bloccato ai > 26 T., F’sTP1.6IE decide di dare forfait e ammorrire a bordo strada.

manco Verdone.

proooooooonto aaaaaaaaaaaacccccciiii?
di qui, di su, di giù, ma devo dirti tutto io?, ma cosa ne so di che comune è?!? boh, sarà oulx, forse cesana.. c’ho un display, neve, un’albero.. aaaaaazzz. vabbò.

40 minuti di per nulla impaziente attesa, visto che DDT did a job on me/now I am a real sickie/guess I’ll have to break the news/That I got no mind to lose/all the girls are in love with me/I’m a teenage lobotomy (Ramones) ormai ha preso il sopravvento.

un simpatico viaggetto a spese ACI, ossia mie, ci porta diretti diretti, trainati trainati, da un’altrettanto proverbialmente simpatico meccanico, con un altrettanto simpaticerrimo cane, tipico Huski della val di susa, che ci accolgono a portafoglio e braccia aperte, con un sorriso a 56 denti, visto che, guardatuilcazzodicasodovetiporta, dallo stesso meccanico da cui hai comprato le catene.
le coincidenze, no?

Ma io non ho mica ammazzato nessuno! Ora faccio pranzo, minimo un’ora e mezza, poi vediamo… beh, magari son le spazzoline, 50/70 €uro e ve la cavate,neh.. certo se è l’alternatore, son minimo 200 €uro..
(boiafaus)
e poi qui ci son 2 ore di lavoro, bisogna smontare questo quello e quell’altro che poi forse non basta e dobbiamo levare pure la cinghia di trasmissione con la marmitta che passa il tutto al criceto che c’è dentro la ruota per l’impianto elettrico.

echeccaaaaazzo.
le coincidence, legge di murphy, meccanico che vai, cazzi tuoi che trovi, ossia sempre i soliti cazzi.

attendenti e fetenti, con l’orchite che galoppa e un morale da scoglionamento cosmico, i pards attndono e fetono al freddo boia, con i piedi al freddo, i nasi gelati e pane e salame nello stomaco.

ce la si cava, con poca dignità, e media spesa, 70 n€uroni, un po’ di geloni.
tale Regolatore aveva deciso di prendersi una pausa là sui monti con Annette e ostacolare il nostro trip parisien.

ma indomiti, il trio sabaudo avanza come annibbbbale, su su su.
Claviere/Monginevro/Col de Lautaret
dov’eravamo rimasti?
ah, si al punto in cui eravamo i rimasti.
rimasti, non c’è altro da dire.

Spocchiosi e pulciosi, i pards scivolavano pe’ le valli, posti d’incanto se vi gustano le alture.
Freschi d’estate, ghiacciati d’inverno, ma sempre bei posti.
presi d’assalto dai Merenderos, dai Tamarreros e da tutta una sequela di fauna urbana, prodotto oscuro ma ben calibrato della motorcity, che rumoreggia alle spalle.

già, ma non fare il turista/per/caso, al massimo il turista/manco/per/caso che sei sulla rotta più inflazionata, che ti poni in modo inflazionato, che dici cose inflazionato, e il drammatico sta che a volte sgorgano che manco le pensi.. (oh main kampf.)

dicevamo, le valli, le vacche, la pina, il gino, il mario, e la neve.
cribio se ne tirava giù. le catene son pacco, che ce vuoi far, se sei to.to.tongolo.
dopo aver sfidato con inconscenza diabbolica, una nevicata di quelle che la mandava appunto, planiamo dal meccanico, gli molliamo i neuroni, facciamo 30 metri e montiamo le catene tongolo-model-style.
facciamo altrettanti metri per immetterci nella pulittiiiiiiiissima autostrada delle valli, mal voluta e mal fidata, tanto quanto st’osannatamente odiata TAV, che però poi tutti i valligiani prendono, usano e sfruttano, mollando i 15 neuri d’andata e altrettanti al ritorno, per i 130 km delle torino-bardonecchia.

vebbè catene inutili dunque.
autostrada pulita, bene bene bene.

ma la storia è ciclica
si sa la storie è isterica (Assalti Frontali)
e la dove il canovaccio mal abbozzato del Terronia Tour estivo 2003 s’era stoppato, qua si ripete.
spia della batteria.
cazz’è?
nooo, ma è che fa freddo, poi si ripiglia.
seeee.
noooo.
no.
porc.

pronto Aciiiiiiiiiiii?
I don’t practice santeria
I ain’t got no crystal ball.
I had a million dollars but i’d,
I’d spend it all.
If I could find that heina and that sancho that she’s found,
Well I’d pop a cap in sancho and I’d slap her down.
What I really wanna know,
My baby, what I really want to say I can’t define.
Well it’s love,
That I need, oh ,
But my soul will have to,
Wait till I get back and find heina of my own.
Daddy’s gonna love one and all.
//Santeria//Sublime//st//

sguisciano stavolta.
i pards sguisciano, scivolano ribadisco. perbacco.
orso
ngr
chk
F’sTP1.6IE

lisci e pedanti, ignari e spocchiosi.
anche un po’ pidocchiosi va, che anche se ti fai la doccia prima di partire, non sò bene come cazz’è ma mi lordo in una maniera indicibile nel giro di un’oretta.
macchina, treno, piedi, pulman, pattini, aereo, bici che sia..

eggià.
che la letargica sveglia era suonata, per poco ngr non si abbiocca in piedi sotto casa, appoggiato alla porta, ma noi si fanno le partenze deficenti.
però per BaccoTobacco&Venere, sono le 7 antimeridian che hai già fatto:
-carico/scarico
-scaricato il paio di catene in più (*)
-comprato pane al forno
-caffè
-cigarri
-benza
-scorreggia di circostanza

incredibile, sei troppo in tabella, manco fossi l’alpitour, c’abbiamo solo trequarti d’ora di cazzeggio alle spalle sull’orario prefissato.

e allora ‘nnamo com’annibbbale a valicà st’alpi, va.
(che poi è una di quelle robe che ho fatto un miliardo di volte, in sci, a piotte, in tenda, in pulmann, in auto, ma se non la faccio lunga..)
e si scivola via che la statale è un piacere.
oddio, bel tempo di merda, come si suol dire. simpatica nebbiolina padana di quelle modello ‘orchite tascabile’, pioggerellina modello ‘se non caco il cazz non son content’, luce modello ‘se me ne stavo a letto non facevo male a nessuno, invece’, freddo ‘vabbè a caponord un’altravolta’.
comunque i pards scivolano, goliardici e spavaldi, con la samba gentilmente offerta da LaRes-Publica nello stereo, con il carro decennale sotto i deretani.
vai lungo il rettilineo piemontese della stradale, che attraversa tutti i peggio paesi della cintura sabauda, quelli in cui ti chiedi come, che, perchè.
attrazione principale il tamrro d’assalto, ma in fondo va bene così.
curve sinuose all’attacco delle alpi, prima val di susa.
la conosci quasi palmo-palmo, che è un bel postaccio, talmente carino che agnello c’ha fatto pure le twin-towers in quota.
Bussoleno, dove la carne costa meno, fa anche la rima, Susa, a menadito quasi, con tutte quelle cazzo di frazioni inutili, tipo Buttigliera, che credo sia il nome più inflazionato della provincia per agglomerati di case.
Su Su Su, verso i pennacchi, bianchi e nebulosi quest’oggi, affascinanti come non mai, quasi non ti ricordi se hai una meta. Ma io rimango là con Dani e con Lucienne, Annabella, Heidi e combriccola. magari poi s’è fatta gnocca Heidi..
Su Su Su, i pards scivolano.
E invece, la neve inizia a incollarsi.
Crisbio, nevica. Che Fico!
Che Sturia!
Madu!
Ciuè Boh!
Beh!
Eh!
Uh.
essì che nevica un pochetto troppo, ma noi come McGyver ci si ferma e si monta le catene, che sparati scivolavamo, ma saggi&dotti&previdenti&magister siamo.

Eh Eh Eh, in culo.

Si in culo mi ficco le catene, quelle che ci siamo portati dietro, che quelle che abbiamo mollato in quel della Motorcity (*) erano quelle giuste.
*iofanale, anche in seconda a momenti non si riesce a scendere.
e letteralmente i pards scivolano alla bocca di Oulx, tabella di marcia a puttene, si scivola da un meccanico, dove alla gaudente cifra di 50 n€uroni si comprano delle catene modello ‘down-idrocefalo-can do it!’

Ma credete finisca qua?

ps
le foto per ora non son mie.
solo il milionesimo turista, passeggero del numero 22, percorso 889, biglietto 7823…

Sullo schienale di un sedile accanto al mio un adesivo suggerisce:
SE SEI FUGGITO DA CASA, FAI UNA TELEFONATA A CHI TI AMA.
Con un pennarello nero qualcuno ha aggiunto:
Sì, DIGLI ANCORA DI ANDARE A FARSI FOTTERE.

//Giuseppe Culicchia//BlaBlaBla//

già, è fin troppo banale.

banalmente spalmato in questa comoda apatia nostrana, taleggio e pecorino, un po’ a pecorina, apaticamente comodo nella pigra mania da non scrittore, così non và, cazzo!
perchè con il cazzo nella propria mano ,senza un cazzo da fare, si può fare il cazzo che si vuole. (Gus)

eh già!
ma la storia si ripete, quindi, anche se non ho terminato e mai so se, anche se ‘i rillly hop’, il precedente trip degno del Welsh più marcio, del Palacunicciucc, del Bucoschi più bucato, i pards sono dinuovo là.

Il trittico decomposto, puzzolente e malandato, punk dentro, punk di lato, poco fuori, molto attitude.
Cast lievemente ritoccato, starring this time:
chk, sennò non starei qua.
ngr, sbabbion boys, dev’esser la mia vicinanza a far marcire la gente..
dinuovo col trittico, dinuovo con i pards, un po’ come in quelle fughe lugliane verso la puglia, vecchia conoscenza, riappare senza scomparire, l’orso.

sarebbe stato molto romantico, no?
si ma sai che freddo porco..
si però poi ci andiamo a Mosca.
a vabbò.
Lo starrin’ si conclude con un’altro cambio al vertice, CT dei pards, this time, nessuna R5, ma father’s TiPo1.6IE, che è tutto un programma, specie se i numeri sotto la lancetta segnano 190 con tre zeri dietro.
Eppensareche. che dovevamo andarci in via di estinzione, con bambù alla mano, in Panda. Minchia oh.

e dinuovo sparati, o meglio, scivolati, tra ghiaccio e neve.
orso
ngr
chk
F’sTP1.6IE

bene.
ma dove cazzo si va?
Troppo dai minchia la ballotta cisti uea, Berlino.
uhmf, lontano.
Utrecht, non ce nè per nessuno, si spacca il culo ai passeri, che tanto son surgelati ormai.
nain, che poi finiamo dinuovo ad amsterdam.
quand’eccocheunpiccoloamicos’avvicina -anche se è donna. ‘Ma perchè non prendete il camper di..’
e manco a dirmo c’ero già sopra sparato verso Koppe-naghen.
Già, peccato che puntopunto il camper non ce lo elargisce manco per il caiser, quindi.
Utrecht.
Vabbò.

Nonono. PARIGI!
La meta più inflazionata del millennio, quella dove di turistapercaso c’hai nulla, sai dove vai, sai chi trovi e sai cosa mangi.
che poi è un po’ così ovunque.
che lo sai che è bella, romantica, tric e trac, hasish e bombe a mano, che.
che lo sai che ci saranno paccate di italiani.
paccate di italiani.
paccate di italiani.
paccate di italiani.
paccate di torinesi.
paccate di torinesi.
paccate di torinesi.
bene.
quando partiamo?

letargica sveglia, ore 6.15, ore 7.00 sei già dopo Pianezza, che il folle fast&furious trip lo si fa in statale, direttissima Torino-Parigi, toda statal.
che in fondo e mille volte meglio della piatta autostrada.
in culo al TAV.



You speak of Rastafari, but how can you justify belief
In a god that’s left you behind?
You’ve simply filled the gap between the upper and lower class
And your faith merely keeps you in line.
An amalgamation of jewish scripture and christian thought.
What will that get you?
-Not a fuck of a lot.
Take a look at your promised land.
Your deed is that gun in your hand.
_Mt. Zion’s a minefield.
_The West Bank.
_The Gaza Strip.
Soon to be parking lots for American tourists
and
fascist cops.
Fuck zionism.
Fuck militarism.
Fuck americanism.
Fuck nationalism.
Fuck religion.
//Haille Sellasse, up your ass//Propagandhi//How to Clean Everything//
Essere merda meno merda avevo detto.
qui lo riconfermo.

schioda il culo, provaci, in questa strana inconcludente inappagante apatia galleggiante sotto le Fieste.
merda meno merda, quantomeno provaci.
allora prendo e vado, a cercar di capire e dimenticare sotto la parigi di truffaut.

vedremo.
e vi saluto così.

(un anno denso si potrebbe dire)


Non sono vivo
e non sono morto
Non provo dolore
neanche piacere
NON VOGLIO ESSERE
PER NON APPARIRE.
No.
//Bellicosi//Del Risveglio//Il disco dell’anno//


Credevate sopite le passioni eh?
e invece ve lo butto qua, sputato in faccia, pure nel pezzo da bloggo, un bloggo intestinale, che ri-posto pure ney may projeyecty, per tenrene il conto e il filone il-logico.