TFF * mine vision 3.1

22esimo Torino Film Festival
12/20 novembre 2004
Lux – Romano – Massimo – Empire


_my visions

Martedì 16
Empire – 10:00
John Landis
THREE AMIGOS!
THREE AMIGOS!
I TRE AMIGOS
di John Landis
USA, 1986, 35mm, 110′

Struggente omaggio al cinema delle origini –ma anche a Leone e a Pechinpah- vanta il numero del cespuglio canterino (per gentile concessione di Randy Newman), l’omaggio a Dorothy Gish di Martin Short e una serie di gag assolutamente irresistibili.

Semplicemente favoloso! Parodia di tutti gli eroi del western e non, critica sottile della hollywood d’oro e merda, omaggio e inchino al cinema delle origini nonchè al classico western Leone style.. faboulous!
Gag veramente irresistibili grasssssissime risate tra Steve Martin e Chevy Chase


Massimo 1 – 13:15
John Landis
SPIES LIKE US
SPIES LIKE US
SPIE COME NOI
di John Landis
USA, 1985, 35mm, 102′

E John prese il fucile (dello sberleffo). Parodia feroce della paranoia antisovietica reaganiana è forse uno dei film (a torto) meno frequentati della filmografia landisiana. Occhio ai cameo di Sam Raimi, Larry Cohen e Ray Harryhausen.

Penso di essere l’unico a non aver mai visto quest’altra demential genialata di Landis.. dice tutto la descrizione, dice anche di più se si sa che l’accoppiata è guidata da un marpionissimo Chevy Chase (anche qua) e da un fussissimissimo Blues Brother Dan Akroyd

Empire – 16:30
Concorso Internazionale Lungometraggi 2004
MOSHENG TIANTANG
AN ESTRANGED PARADISE
UN PARADISO ALIENATO
di Yang Fudong
Cina, 2003, 35mm, 76′

Straordinario esordio cinematografico di un giovane artista cinese. Un film sospeso, erotico, intransigente, sfrangiato. Quasi un Godard d’oriente..

Straordinario?
Sospeso? Erotico? (beh in parte) Intransigente? Sfrangiato?
Palla mistica e colossale..
Certo, m’inganno da solo visto che, a ben pensarci, anche Godard è a mio gusto palloso..
qua però i già lenti tempi cinesi sono dilatati in un bianco e nero forzato, una perenne deperssione caustica e caspica e caspita se mi viene da dormire..!! Storia di un travagliato amore tra uno pseudo intellettualoide occhi a mandorla con manie ipocondriache e una donzalla fica di legno (a quel che ho dedotto) nella quale si inseriscono le pulsioni erotiche di cui sopra di amiche e amichette varie (che non vanno più in la di una gonna con autoreggenti, sia chiaro..).
Riflessione: se la nouvelle vague (che comunque essa resta, ma resta anche col senno di poi, a tratti noiosa) aveva modo d’essere ed era motivata da circostanze e quant’altro, perchè forzarci nell’era della massa, nell’era dei media, nell’era della distruzione a riproporre un’avanguardia che perde di tempistica e significato stesso? (poichè non più avanguardia)


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Mercoledì 17
Massimo 1 – 13:00
John Landis
DREAM ON: THE COURTSHIP OF MARTIN’S FATHER
DREAM ON: THE COURTSHIP OF MARTIN’S FATHER
DREAM ON: IL CORTEGGIAMENTO DEL PADRE DI MARTIN
di John Landis
USA, 1994, Betacam SP, 25′

Il padre di Martin, scopertosi omosessuale dopo la morte della moglie, chiede aiuto al figlio per trovare un partner. Dopo la visita a un bar gay, si mette con uno degli scrittori della casa editrice per cui Martin lavora: la relazione va a monte ma per la prima volta padre e figlio si confidano reciprocamente.

John Landis
DREAM ON: I NEVER PROMISED YOU CHAROSES, MARTIN
DREAM ON: I NEVER PROMISED YOU CHAROSES, MARTIN
DREAM ON: NON TI HO MAI PROMESSO ROSE, MARTIN
di John Landis
USA, 1994, Betacam SP, 25′

Martin e l’ex moglie Judith si contendono l’educazione religiosa del figlio: lui vorrebbe convertirlo all’ebraismo, lei al cristianesimo. La battaglia si risolve durante un grottesco pranzo in famiglia, in cui marito e moglie, appoggiati dai rispettivi genitori, si fronteggiano a colpi di ridicole tradizioni religiose.

John Landis
DREAM ON: THE SPIRIT OF 76TH & PARK
DREAM ON: THE SPIRIT OF 76TH & PARK
DREAM ON: LO SPIRITO DELLA 76MA E PARK
di John Landis
USA, 1996, Betacam SP, 25′

Dopo la morte del secondo marito di Judith, Martin torna a vivere con l’ex moglie e si installa nell’appartamento del vecchio rivale. Il locale è però controllato da un computer supertecnologico che cerca in tutti i modi di farlo fuori. Episodio tra i migliori della serie, sospeso tra la fantascienza anni ’50 e 2001: Odissea nello spazio.


e altri a decidersi.
causa lavoro, impegni, esame e manifestazione (che mi rallenta i pulmann per 1h e 40 -è forse la prima volta che odio seriamente gli studenti medi ohbellaciaoohbellaciao / c’hounrigurgitoantifascistasevedounpuntoneromettiilclerasil)
non garantisco altri upgrade, ma ci sono un paio di tematiche ancora calienti..

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