New Year’s Post

20050105-amarodiar.jpg|378|283|l’importante è amare dopo aver capito come odiare Benvenuti nel nuovo millennio
appariva su un grattacielo…
Un brindisi non vale che un rumore..
Sarà un anno difficile ma ce la faremo.
Vi voglio bene.



Mastello’s chief emo.sms. -Benvenuti nel nuovo millennio, 2000 a.d., unreleased Arsenico track, F.V. testi e musica – i diritti son diritti. quindi, non è mio. ma non me ne vanterei. the positive aspect of negative thinking.

ed ora me li prendo, i diritti.
e mi sento sempre più storto.

Ho guardato dentro una bugia e ho capito che è una malattia, che alla fine non si può guarire. Mai. e ho cercato di convincermi…che tu non ce l’hai.E ho guardato dentro casa tua e ho capito che era una follia, avere pensato che fossi soltanto mia, e ho cercato di dimenticare di non guardare.


Bugie non ne racconto quasi mai, al massimo palle colossali, talmente surreali che orgasma il mio ego alle facce convinte degli idiots che abboccano. e non sono pochi.
Incredulità, un’altro millennio di secondi verso.
Verso cosa non si sa, solo.. solo ci si rende conto che stiamo ridendo sul ciglio burrone ballando la cumbia, vero?
Perchè non vorrei ripetermi, ribadirlo e rimbambirvi, ma io l’avevo detto. e vaffanculo, io ora l’ho detto che l’avevo detto.
Detto fatto, son frasi ma servono. Accendiamo la luce, il sole è malato e coperto, apri gli occhi/guarda in alto/guarda in alto/e stringi i denti; brucia di vitaaa, guardiamo in faccia al tempo, quello non aspetta ma spacco le lancette, apro il sacco mi ficco dentro, chiudo il cappio e tiro la corda; vediamo se regge.
e avrei passato un paio d’ore con la testa nel forno. ma mi han tagliato il gas, deh, coi rincari dell’euro, il petrolio, bin laden..eh..

E ho guardato la televisione e mi è venuta come l’impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu, che tu mi rubi l’amore.


Un forno è scomodo. a meno che non sia da pizzeria, ovvio, un bel forno due piazze, ampio parcheggio all’esterno.
ma non divaghiamo, che poi sembra che qui si sia in clinica psichiatrica, cronical sucidals tendencies. no, I’m an hippie killers non è così. almeno per ora.
ed è finita col forno senza gas, sotto i gas dell’etna.
Nervino c’andrebbe del nervino, sperimentiamo se il polmone s’adatta al clima di marte.. dai su, vediamo un po’..

Di impressioni ne ho avute troppe, in troppo poco tempo. ma cosa dicevamo sul tempo, rompiamo le lancette?
Magari un pelino egocentrico, che il mondo non ruota qua attorno, ma con uno tsunami, scorreggia spaziotemporale sottomarina, si sposta di venti metri. ma tranquilli, non succede niente.
tranquilli, prendiamo la macchina andiamo a fare la mattanza dei tonni.
e chissà poi perchè tonno è un gergale di idiota, rimbambito, coglione. e chissà perchè coglione è testicolo.

ma poi ho camminato tanto e fuori, c’era un gran rumore… che non ho più pensato a tutte queste cose.


Camminato no, ma mi sono mosso.
Fuori no, molto dentro un sacco a pelo, cùl de sac o giù di lì mi sovviene, col bioritmo da matrix, vampiro delle genti.
Criceto impazzito nel labirinto di uno sperimentatore malvagio/ho la netta sensazione di perdere il cervello/implosione di un ventennio bruciato,e ogni anno e’ migliore del successivo. Squilibrio reificato.
In squilibrio, camminando sull’orlo del burrone, evitando chi vola nel pogo dancing, chi si dimena nella cumbia dancing, chi ancheggia nell’arrenbì dancing, chi headbangeggia nell rochenroll dancing, svolazziamo su questo mare di nulla, in cerca di un appiglio, magari un salvagente bucato.Evidentemente è un problema di sifoide inceppato.
e non ho più pensato. a tutte queste cose.
ma in generale, non ho più pensato.
e non avrei neanche mai pensato che poteva succedere.

E ho guardato dentro un’emozione, e ci ho visto dentro tanto amore. Che ho capito perché non si comanda al cuore.


ed invece è andata così, capodanno col danno, come si suol dire. banale in fin dei conti, da asciugarsi il sudore col bordo della manica sinistra.
è finita così, che il tempo me l’hanno rubato, ma l’ho recuperato.
è finita che se non si può guarire, giù a testa bassa. giù.
è finita che se m’avessero rubato l’amore non l’avrei mai trovato tutto quest’odio. o importante è amar depois de ter aprendido a odiar. e vaffanculo a chi non l’ha capito il nichilismo, e vaffanculo, la rivincita dei buoni si diceva, vero Gus?, e vaffanculo, perdente. testa bassa o alta.. il pessimismo ce lo si trascina anche nel duemilacinque, chissenefotte.
Dentro questa cazzo di bugia, è una malattia. oramai.
Spero tu non ce l’abbia, spero, ma non credo.. vedremo.

E va bene così… senza parole… senza parole…
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole



Good morning Miss Sadness/open your eyes/jumping on the ground,/walkin’ and waiting for that day/i don’t wanna loose
i don’t wanna choose/a way to escape/’cause i wanna create
what?

La sveglia non suona, sono le 18 e la testa non è dentro al forno, o quasi. non è una più la Bugia, è la Malattia..
Ho smesso di camminare, guardando l’etna col cappello bianco, mentre il mondo di falsi perdenti un po’ più simili, con l’asse deviato di 20 metri brancolavano nello stesso simile buio, magari meno malati, ma sempre al buio.
a fake world to describe/full of winners with no smile/waitin for that day
i don’t wanna play the game/so i’m coming/i’m gonna get you soon/to the sorrow land/to the third moon
[…]i want to run faster/before i die!
I’m floating in the space/watching my world in flame/the sky will never burn forever/I’m waiting for that day
when everything will change/the sky will never burn forever

Vedremo, per ora ho speso un rene, una cornea e ho ipotecato qualcos’altro, forse un ventricolo, per una scatola nera da mille&quattrocento neuroni rateizzabili in un-anno-forse-di-merda, forse no, inziato comunque.
il pessimismo no ce lo si scrolla, balliamo sulla catastrofe, apolide spin that shit, come dice eminem..

E guardando la televisione
mi è venuta come l’impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu…
che tu mi rubi l’amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c’era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose…
E va bene così…
senza parole… senza parole…
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole


Eravamo a Las Pezia (scusate, retaggio punc rochers Menges) quando quel cretino del mio finto fratello per annunciare al volgo partecipe e non la venuta del blasco, del suo Fegato Spappolato se ne esce con “.. l’unico vero uomo che ha portato il punk, che era punk in italia dopo red ronnie”
tse! acari di merda, non la capirete mai..

sta sensazione che mi rubino il tempo e l’amore ce l’ho, ma vedremo, ho la mia digitale e il mio cellulare (comunicazione di servizio).

e va bene così, senza parole.
diciamo così, senza parole.
senza.

denoto e mi rendo conto di un autorefenzialismo imperante. ma sempre per usare parole altrui, che la mia inventiva sta spesso in quello, sono predisposto al micidiale. tiratira il filo si spezza, cerca cerca, prima o poi qualcosa lo si trova anche qua dentro, anche in quest’imperante autorefenzialismo

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