TFF * mine vision 2.1

22esimo Torino Film Festival
12/20 novembre 2004
Lux – Romano – Massimo – Empire


_my visions


Sabato 13
Massimo 1 – 15:30
Americana
K STREET
K STREET
K STREET
di Steven Soderbergh
USA, 2003, Betacam SP, 90′

Prodotto da George Clooney e Steven Soderbergh (che dirige tutti gli episodi ed è anche dietro alla telecamera) e interpretato da una coppia di famosi consulenti politici americani –lei, Mary Matalin, una repubblicana sfegatata; lui James Carville, un pilastro di Clinton e della campagna Kerry- , è un prodotto delle TV alta di HBO. Stranissimo ibrido di real news e fiction, include camei di democratici e repubblicani, come Howard Dean e Orrin Hatch.

Particolare sin dall’accoppiata che sta dietro la macchina da presa (soderbergh/clooney), stranissima la forma, una sequenza di 6/7 spezzoni con annessi titoli di testa e coda, tanto da far pensare a tagli e cesure nonchè incapacità di questo TFF.. in realtà è il film stesso così. K Street abbraccia il discorso della comunicazione e della politica seguendo il filone di un reality spy/economy game pur stando sullo schermo. E il problema è questo, non sta sullo schermo ma sta nella realtà quello che i politicanti e gli esperti in comunicazione varia palleggiano in questo film. Espedienti di varia sorta per apparire competenti, sicuri e conoscenti, convincenti e solidi; squali d’alto borgo che vanno a troie per distendersi dal crack finanziario o si associano piegati a novanta ai ricchi bianchi smanandola col diritto nero. Storia trita e ritrita a tratti banale(finale con lesbo tradita, fbi alle calcagna, chiusura dell’ufficio), parte benissimo sputando cruda realtà e schietto realismo viscido, come il veleno d’un mondo che quando rappresentato sullo schermo (così come quando vissuto) il massimo che scaturisce, a chi (in)sano di mente si sente, è: ‘meglio povero..!’ Un mondo che va avanti nel sospetto, nella finizione e nell’illusione, sembra difficile una rottura del velo di maya, poichè è una nuova maya comunicativa quella stessa che il velo lo tende e lo toglie, assottigliandolo o inspessendolo a seconda delle esigenze. Se però stappate occhi e orecchie..



Lunedì 15
Lux – 13:00
Fuori Concorso
DAI SI GEIN
BREAKING NEWS

NOTIZIE IN DIRETTA
di Johnnie To
Cina, 2004, 35mm, 100′

Johnny To ritorna alle radici del polar hongkonghese con un noir, veloce, crudele e ironico, che sfata i miti del real tv. Tiratissimo, con un incipit che è già materia di leggenda e una durata ultraconcisa. Straordinaria come al solito la galleria di volti.

Dice bene la descrizione. Tiratissimo noir poliziesco, in una stranamente solare tokio giornaliera, non avvolta dalle nebbie cinematografiche dell’82 di blade runner, ben pochi stereotipi da occhi a mandorla.
Quanta luce passa dagli occhi a mandorla? Quanto sono in grado di farsi manipolare la coscienza dal sociale, dal media, dal bombardamento psicologico a 360 gradi che subiscono sin da piccoli? che sia che passa poca luce dagli occhi?

Aldilà delle simpatiche comparsate ad alleggerire la tensione (vice commissario dallo stomaco debole e dalla scorreggia facile, un commissario sfigato, impulsivo e malconcio, un ostaggio gaggiolone e genuino), la sfida tra il bene e il male va avanti sotto l’occhio della telecamera che dovrebbe riscattare l’onore della benemerita.. ma esiste giornalismo oggettivo? esiste una reltà oggettiva? o esistono solo realtà positive e negative, dove c’è chi ci guadagna e chi ci rimette, ma le proporzioni, quelle restano oggettive?
Inquietante pensare al protocollo firmato a Kyoto e vedere alveari di palazzi da migliaia di persone con altrettante ventole da condizionatore..


Romano 2 – 09:30
Doc 2004 Concorso
LILLI E IL CAVALIERE – 10 GIORNI PER BATTERE BERLUSCONI
LILLI AND THE KNIGHT: 10 DAYS TO BEAT BERLUSCONI
LILLI E IL CAVALIERE – 10 GIORNI PER BATTERE BERLUSCONI
di Caterina Borelli
Italia, 2004, Digital Betacam, 60

Gli ultimi dieci giorni della campagna elettorale di Lilli Gruber per le elezioni al Parlamaento Europeo sono raccontati attraverso i dietro le quinte. Riallacciandosi a un genere sviluppatosi negli USA più di quarant’anni fa, il film mostra i candidati quando le telecamere ufficiali sono spente e in questo caso il confronto si arrichisce di un’ulteriore componente mediatica: “Il padrone delle televisioni sconfitto da una giornalista della televisione”.

Arrivano i ‘compagni’. Mamma li turchi. Oh maronna Lilli..
Politica, sempre la stessa broda, sempre falsa e bigotta, sempre all’arrembaggio dell’ennesima crocetta sulla schedina, distribuendo flyer pure al bagno dell’autogrill. Nulla di nuovo, solo sconcertante banalità e opulenza reiterata per quelli che stanno ‘dalla parte del popolo, dalla parte di chi accusa l’inflazione… sono 3 anni che siamo più poveri e si sente’; la campagna elettorale la farai pure nei paesini paesotti, ma sempre in giro con una macchina che vale lo stipendio di due anni da operaio, quattro da interinale, tre e mezzo da free lance.. per il resto, l’oscurantismo et similia, nulla da ridire. Onore al Berlu che tutta sta merda è riuscito a rubarla e pilotarla. A morte ogni re.


Massimo 3 – 18:00
Per un Cinema Senza Limiti / Omaggio a Rogério Sganzerla
BRASIL
BRASILE
di Rogerio Sganzerla
Brasile, 1981, 35mm, 20′
Documentario realizzato durante l’incisione del disco Brasil di João Giberto. Con la partecipazione di Caetano Veloso, Gilberto Gil e Maria Bethânia.

Diciamo che è come vedere 3 videoclip di pezzi brasiliani, tra samba e mambo, baiha e rio, vien voglia di ballare, trombare e bere.
assaporare la tristeza dolce amara e sorridente brasiliana in tre canzoni.. bel cortometraggio!



Per un Cinema Senza Limiti / Omaggio a Rogério Sganzerla
O ABISMU
THE ABYSS
L’ABISSO
di Rogerio Sganzerla
Brasile, 1977, 35mm, 82′

Grande capolavoro sconosciuto del cinema degli anni settanta, geniale film musicale dedicato a Jimi Hendrix. “Sul piano del passato, O Abismu mostra come il Brasile sia il continente millenario con due costanti: la natura vulcanica della nostra costa atlantica e l’identità di comunicazione tra Oriente e Occidente. Sul piano del presente, la volgarità è un dato politico. Quanto al suono del futuro, il film, evocando Jimi Hendrix, mette il nuovo uomo, che è l’uomo allo stato ludico, in contatto con la natura, di ritorno verso la propria mente” (R. Sganzerla). Con Norma Bengell, José Mojica Marins, Wilson Grey.

Ora, io non capirò il cinema d’avanguardia, ma se questo è un capolavoro sconosciuto, ma perchè non resta sconosciuto?
Un viaggio tra voodoo, lsd, coca, droghe sintetiche e ascetismo.. brasiliani egittologi che si masturbano pensando alla millenaria storia varia della costa brasilegna, ricerca del loro tesoro mentale col fine ultimo di perderlo, discorsi non-sense sempre e comunque, celebralità che si perde nel fine ultimo del gioco e della comicità facciale vecchio stampo.
Riscattato dall’hendrix finale, onestamente..

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_next in line

Martedì 16
Empire – 10:00
John Landis
THREE AMIGOS!
THREE AMIGOS!
I TRE AMIGOS
di John Landis
USA, 1986, 35mm, 110′

Struggente omaggio al cinema delle origini –ma anche a Leone e a Pechinpah- vanta il numero del cespuglio canterino (per gentile concessione di Randy Newman), l’omaggio a Dorothy Gish di Martin Short e una serie di gag assolutamente irresistibili.

Massimo 1 – 13:15
John Landis
SPIES LIKE US
SPIES LIKE US
SPIE COME NOI
di John Landis
USA, 1985, 35mm, 102′

E John prese il fucile (dello sberleffo). Parodia feroce della paranoia antisovietica reaganiana è forse uno dei film (a torto) meno frequentati della filmografia landisiana. Occhio ai cameo di Sam Raimi, Larry Cohen e Ray Harryhausen.

Empire – 18:30
Americana
TOOLBOX MURDERS
TOOLBOX MURDERS
TOOLBOX MURDERS
di Tobe Hooper
USA, 2003, 35mm, 95′

“Ogni anno, migliaia di persone arrivano a LA inseguendo i loro sogni. Alcuni li coronano, altri tornano indietro. Altri, semplicemente, scompaiono….”. Film profondamente losangelino, in cui un condominio della vecchia Hollywood è teatro di morti orrende, l’ultimo lavoro di Tobe Hooper è anche quello più vicino al suo magnifico Non aprite quella porta.


in forse

Massimo 1 – 15:45
Omaggio a Richard Fleischer
VIOLENT SATURDAY
SABATO TRAGICO
di Richard Fleischer
USA, 1955, 35mm, 90′

Tre gangster giungono in una città di provincia per rapinarne la banca. Prima del colpo si mescolano alla gente del luogo e vengono a conoscenza dei legami e delle tensioni che ne regolano la vita. Tra Thornton Wilder e William Faulkner, un gangster movie con toni da melodramma familiare e una splendida fotografia a colori in Cinemascope.

Empire – 16:30
Concorso Internazionale Lungometraggi 2004
MOSHENG TIANTANG
AN ESTRANGED PARADISE
UN PARADISO ALIENATO
di Yang Fudong
Cina, 2003, 35mm, 76′

Straordinario esordio cinematografico di un giovane artista cinese. Un film sospeso, erotico, intransigente, sfrangiato. Quasi un Godard d’oriente..

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