pa.parappappara.papapa.Paris. _oggi

Ossstia puta, esclamavano un’altra parte dei pards a kilometri più in giù, in riva al mare, tra le curve di Gaudì.
Ostia puta potevamo finalmente dire, e che dire?, ce l’avevamo fatta.
pa.parappappara.papapa.Paris – treunounodueduezerozerotre, zerounozerounoduezerozeroquattro.

Quindi:
chk, ngr, orso, F’sTP1.6IE, dopo tutto quel che è stato, finally alla conquista di Parigi. Fa molto Napoleone. Fa molto Annibale. O forse molto più Asterix&Obelix.
(tralaltro l’orso ha cacato il cazzo per circa 2gg chiedendo di portarlo al parco di Asterix&Obelix, ma non trovando risposta dopo un po’ s’è sedato)

Quindi, il nostro plannin per il trentuno noche era quello prima descritto.
La metro c’è, funzia, fa molto scena, fa molto film, fa molto inflazionato, quindi la si prende, no?
Però prima collassiamo in frigo, pardon, tenda, che.
Emmmenomale che faceva freddo, emmenomale che doveva essere breve e circonciso, emmenomale!
I tre idiot-pards, all’alba delle 19.10 schiodano il culo (congelato) dalla loro tenda, che era un gran belvedere.
Insomma, immaginatevela (visto che le foto per ora saltano a piè pari il mio scanner) solitaria, gagliarda&spavalda&spacchiusa, la mia bellissima Perrino Snail da 4, ViolaArancionConCotoneAzzurro. Totale. (forse è estiva?)
Assettatissimi, con giornalazzo sotto il telo – eheh che ci fotti così?- il saccoapelo mica lo srotoliamo, che poi si ghiaccia e basta… (*)
Quindi assettatissimi versione cipolla come il bravo turista che non deve chiedere, mai, dovrebbe sempre esser pronto si parte, con il ngr che offre ai posteri una bellissima monotuta da fare invidia a pantani&messner messi assieme, il chk che smolla la moda blackblock perenne per un coloratizzimo maglione norvegiiiiese, l’orso che riesce a essere piemontese anche a parigi.

Saggio detto: Cazzo in culo non fa figli, ma fa male se lo pigli (o brodo per conigli -secondo le direttive papali).
E al grido di: Ho visto un prete con le scarpe di gomma.. [da cantarsi anche in international version per farsi capire oltr’alpe: I’ve seen a priest with rubber shoes..] il trio mal’assortito s’accinge alla sua prima vittima: La Defance.
Ora, non so se ci siate mai stati. fatto sta che è un qualcosa di veramente surreale. ubicato nella zona nordest di Parigi, è un quartiere economico-sborone, in stile moderno-futurista, insomma, grattacieli a specchio, brutte copie delle twin tower, roba che Wright s’accaponerebbe, piazzaloni enormi con installazioni dal più vago significato. Svetta, come ben si sa, un’enorme arco, costruito in perfetta linea d’aria-visiva, su una altura, con l’arco di trionfo. Un enorme e trionfale arco modernista, ricoperto da tonnellate di marmo di carrara (è vero) che chiappa na corrente della madonna se ci stai sotto. Con la bocca aperta e gli occhi intorpiditi ci aggiriamo per questi piazzaloni, tra bolle di vetro, palazzi svavillanti, oblò e cubi. Alquanto straniti, tentiamo di prender a sgamo uno dei due ascensori (alle 19.45 del 31 dicembre) che vanno su&giusu&giusu&giu per il tetto dell’arco, ci blaterano qualcosa pieno di erremoscie e jesuis jesuis. vabbò.

il ngr si rimembrava d’esser passato da poco più d’un anno in questo loco (ai bei tempi,eh? quando la figa volava bassa e il cazzo alle stelle -nda chacka stai cadendo sempre più in basso. diggin’ the grave) e sciabattando arriviamo a quello che per noi è l’Auchan numero zero, theMasterAuchan, l’unico l’inimitabbile. chissà se poi è il capostipite, ma nelle ns menti da quindicenni in calore si.
e con uno stupore che viaggia tra il down e l’ebete, lo stordito e il rincoglionito, con estremi ooooooh, miiiiiiiiii, uuuuuuuh, scopriamo che è chiuso.
acciderbolicchia! chiudono il 31 dicembre alle 20.00?! SPQF, sonopazziquestifrancesi.

Scatta quindi il piano di riserva:
dirottttttati in diretttttissima verso Belleville&Pigalle, alla ricerca d’un ameno loco over cenar e acchiappar da bere, che quella è la prima delle preoccupazioni.

Siamo già con un piede sulle scale della metro quando ci imbambola una roba che ha del terribile.
Un video.
uh, e per così poco..
un mix tra blade runner – 2013 dopo la caduta di new york – chiamami jena – rollerbal – cristofer lambert – un porno d’essai..
Un mega documentario mandato in loop su la Defance, su quanto sono stati bravi a disintegrare palazzi e case di mattoni antichi, una bidonville, per far posto a grattacieli commerciali, quanti operai sono morti nello scavare una buca enorme (che più avanti vedremo), come abbiano riportato alla luce non so che..

alLluzinannnnnnnnte!

con un piede nella metro, il cervello in down, il naso gelato, schiodiamo il culo verso Belleville. Pennac c’attende. e non solo..

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