pa.parappappara.papapa.Paris. _’imo, nati non fummo_

eravamo rimasti tra i rimasti alle basi delle montagne.
là dove non osano i furetti, ma i furbetti si.

Il vangelo del lavoro
ed il prodotto interno
Lordo
sogna & incassa
sogna & incassa
//Quintorigo//Egonomia//Grigio//

non un freddo comune, o un freddo freddo.
proprio quel freddo che più che dirgli porco non puoi, altri appellativi non ne hai.

ricapitomboliamo:
chk, ngr, orso, F’sTP1.6IE, i pards all’assalto delle alpi con la letargica sveglia;
Torino-Parigi, tutta statale, per de last dei of de iar;
troppo da tabella, talmente troppo che si mette a nevicare grosso come forme di pecorino;
monti le catene lavate in candeggina;
scendi modello Tomba, ma il massimo è il rischio di finirci, nella tomba;
compri le catene demential;
monti le catene;
si sbatterizza l’alternatore, sregolamenteando il regolatore;
ti fari trainare dall’aaaaaaaaaccccciiiiii dallo stesso meccanico da cui hai comprato le catene;
ci smolli 75 neuri, riparti;

ecco, ripartiamo, dopo esserci fatti pure inchiappettare da un distributore di benza pacco, in quel di Oulx.
poi dicono delle multinazionali…
fattostà che quel coso segnava 30, benza non ne entrava, e la lancetta continuava a stare a trequarti. Exxonbastarda.

ginocchia molli dallo scazzo, dalla fame e dalla strippa che la scatoletta F’sTP1.6IE si fermi in quel delle campagne del boujiolet, attacco alle alpi.
tutto passa, passano camper, passano sciatori, passano escursionisti, passano villeggianti, passano abitanti, passano le montagne, passa la neve, passano i passi.
sale su, tortuosa e sinuosa la lingua d’asfalto, una di quelle cose che hai sempre visto stridere, che hai sempre usato e ti chiedi il perchè.
un graffio in mezzo ai monoliti, quasi a sfidare qualcosa che mai potrai battere, che ha anche poco senso simbolico fare.
sali e continui a salire, dritto verso il col de Lautaret, là dove osano le aquile, tre marpioni, una scatola di metallo, e un tot di altri maranzi da vacanza..
quasi due metri di neve, uno spettacolo assoluto, la nebbia o nuvola bassa a mezza valalta, sopra le nuvole come in un manto di cotone.
un freddo porco.
e da bravi marpioni vuoi non fermarti in curva, in discesa, per fare una delle foto più inflazionate della storia?
appunto, nuvola bassa a mezza vallata, neve, montagna, sei sopra le nuvole! vabbè è tutto inflazionato qui!
e sta a vedere che ci scappa anche l’influenza di sto passo..

poi che vi racconto?
mi sono addormentato..

ah già, mi chiedevo come cazzo potessi vivere in una Francia inflazionata, dove tutto è Parigi, dove tutto sta a Parigi, dove tutto nasce e esce a/da Parigi (basta guardare le cartine stradali).
difatti passi di notte sulla statale per paesini sperduti, agglomerati di case, che in confronto la cintura torinese è più viva e pulsante.
però questi sono esteticamente più belli, non c’è che dire.

ci si accampa in macchina a Chalon, dove un figlio di puttana di una creperia che chiudeva alle 2.00 e non c’ha dato neanche una creps che siamo arrivati 5 min dopo, ha avuto anche il coraggio di chiamare la gendarmerie, che dopo un controllo da parte di un poppante con la bocca ancora sporca di latte ci augura anche bon nuit!..
ma forse era solo un sogno.. dormivo dicevo..

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