Easy like on sunday morning (-never)

4 e mezza del mattino, serata sabato, maliconico di sottofondo col sorriso in faccia.

Ci sono volte in cui hai il vuoto in testa, uno strano agglomerato di nulla, qulcosa che a nulla giunge, eppure, il cervello a mille, idee, pensieri che si mescolano al nulla che prevale e producono sensazioni, emozioni, che sconvolgono.
Pensi, ti metti in forte crisi, non sei capito e non capisci.
Sono gli errori che salgono a galla, le conseguenze, maligne, impotenti di guarigione. ma sei li, vivi e ti lasci vivere, non c’è nessuna finalità.
Ma l’agglomerato strano e con forte componente di nulla, parte che rende il tutto inutile, prevale e prende il sopravvento. Ed è una strana sensazione di vuoto malinconico & motivato, sconsolato al corso dei rapporti e delle cose che così vanno le cose e così devono andare, non credi, non ci hai mai creduto, anzi, l’hai sempre visto in cattiva luce.

Sterile, asettico quasi nello sguardo che porti a quel che t’attornia, non ci credi di esser così. che così stiano. che vada così. che io vada.

in continuo affanno, nessuna prospettiva.

-dipende da dove la guardi-

forse è vero, la guardi male e in cattiva luce, in qualcosa che non va, perchè hai tu la ragione.
Strano agglomerato di conoscenze, casualità, sentimenti, ragioni. ti lede e ferisce, cercando di vedere quel che non c’è e non è per nulla il caso che ci sia.
forse.

guardala nell’altra luce.
ma perchè non ti convince, non ti piace, e non l’accetti?
umanità, credo si tratti; quindi differenze e difrazioni di chi non crede più.
sarà, ma manca l’ingenuità, di una volta, di quando tutto era lì pronto. da prendere, consumare, vivendo nel consumo e nel non pensare a.

in contnuo affanno, nessuna prospettiva.
forse.
beneficio del dubbio, me lo concedo.

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