//Music Review #3//

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//Killing Joke//
//Killing Joke//





Release Date: 28 luglio 03
Format: CD
Label: Epic / Zuma (UK)

1. The Death & Resurrection Show
2. Total Invasion
3. Asteroid
4. Implant
5. Blood On Your Hands
6. Loose Cannon
7. You’ll Never Get To Me
8. Seeing Red
9. Dark Forces
10. The House That Pain Built
11. Inferno (UK Bonus Track)


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C’è gente che suona da almeno vent’anni. che si scioglie, si lascia, separati in casa, ma non la finisce.
Non la smette di stupire, ora come allora.
Scherzano dice il nome. si, e poi ti uccidono.

It’s a global abrasion
It’s conflagration
United Nations
It’s a total invasion

Destroy your customs
You’ll have no say
We’ll clothe your women
In the western way


Già ti stende il fatto che dietro a pelli e piatti ci sia quel prezzemolo (diventa fin troppo banale dirlo) di Grohl, quello nirvanico, quello probottiano (Centuries of Sin -anteprima troppo mia!- con Snake /Voivod/ è s p e t t a c o l a r e), quello qotsaiano, quello star insomma..

Mark up at the points
Feel the plane
A same all different drummers
Light up to fine

Put up your mask
and animals skins

Illumination
Illumination

And listen to the drums (POW POW POW)
Each beats of the drums (POE POW POW)


…che però ti stende perchè suona, e non è solo uno zarro con la stratocaster trasparente. Pesta giù di china, mentre Coleman, organista dicono, occultista dicono, bagna di oscuro, dark, politica, società, fotografie dell’allegro decadentismo dell’attuale (??uh??).


They’re dropping bombs again
And they’re doing it in your name
All the rational commentaries in the papers that I read
Marmalade and buttered toast
And smell of Sunday roast
Kiss the @rse of Uncle Sam
Oh to be an Englishman



Vent’anni fa, cristo. con Siouxie, Joy Division, Bauhaus, inondavano l’underground inglese di cattiveria realista, ben poco mainstream.
E dopo 7 anni senza dischi, dopo lo scioglimento, tornano a pisciare in testa a mille e mille versioni mal riuscite di sofferenti sui calli che non hanno. mille e mille ragazzini senza rispetto.
Uno scheletro malvagio, con il chiodo e il cardigan che legge il Wall Street Journal, ti guarda ridendo malefico mentre ascolti the Death & Resurrection Show. Cattivi, brillanti e negativi, a sfiorare un nichilismo che propone, quanto mai nello stallo di mille band con siti e paillets scintillanti, nulla di inedito spudorato, ma con un giro di chitarra che ti stende, quasi a far da coro ai qotsa, che con due note ti dipingono deserti, macchine cabrio, whisky e serpenti. Così i Killing Joke, nella loro oscura meteora, viaggiano da vent’anni e più, avvolti nella nebbia che vela un sole malato, un mondo su cui sputare e sguazzare, che la via ancora non la si trova…

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DarkUKhardrockersTrio

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