VADO A FUOCO: IL ROGO DEL MAGO FORRESTale
Il bosco è mio padre.
Uno spaventoso incendio devasta l'entroterra di Vado Ligure mentre Maersk si espande sulla costa come metastasi (costruendo una megapiattaforma cementizia che va a far pendant con la centrale a carbone in uno dei comuni itagliani con maggior incidenza mortifera inquinante).
Il Tg Rai Regionale va sul luogo, e a incendio ancora ferocemente in corso il responsabile dei Forestali(equali?) si premura di sottolineare più volte l'esclusione del dolo.
Anni fa: un elicottero dei Forestali staziona 10 minuti immobile su una collina ligure. Tempo che se ne va (mentre mi chiedo che cazzo ci stia a fare lassù immobile), da sotto il punto in cui esso stazionava s'alza diritta e nera una colonna di fumo a idrocarburi. Da lì si espande un incendio. Segnalo l'incendio. Lo spengono a sera, quando già ha devastato la collina. Il giorno dopo chiamo i Forestali, e dico di aver visto l'elicottero subito prima sul luogo dell'incendio. Il Fores-tale (tizio, anonimo) si sdegna: "Quello che dice è gravissimo, bisognerebbe lei facesse un esposto circostanziato". Dico: "Se ritenete, mi presento e vi sottoscrivo che ho visto quella scena". Mi dice il Tale Forest: "Ma no, non si preoccupi, mi dia il suo indirizzo, veniamo noi a casa sua ad interrogarla". Abbasso la cornetta e penso netto: "Mi son condannato a morte, questi vengono e fanno sparire il testimone scomodo". Ma non si presenta nessuno, né in quei giorni né nei successivi anni.
I finanziamenti statali ai singoli rami statali vengono dati "a consumo". Se ti finanziano 100.000 un anno, e l'anno dopo ne hai spesi solo venti, ti riducono il budget. Quest'anno nella zona raramente sono partiti incendi, assai frequenti invece gli anni scorsi. C'era necessità di un grande rogo per avere gli introiti? Per non perdere posti di lavoro? Per non perdere gli elicotteri? Se questa fosse malizia (ché ai fini di verità sappiamo bene che a pensar male si becca più vicino) perché non venire a farmi far verbale o dirmi calunniante (che non sono) quella volta che vidi quell'innesco? Perché non verificare prima i fatti invece di dire "escludiamo ci sia dolo" a rogo ancora arrogante sopra vado?
Prendo dal quotidiano vari nomi di popolani del bosco che è bruciato in 'sto maledetto incendio. Al primo numero risponde il figlio, si spaventa che al telefono io abbini organi pubblici e malaffare, e nega d'aver visto o dichiarato alcunché. Un suo omonimo che ho chiamato per errore dice di esser del posto, e di esser ben certo sia dolo, perché "un petardo i ragazzi non vanno nottetempo a farlo esplodere in mezzo al bosco buio dopo chissà quanto cammino, e pure fosse in quella valletta c'è un rio, e è esposta male, quindi ci resta sempre umidità, le zone secche sono altre". La versione ufficiale è che sia stato un petardo. Il popolo non crede agli ufficiali, ma all'esperienza diretta. Viva il popolo dei boschi. Quelli che non hanno gli iAlberi e che jobs vuol dire spaccar legna ripetutamente.
Un tagliaboschi che nell'incendio ha perso tutto quanto dichiara al quotidiano di aver visto tre chiari distinti inneschi che partivano. Chiamo per ultimo lui. Sull'elenco telefonico dopo il nome ha fatto scrivere chiaro: "TAGLIABOSCHI". Io credo che sia l'unico in Itaglia, e forse al mondo intero. L'orgoglio della stirpe montanara. Si dia ogni riconoscimento solidale ed umano a questo Uomo.
Lo dico alla moglie (lei risponde al telefono) che suo marito è davvero una leggenda. Che questo almeno lenisca un poco quanto hanno subito dal fuoco. Mi dice che quel che stiamo dicendoci al telefono potrebbe causarci problemi. Le dico che io i problemi li ho soltanto nel rispondere al mio senso di verità, e che chi ci stesse ascoltando per usare contro di noi parole dette al fine di tutelare i boschi si vergogni. Mi dice che è vero, e aggiunge il racconto dei fatti, dettagliato. L'incendio era stato spento. Alla sera, col vento, è ripartito. Viene rispento con difficoltà. Ma a Santo Stefano per la terza volta, dal lato opposto e distante al primo rogo, si riaccendono focolai. Col vento i tizzoni ardenti posson fare dei netti salti, ed incendiare altrove. Loro son tagliaboschi, e lo conoscono, il fuoco. Ma per quanti lunghi salti possa fare, un fuoco spento con giusto qualche brace minimale residua non può fare, a detta sua che conosce la vallata, un salto simile. Eppure, lei dice, ha sentito dichiarare da parte di un "esperto" che "basta una piccola brace per aver trasportato il fuoco al lato opposto". Perchè tanto zelo di tanti "addetti" al caso nel dichiarare il non dolo? Il commento più comune nelle conversazioni intrattenute è "questa cosa puzza". Puzza, quindi non è un petardo né un tizzone, ma è chiaramente Occidente.
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(c) Apolide Sedentario 2011
DOWN DOW FOREVER
chi non leggie FRIGIDAIRE e IL nuovo MALE è sciemo
Uno spaventoso incendio devasta l'entroterra di Vado Ligure mentre Maersk si espande sulla costa come metastasi (costruendo una megapiattaforma cementizia che va a far pendant con la centrale a carbone in uno dei comuni itagliani con maggior incidenza mortifera inquinante).
Il Tg Rai Regionale va sul luogo, e a incendio ancora ferocemente in corso il responsabile dei Forestali(equali?) si premura di sottolineare più volte l'esclusione del dolo.
Anni fa: un elicottero dei Forestali staziona 10 minuti immobile su una collina ligure. Tempo che se ne va (mentre mi chiedo che cazzo ci stia a fare lassù immobile), da sotto il punto in cui esso stazionava s'alza diritta e nera una colonna di fumo a idrocarburi. Da lì si espande un incendio. Segnalo l'incendio. Lo spengono a sera, quando già ha devastato la collina. Il giorno dopo chiamo i Forestali, e dico di aver visto l'elicottero subito prima sul luogo dell'incendio. Il Fores-tale (tizio, anonimo) si sdegna: "Quello che dice è gravissimo, bisognerebbe lei facesse un esposto circostanziato". Dico: "Se ritenete, mi presento e vi sottoscrivo che ho visto quella scena". Mi dice il Tale Forest: "Ma no, non si preoccupi, mi dia il suo indirizzo, veniamo noi a casa sua ad interrogarla". Abbasso la cornetta e penso netto: "Mi son condannato a morte, questi vengono e fanno sparire il testimone scomodo". Ma non si presenta nessuno, né in quei giorni né nei successivi anni.
I finanziamenti statali ai singoli rami statali vengono dati "a consumo". Se ti finanziano 100.000 un anno, e l'anno dopo ne hai spesi solo venti, ti riducono il budget. Quest'anno nella zona raramente sono partiti incendi, assai frequenti invece gli anni scorsi. C'era necessità di un grande rogo per avere gli introiti? Per non perdere posti di lavoro? Per non perdere gli elicotteri? Se questa fosse malizia (ché ai fini di verità sappiamo bene che a pensar male si becca più vicino) perché non venire a farmi far verbale o dirmi calunniante (che non sono) quella volta che vidi quell'innesco? Perché non verificare prima i fatti invece di dire "escludiamo ci sia dolo" a rogo ancora arrogante sopra vado?
Prendo dal quotidiano vari nomi di popolani del bosco che è bruciato in 'sto maledetto incendio. Al primo numero risponde il figlio, si spaventa che al telefono io abbini organi pubblici e malaffare, e nega d'aver visto o dichiarato alcunché. Un suo omonimo che ho chiamato per errore dice di esser del posto, e di esser ben certo sia dolo, perché "un petardo i ragazzi non vanno nottetempo a farlo esplodere in mezzo al bosco buio dopo chissà quanto cammino, e pure fosse in quella valletta c'è un rio, e è esposta male, quindi ci resta sempre umidità, le zone secche sono altre". La versione ufficiale è che sia stato un petardo. Il popolo non crede agli ufficiali, ma all'esperienza diretta. Viva il popolo dei boschi. Quelli che non hanno gli iAlberi e che jobs vuol dire spaccar legna ripetutamente.
Un tagliaboschi che nell'incendio ha perso tutto quanto dichiara al quotidiano di aver visto tre chiari distinti inneschi che partivano. Chiamo per ultimo lui. Sull'elenco telefonico dopo il nome ha fatto scrivere chiaro: "TAGLIABOSCHI". Io credo che sia l'unico in Itaglia, e forse al mondo intero. L'orgoglio della stirpe montanara. Si dia ogni riconoscimento solidale ed umano a questo Uomo.
Lo dico alla moglie (lei risponde al telefono) che suo marito è davvero una leggenda. Che questo almeno lenisca un poco quanto hanno subito dal fuoco. Mi dice che quel che stiamo dicendoci al telefono potrebbe causarci problemi. Le dico che io i problemi li ho soltanto nel rispondere al mio senso di verità, e che chi ci stesse ascoltando per usare contro di noi parole dette al fine di tutelare i boschi si vergogni. Mi dice che è vero, e aggiunge il racconto dei fatti, dettagliato. L'incendio era stato spento. Alla sera, col vento, è ripartito. Viene rispento con difficoltà. Ma a Santo Stefano per la terza volta, dal lato opposto e distante al primo rogo, si riaccendono focolai. Col vento i tizzoni ardenti posson fare dei netti salti, ed incendiare altrove. Loro son tagliaboschi, e lo conoscono, il fuoco. Ma per quanti lunghi salti possa fare, un fuoco spento con giusto qualche brace minimale residua non può fare, a detta sua che conosce la vallata, un salto simile. Eppure, lei dice, ha sentito dichiarare da parte di un "esperto" che "basta una piccola brace per aver trasportato il fuoco al lato opposto". Perchè tanto zelo di tanti "addetti" al caso nel dichiarare il non dolo? Il commento più comune nelle conversazioni intrattenute è "questa cosa puzza". Puzza, quindi non è un petardo né un tizzone, ma è chiaramente Occidente.
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(c) Apolide Sedentario 2011
DOWN DOW FOREVER
chi non leggie FRIGIDAIRE e IL nuovo MALE è sciemo
Il Comune di Vado è in mano a una lista civica ultraindipendente e ferocemente osteggiata sia da Pd che Pdl (i quali ha entrambi sconfitto con clamore promettendo di ostacolare in ogni modo possibile la piattaforma Maersk). Si parla di cifre ad infiniti zeri per il progetto del leader dei container. “Se non fai come diciamo ti do fuoco”, mi pare di ricordare sia il più classico dei mezzi intimidatori. La mafia berlusconiandalemiana in salsa multinazionale nordeurobbosa non bada a spese sul prezzo delle taniche da innesco. E la Guardia Forestgumpale è a quanto pare più fedele all’interesse bipollare dei colleghi con (guarda un po’) la fiamma sul berretto.
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(c) apolide sedentario 2011
ciao ramingo!!!
pur non vedendoci da troppo tempo sono sempre un tuo affezionato lettore da ormai 9 anni circa e spero sempre che ci sia l’occasione di incontrarci per parlare un po’ anche di questi ragazzacci che vanno a sperimentare i botti nei boschi (!!!!) .. non scrivo mai soprattutto per la pigrizia di dover trascrivere ste parolacce qui sotto elencate cmq un salutone anche ala mamma e grazie di esserci
roberto parodi
Ma quale sor presabene risentirti, Roberto!
Per questa tua riapparizione vinci una mia fiaba che Sinti tola: “La regola l’abbiamo dentro e se bisogna scriverla siamo davvero messi male”:
C’era un ragazzo che andò all’istituzione e in fronte a tutti si denudò, tornando Uomo, disertando ogni sudditanza a ogni Sistema. Gli comminarono una sostanziosa multa per abbandono di abiti al di fuori dall’apposito cassonetto differenziato, e lo tacciarono “nemico dell’ambiente”. Ma guardate coloro che cinguettano le bellezze della Natura: non abbisognano di Fincantieri per vivere… Per chi, armato e autoritario, costringe Fratello Fuoco a fare danni a Sorella Taglialegna la condanna è la tristezza solitaria di non aver conosciuto ‘a mio cugggino. Mio cugggino una volta mi ha battuto in un torneo. E io giocavo nel Notthingam Forest. Prendetevi i forestali&quali, aridatece Hood.
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(c) apolide sedentario 2011