DIARIO ARIANO 8 – re ferendum e neda ammazzandum (con il calcinaccio)

L’eroina-simbolo della contestazione iraniana anti-Ahmadinejad, Neda di nome, pulzella d’orleans dei nostri media la settimana scorsa, stava tirando un estintore contro un defender dei pasdaran antiammericani, ma non l’hanno uccisa i polliziotti, l’hai uccisa tu con il tuo sasso.Ovvero: la legge sia uguale per tutti, dicono i magistrati de magistris. E allora questa è la storia vera galbusera. La storia non siamo noi, i telegiornali non parlano di noi, parlano di birmane prigioniere e di iraniane sparate, ma tacciono le assoluzioni ai picchiatori bolzanetesi e le mani leggere della legge contro gli Aldovrandicidi. Fanno SCHIFO. Schifo. Schifo.
Oppure danno notizie quali questa: “A un anno dall’incidente dell’8 agosto scorso reso famoso dal video in cui si vede un tir tranciar due carreggiate e prender fuoco, la perizia ha stabilito che il guardrail non poteva reggere un urto simile”. Ah, ci voleva una perizia di un anno per vedere che il guardrail, in effetti, non ha retto, come palese dal video???
Oppure ancora i giornalisti del cazzo danno i dati dei referendum (schifati dalle masse votanti) e dei ballotaggi tra polliticanti. I ballottaggi sono gare a due, eppure sui pannelli TG5 ai trequarti dello scrutinio, fatta eccezion di Bologna, i risultati tutti vengon dati tali che la sommatoria dia costante 99,99% (51,63% alla destra, 49,36% alla sinistra, e così via in ogni risultato), con quello 0,01% che tra padella e brace brucia a vuoto da solo. Da solo? No: da Sole, nel senso di luce massonica…
Carletto non sarebbe mai andato a prender colpi per tifare un padrone anziché un altro.



(c) Apolide Sedentario 2009
DOWN DOW FOREVER
giornalisti del cazzo
chi ha votato è sciemo

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