DIARIO ARIANO 7 – da Ama Dinejad Come Te Stesso a Lì Bia Qui Cia

Il Tg1 s’indigna, nelle recenti baruffe iraniane e il rinnovato potere di Ahmadine, per la “chiusura da parte dei pasdaran dei blog dei dissidenti”. Ma tace la testata (testate nel senso craniate vi si diano, giornalisti del cazzo) sul fatto che nel “pacchetto minidotato sicurezza” del goVerNo itagliano si sia legiferato che chi “incita a mezzo blog a disobbedienza alle leggi” sia punito altrettanto che nell’Iran. La pagliuzza nell’occhio e la trave nel culo, solite (vecchie) novelle, altro che gniùs…
Netagniau: “Accettiamo uno stato palestinese demilitarizzato”. L’antisionista Raminghiau: “Accetto una Israele disarmata”.
Gheddafi: “Nel 2050 gli itagliani saranno scomparsi causa le donne che lavorano e non fanno più figli”. Magari. E a Luisa Todini che gli dice d’esser imprenditrice il Berbero risponde: “Lei è un uomo”. La sacrosanta librettoverdiana verità, sticazzi (della Todini).
Ulisse Jacomuzzi dell’Associazione Itagliana Editori si lamenta perché “a fine 2010 le lavagne interattive multimediali saranno appena 24.000, coprendo solo l’8% delle classi nelle scuole”. Fatti non foste a viver senza multimedialità interattiva, bambini i(nterattiv)dioti itaglioti, dice Ulisse? Una lavagna d’ardesia sulla gamba di Ulisse Jacomuzzi, così gli diamo anche il gesso (nel senso di una frattura).



(c) Apolide Sedentario 2009
DOWN DOW FOREVER
giornalisti del cazzo
chi ha votato è sciemo

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