L’EFFETTO (MICHELE) SERRA E LO SCIOGLIMENTO DEI MIEI COGLIONI – ovvero SCALFIRE SCALFARI E VENDICARE PAZ

Da quel Cacciari-dei-poveri di Michele Serra a quell’anfame di Philopat passando per le commemorazioni sciacalle ed (ai)diessine di Andrea Pazienza, tre crimini repubblica-ni (nel senso del quotidiano di Scalfari) smascherati da Apolide Sedentario (Re-im-pubblic-abile).

1.
Il mensile di Repubblica “XL” fa uno “speciale Paz” per il ventennio della morte di Andrea.
Lo commemorano la vedova nera Comandini, il buon vecchio Sparagna, il vetriolesco Scozzari, e – tolto Giacon, che lo conobbe in vita – alcuni insipienti “autori” invece gggiovani e che non valgono un cazzo (gruppo IUK), e tantomeno il Caz di Paz, checcaz.
Nelle prime 10 pagine di “XL” c’e’ solo pubblicita’. Un’overdose di griffes (Nike, Calvin Klein, Campari).
Muoiono sempre i migliori (Andrea, puniscili tutti dal Dila’!), campa(ri) sempre la merda.

2.
E, di merda parlando, c’e’ anche Philopat, a chiuder questo mensile scalfarista per autori affaristi.
C’e’ un suo racconto sul pogo che ha ad icona una A-cerchiata ogni pagina.
Philopat svende la “A” dei miei compari a Calvin Klein e Campari.
NecroPhilo-pat merda.
(E faccio notare che essendo appunto la “A” messa in tono e contesto apologetico – per quanto infame appunto -, “La Repubblica” fa apologia di reato controStato: che un qualche magistrato della stampa punisca tale arroganza di borghesi che si fan belli col simbolo di quelli che li vorrebbero appesi)

3.
Intanto sul quotidiano a cui e’ allegato questo “XL” imputato, come al solito vien pubblicato Serra.
Michele Serra difende Bertinotti dall’accusatore Ferrero che lo dice frequentator di salotti.

“Bisognerebbe che ognuno si mettesse la mano sulla coscienza. Nei salotti ci si siede piu’ o meno tutti, non essendo cosa consona, prima o dopo la cena, accalcarsi in piedi nel corridoio, o rinchiudersi nel cesso piu’ di un paio di minuti.”

Nei salotti “ci si siede piu’ o meno tutti”??? Io mi siedo piuttosto sulla terra, o nelle favelas, oppur sulle macerie di Beirut o di Baghdad, Michele anfame che vendi culo e penna ai sinistri regimi…
Nel cesso ci chiudo te, Michel’e’mmmerda, e poi vai di sciacquone!
E ho pure la risposta alla domanda ch’egli pone poi a chiosa dell’assurda servile difesa di Fausto: “Qual e’ dunque la definizione di radical-chic?”. La risposta e’ evidente, e suona appunto: “Dicesi radical-chic chi e’ similare a tal Michele Serra”.
Michele Serra? Io allora Serramanico!


(c) Apolide Sedentario 2008

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