TRA RAGLI E TRA VAGLI (ALLA FVANCESE) – in conflitto di disinteresse

Vedono nel mio terzo occhio la pagliuzza ma non la trave negli occhi dei mediatici.
Ipnotici, impongono icone, e quanto sta dietro all’engram.
La prima delle leggi: non esporre qualcuno piu’ d’un tot, non che sian sempre gli stessi (i “censurati” !?) ad esser invitati a presenziare su qualsiasi canale, si tratti di cantanti o di pollitici o polemisti destroradicali.

Ci arriva persino Violante, dal Corsera:
“Non vedo mai Annozero e domando: cosa c’entrano con la sinistra Santoro e Travaglio?”.
Se e’ per questo, cosa c’entra anche Violante, e cosa c’entra “sinistra” (direzione, mano mancina, testicolo, ma non di certo “idea”).
Ma che Travaglio non sia “di sinistra” e’ cosa ben nota, lui che ha un passato in tutti i quotidiani di destra liberista, e che non camuffa affatto l’esser gretto fascistello secchione.
Ma “quelli di sinistra” lo hanno a icona, esposto con vari “zero” (Anno, o Fazio), e ne fan religione.

Inoltre e’ un secchione idiota: difendendo se stesso dalle accuse d’aver accusato Schifani, in ritorsione a Cappon che deplora le parole che gli han sovraesposto da Fazio, gigioneggia:
“Cappon: omen nomen!”.
Ovvero dice evirato l’avversario.
Ma lui si chiama TRAVAGLIO!
Le mie budella ritorcono.

A proposito: il lombrico e’ utile quanto la muffa.
E’ Travaglio che non serve ne’ a un cazzo ne’ a una figa.


(c) Apolide Sedentario 2008

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