DE RIVA & ALTRI INDUSTRIALI, ovvero: STELLA COMANDA COLORE, RIZZO COMANDA NUCLEARE

C’e’ una strategia di persuasione che consiste nello scrivere “La casta” e dunque acquistare i favori di chi acquista (i lettori), ammaliarne la fiducia, per successivamente poi sopirne il senso critico, e immettere opignioni non vagliate in quelle teste svuotate dalla propria capacita’ di stabilire il giudizio. Come i comizi di Grillo, o di Benito prima che avesse acquisito posizione di ipnosi dal balcone. Grullo chi crede ai guru, me compreso, senza filtrare il parere, andando a cazzo. Grullo chi crede alla cieca a Volpe Stella e Gatto SergioRizzo.

Tra gli agenti segreti del Potere c’e’ la sezione di chi rompe balle, ma non lo fa per sdegno o ribellione, bensi’ per successiva persuasione, dicevo appunto nell’incipit. Avuta la fiducia delle genti, si usera’ il precedente puntiglioso far contropelo ai mali nazionali per indurre uno sdegno dirottato su temi che non avrebbero sdegnato. Cosi’, “antipazzati” gli argomenti nei dementi fruitori dei massmedia, si riterra’ intelligente oltre la media chi annuira’ a quei pareri, costruiti per fare scegliere appunto all’acquirente cio’ che prima di quell’intortamento non avrebbe acquistato.

Dopo “La casta”, dunque, Rizzo e Stella pubblicano “La deriva”.
Sottotitolo: “Perche’ l’Itaglia rischia il naufragio”.
Letteratura “ghe pensi mi”, potrebbe esser definita.
Imbonitori, ovvero venditori d’elisir di lunga vita o lungo tiro al cazzo.
Al secolo Antonio Stella e Sergio Rizzo.

Il Corsera riporta in piu’ puntate stralci dal libro cui sopra.
Nell’episodio circa l’energia, dopo aver dato spunti (veritieri? fidarsi mai dei dati, dice Orwell…), in piu’ d’un punto i due autori fanno tipica opera denigrante di un oggetto di conversazione, con aggettivazioni calibrate per ridicolizzare tanto al chilo il parere contrario e chi ci crede.
Per chi ci crede, ai dati percentuali, fanno notare (e annoto) che l’Itaglia “consumera’ nel 2025 il 5,3% dell’intera produzione energetica mondiale, nonostante abitanti in percentuale 0,7%”. Un privilegio letale ad altre genti cui vampirescamente succhiam via l’accesso all’energia (secondo Stella e Rizzo gli itagliani consumano da soli l’energia di mezzo miliardo e passa di africani). Uno dovrebbe dire: allora, cazzo, questo dimostra che il capitalismo produce diseguaglianze micidiali, e devesi tosto redistribuire, oppur sprecare di meno. E invece tutti parlano di “crescita” (“un quarto dell’energia consumata nel 2100 sara’ circa la quantita’ d’energia consumata oggi”, avrebbe detto Rubbia dieci anni fa).
Se hai un figlio, poniamo, vuoi che cresca. Ma giunto ai 2 metri e 10, non e’ mica che vuoi che cresca ancora… Invece in economia si cresce sempre, si cresce a dismisura… Io attendo la misura sia ben colma, e poi piscio la goccia che trabocca…
Di fronte al fabbisogno della crescita inutile e irrazionale, i due fetenti agenti della sezione informazione Stella & Rizzo non criticano affatto il dover spendere di piu’ per produrre di piu’ (antieconomica legge della finanza occidentale), bensi’ (ma che sorpresa) paladinano pro solito nucleare, citando anzitutto Asor Rosa (detto Asorrata), ed impiegando i mezzucci detti sopra di aggettivazione ipnoticdenigrante:

“Dopo Chernobyl, tutti gli altri Paesi Europei si sentirono come noi appestati dalle radiazioni che venivano da lontano, e scossi dall’idea di non poter mangiare l’insalata o il basilico contaminati, ma non si affrettarono a lucchettare le turbine. […] Ma lo stesso Rubbia conferma che il nucleare di oggi produce scorie radioattive da far paura. La questione della loro riconversione non ha pero’ senso, dopo aver visto le reazioni sconvolte sul tema delle scorie a Scanzano Jonico o in Sardegna.”

L’immagine di un'”isteria del non poter mangiare il basilico contaminato” e’ tipico esempio dell’uso delle immagini mentali a scopo denigratorio d’argomento, per abbassare le difese critiche del fruitor la notizia. Sono mezzucci mefitici di base di “persuasori occulti”, alla portata di chi conosca la comunicazione in quanto appunto tecnica virale, e dunque ne sia immune (me medesimo, a me non mi avrete mai, massoni’e’mmminchia…).
E il definire “reazioni sconvolte” le lampanti ragioni di chi vuole che le scorie stian ben bene distanti e’ ciliegina del metodo suddetto.
Faccio rizzare il pelo (ossia il pipino) a Sergio Rizzo, che poi lo metta in culo a Gian Antonio, il quale – al di Sergio “l’ho messo” – dica “gia’?”, e “si’ giantonio, nell’ano” dica Rizzo.

Che ci siano in Eurobbba 158 centrali nucleari, e qui nessuna, non e’ affatto coglione: la radiazione colpisce soprattutto nel centro di emissione, e in proporzione riduce il grave effetto all’aumentare del diametro dal centro. Aver centrali distanti non protegge, ma almeno espone meno. Punto. E basta.


(c) Apolide Sedentario 2008

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